ADA Tutte le immagini di Sant’Antonio Abate presenti a Ranverso
ADA Tutte le immagini di Sant’Antonio Abate presenti a Ranverso
Tutte le immagini di Sant’Antonio abate a Ranverso
La campana presente nel campanile ha incisa un Tau coperta da uno scritto inciso in latino, sulla sommità ha una cuspide ottagonale, ornata da quattro pinnacoli con in cima una una benderuola segna vento di metallo con i seguenti simboli:
riproduce l’immagine di Sant’Antonio con il bastone, il Tau ed il maialino ai piedi. – Il Pronao è formato da tre campate con volte a crociera. Le vele della campata centrale presentano ancora un impianto decorativo risalenti agli inizi del Cinquecento in parte leggibile, affrescate con storie di Sant’Antonio abate (poco leggibili) (fra cui il trasferimento, su un veliero, delle reliquie di Sant’Antonio da Costantinopoli al Delfinato) ed eventi della vita antoniana (poco leggibili) – All’interno della Chiesa Abbaziale , sull’arco d’ingresso alla seconda Cappella della Maddalena, sulla sinistra, e rappresentata una Madonna con in grembo il Bambino con San Bernardino da Siena alla sua sinistra e Sant’Antonio abate alla sua destra, all’esterno verso l’ospedale sull’arcata quando era l’ingresso dell’Abbazia c’era un affresco che rappresentava Antonio con i suoi discepoli oggi non più visibile.
Il maestoso Polittico di Defendente Ferrari: fu donata a Ranverso, per devozione del Santo dai cittadini di Moncalieri nel 1530, per essere stati liberati dalla peste. Oltre al suo valore intrinseco, l’opera è stata ed è interessantissima per gli studiosi di memorie artistiche piemontesi, poiché è stata la prima opera ad essere attribuita con assoluta certezza al Ferrari. il polittico si presenta con le ante aperte colorate ha un’importante cornice lignea dorata. Si può vedere lo stemma della città di Moncalieri, in posizione centrale campeggia il dipinto della Natività, affiancata dai Santi Antonio, Rocco, Bernardino da Siena e Sebastiano; – in basso a sinistra, nella parte centrale, Sant’Antonio che regge con la mano sinistra un bastone e con la destra una campanella, mentre ai suoi piedi si vedono un maiale ed una fiamma stilizzata. – nelle ante laterali, entro le quali il polittico fino alla rivoluzione Francese potevano essere chiuse, a destra in alto, Sant’Antonio nell’atto di dividere il pane con San Paolo eremita. – nella parte bassa è collocata una predella a sette piccoli scomparti con alcuni episodi della vita ed i miracoli di Sant’Antonio Abate e che riprendono le scene analoghe presenti sulla parete destra del presbiterio. Gli episodi rappresentano: – la partecipazione di Sant’Antonio ad una messa di conversione, – scena rappresentante la distribuzione dei propri beni ai poveri, – i supplizi patiti dai demoni, nel deserto, – scena centrale, Sant’Antonio e San Paolo si incontrano e pregano nel deserto, – Sant’Antonio e San Paolo si incontrano e si salutano, – i due santi intenti alla preghiera, – Sant’Antonio seppellisce San Paolo deceduto.
Antonio nell’iconografia rara vie4ne Rappresentato con i piedi che calpestano il demonio con sembianze di un drago alato. – Sulla parete destra del presbiterio un ciclo di affreschi rappresentanti la vita di Sant’Antonio abate, sempre opera di Giacomo Jaquerio: nella parte superiore gli affreschi si collocano in tre registri; in quella inferiore è rappresentata un’unica scena. I registri superiori rappresentano la vita del Santo (restauro avvenuto nel 2002), con gli episodi significativi dedicati alle tentazioni che lo afflissero. Lo spazio era occupato da 11 scomparti: 6 sono ancora integri, 3 sono ridotti a lacerto e 2 sono scomparsi a causa di un intervento strutturale in epoca remota. Le scene, tratte dalla Storia di San Atanasio, rappresentano: – partecipazione alla messa della conversione, – probabile scena di distribuzione dei propri beni ai poveri, – Sant’Antonio accompagna la sorella al convento, – Sant’Antonio lascia i monaci per iniziare la propria vita da eremita, – Sant’Antonio, nel deserto, subisce le tentazioni della lussuria e da parte dei demoni, – possibile incontro di Sant’Antonio con San Paolo (riquadro mutilo), – riquadro mancante, – Sant’Antonio divide il pane proveniente dal cielo con San Paolo, – Sant’Antonio seppellisce San Paolo, deceduto, – Riquadro mutilo, – Riquadro mancante. Nel registro inferiore la rappresentazione di una coppia in ginocchio con offerte; accanto alla coppia un bambino che porta un cero, e ancora gruppi di pastori che spingono in avanti capre e maiali. E’ probabile che tutta la scena rappresenti una cerimonia in onore di Sant’Antonio (richiamo alla festa del 17 gennaio di ogni anno, con la partecipazione di contadini e abitanti dei dintorni). Viene infatti presentato come “un ricordo di questa festa … negli affreschi gotici dell’abside sulla porta della sacrestia: due contadini, dipinti con icastico senso della realtà, camminano verso l’altare portando al guinzaglio due maiali neri… ed i frutti del loro lavoro). (Arabella Cifani e Franco Monetti, Buttigliera Alta, tesori d’arte e di storia, U. Allemandi & C. Torino 2014, p. 136)
Nel presbiterio, entrando a sinistra, la superlativa scultura lignea di Sant’Antonio Abate dipinta di colore scuro, (recentemente restaurata) con i classici simboli Antoniani: maialino, bastone, tau, campanella, simboli degli uomini giusti. Il Santo indossa l’abito dell’Ordine Antoniano, con la mano destra regge il bastone con la Tau, mentre nella sinistra tiene il libro con i consigli dell’Ordine. Ai piedi del Santo un maiale è rappresentato in dimensioni ridotte. L’opera sembra realizzata in ambiente francese di fine 1300.