A RANVERSO I PRIMI ANTONIANI E PRIMO OSPEDALE MEDIEVALE.. In Italia i primi ospitali sorsero sulla via francigena per soccorrere i pellegrini di passaggio.
A RANVERSO I PRIMI ANTONIANI E PRIMO OSPEDALE MEDIEVALE.. In Italia i primi ospitali sorsero sulla via francigena per soccorrere i pellegrini di passaggio.
A RANVERSO I PRIMI ANTONIANI E PRIMO OSPEDALE MEDIEVALE.
LA PRESENZA RELIGIOSA ED OSPEDALIERA DEI CANONICI ANTONIANI
I Canonici regolari di Sant’Antonio di Vienne Ordine Ospedaliero Monastico e Militare Medievale o meglio una congregazione ispirati al culto di Sant’Antonio Abate chiamati i cavalieri del fuoco sacro.
Gli “Antoniani” non erano a livello della loro genesi un Ordine cavalleresco religioso organizzato secondo una regola ma piuttosto una confraternita laica che venne poi approvata da papa Urbano II nel 1095 e confermata da papa Onorio III con bolla papale nel 1218: l’Ordine ospedaliero dei canonici regolari di S. Agostino di S. Antonio abate di Vienne, detto comunemente degli Antoniani Viennois o di Vienne o, nel regno di Napoli, di Vienna fu in effetti istituito –con conseguente emancipazione dall’autorità dei Benedettini- nel 1297 papa Bonifacio VIII, con la bolla Ad apostolicae dignitatis, sotto la regola di S. Agostino.

Il simbolo Tau la forma ricorrente scolpita sui muri, le cancellate, sulla stele in pietra, sui pinnacoli , sul vetro cattedrale, sulle volte del Nartece , in Chiesa e sulla facciata di Ranverso dove è inserito il simbolo della fiamma.
L’Ordine in origine era formato da infermieri e frati laici che avevano come superiori religiosi i Monaci Benedettini, sottomissione che provocava continui litigi e discussioni ma che non impedirono comunque all’Ordine di espandersi rapidamente in tutta Europa e non solo.
I membri di questo ordine, chiamati anche cavalieri del fuoco sacro, si dedicavano alle cure degli ammalati di “herpes …fuoco di Sant’Antonio” che cercavano grazia e conforto presso i santuari di Sant’Antonio Abate.
Per affrontare la malattia allevavano un gran numero di maiali, il cui lardo veniva impiegato nei massaggi per alleviare i dolori dell’herpes e far guarire le cancrene.
La loro divisa che era formata da una veste e da un manto nero, con una croce di sole tre braccia di colore azzurro, cucita sopra il cuore a forma di Tau.

In Italia i primi ospitali sorsero sulla via francigena per soccorrere i pellegrini di passaggio. A Ranverso Torino Valle di Susa , nel 1.180 si installarono nel terreno donato dai Savoia nell’area della Collina Morenica tra Rivoli e Avigliana l’attuale Buttigliera Alta e Rosta.
Il Concentrico prevedeva la costruzione di una chiesa con convento e chiostro, case uso foresteria con ospedale per il ricovero dei pellegrini.
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Ersilio Teifreto allievo di Ruffino con l’ultimo libro prima della scomparsa.
A conferma dell’importanza che gli Antoniani ebbero nel
Borgo speciale di Ranverso il Maestro Monsignor Italo Ruffino scrisse un libro (Storia Ospedaliera Antoniana)
La chiesa divenne Precettoria, e poi Commenda, in pratica un contratto di origine medievale in cui una parte investiva il proprio lavoro e l’altra il capitale, con l’obbligo tuttavia di riconoscere l’autorità del Vescovo locale, nel nostro caso quello di Torino, e di rendergli un omaggio annuo.
L’ultimo Precettore degli Antoniani a Ranverso risale al 1.470 sotto il quale, alla fine del sec. XV, l’ospedale si era ridotto a 26 letti.
La chiesa di Ranverso dedicata a Sant’Antonio Abate fu restaurata… praticamente ricostruita a fine XIV dall’Insigne devoto Commendatario Abate Jean De Montchenu.
Dopo diverse vicissitudini la Chiesa insieme ad altri beni fu alienata nel 1777 all’Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro con vincolo di Sacro Divin Culto restando ancora oggi i custodi dell’Abbazia.
L’Ordine degli Antoniani, alla fine del sec. XVII, fu soppresso. Nel 1776 una bolla di Papa Pio VI pose fine all’opera caritativa e i monaci Antoniani superstiti passarono all’Ordine di San Giovanni, dei Cavalieri di Malta.
Dell’ospedale medievale Antoniano di Ranverso e visibile solo la straordinaria facciata sulla Via Francigena.
Il Borgo speciale di Ranverso.
