Un bastone con Poesia
Un bastone con Poesia
Il bastone con la croce a Tau (a forma di T), è visibile sull’architrave della porta posto da Ersilio Teifreto un manufatto da lui trovato durante una passeggiata nei boschi intorno a Ranverso segno del destino Sant’Antonio Abate , miracolosamente mi fa scoprire un’opera d’arte scolpita dalla natura per noi e diventato simbolo della Chiesa dei monaci Antoniani di Ranverso.
Un bastone è POESIA
Un bastone di legno di platano trovato nel bosco intorno al concentrico di Ranverso durante una passeggiata di meditazione nella natura a passo lento. Un bastone diventata bordone, sostegno, forza. Per camminanti come me all’epoca del ritrovo 2009 ero ultra sessantenne il bastone è qualcosa di più che un semplice oggetto, è un supporto, anche morale.
Se appena trovato al tatto è ruvido e estraneo, poi diventa liscio, ne riconosci ogni punto, le gobbe, le fosse, sai dove mettere la mano.
Alla mattina, quando parti, lo cerchi, lui è lì che ti aspetta, lo impugni, e per tutto il giorno lo tieni per mano.
Alla fine del cammino, non serve attaccamento. Possiamo staccarci.
Ogni attaccamento è dipendenza. Ognuno va per la sua strada. Mi è piaciuta davvero tanto questo foto che mi ha fatto Luciano, lancio il bastone nel vuoto e nell’infinito, arrivato a Leuca, alla fine della terra. Io e il bastone ci separiamo.
Ma gli sono grato per il viaggio insieme.
—————————————————————————
- Sostegno e Stabilità: Rappresenta l’appoggio fisico necessario per affrontare le asperità del terreno, simboleggiando la costanza e la capacità di non cadere durante le difficoltà del percorso.
- Difesa e Protezione: Storicamente, è lo strumento per allontanare pericoli o animali selvatici, incarnando il concetto di sicurezza e vigilanza.
- Identità del Pellegrino: Nel contesto spirituale (come nel Cammino di Santiago), il bastone (o bordone) è un segno distintivo che identifica chi è in ricerca, diventando un “terzo piede” che connette l’uomo alla terra.
- Autorità e Saggezza: In molte culture, il bastone eleva il viandante a figura sapiente (si pensi all’eremita o al filosofo itinerante), rappresentando la conoscenza acquisita attraverso l’esperienza del viaggio.
- Misura del Cammino: Funziona come strumento per tastare il terreno e misurare le profondità, simboleggiando la prudenza e il discernimento prima di compiere un passo importante.
bordone) rappresenta molto più di un semplice strumento: è sostegno fisico ed emotivo, compagno di viaggio, simbolo di autorità, guida spirituale e rappresentazione del proprio percorso esistenziale, fungendo da appoggio, guida, strumento di difesa, e metafora delle relazioni e delle scelte del viaggio della vita. È un’estensione del sé che aiuta ad affrontare ostacoli, a trovare stabilità e a riflettere sul cammino intrapreso.
- Sostegno e stabilità: È un supporto fisico per bilanciarsi su terreni difficili, prevenendo cadute, e un appoggio morale che dà forza quando si è stanchi.
- Compagno e guida: Diventa un amico silenzioso, un confidente, un incoraggiamento lungo il cammino, rappresentando anche le persone incontrate e il sostegno ricevuto.
- Strumento multiuso: Può essere usato per sondare il terreno, raccogliere frutti, creare ripari temporanei o, in passato, per difendersi.
- Simbolo spirituale e di autorità: Nel contesto religioso (come per i pellegrini), simboleggia la Croce, la fede e la guida divina, mentre in altre culture è segno di autorità, come il bastone pastorale (pastore) o quello del capo tribù.
- Metafora della vita:
- Il Viandante Romantico (Friedrich): Rappresenta le illusioni che sorreggono l’uomo nel suo viaggio di conoscenza di sé e del cosmo, invitando alla contemplazione.
- I Tarocchi: Può essere il sostegno sicuro dell’Eremita (ricerca interiore) o l’energia vitale del Matto (viaggio eterno), evidenziando la solitudine o la libertà.
- Simbolo di autonomia e fine del viaggio: Alla fine del cammino, il bastone viene talvolta abbandonato, simboleggiando la fine di una tappa e la liberazione da un attaccamento, segnando la separazione dal suo ruolo di supporto.
Altri articoli
precettoria è legato anche all’Ordine dei Canonici Ospitalieri di Sant’Antonio di Vienne (gli Antoniani)Sebbene sia un termine tipico dei Templari e degli Ospitalieri di San Giovanni
L’opera di Ersilio Teifreto, intitolata “Il mio Ranverso”, rappresenta un profondo atto di devozione e recupero storico dedicato alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.


