Giovanni Montchenu il suo stemma nel chiostro,riprodotto in tutte le costruzioni fatte da quell’insigne abate e che è di rosso alla banda scanalata d’argento, caricata in capo di un’aquila (l’azzurro ed accompagnata da due tau d’azzurro.
Giovanni Montchenu il suo stemma nel chiostro,riprodotto in tutte le costruzioni fatte da quell’insigne abate e che è di rosso alla banda scanalata d’argento, caricata in capo di un’aquila (l’azzurro ed accompagnata da due tau d’azzurro.
Molto interessante per la bella composizione e per la ricchezza di particolQ.J;i del costume quattrocentesco. Nei campi della volta S. Antonio d i Ranve rso Aulico ospedale dei lebbrosl. sono dipinti i quattro evangelisti. Fatte nella stessa epoca e dallo stesso artista sono pure le figure di santi e le scene della vita di S. Biagio esistenti · ulle pareti e sulla volta della cappella in testa alla navata sud. Contro il fianco a mezzogiorno della chiesa è rimasto conservato, e fu restaurato ultimamente dalla Soprintendenza dei Monumenti, uno dei lati del chiostro costrutto da Giovanni Montchenu, come lo dimostra lo stemma nella chiave di volta della scala di comunicazione al piano superiore del chiostro stesso, stemma che si vede riprodotto in tutte le costruzioni fatte da quell’insigne abate e che è di rosso alla banda scanalata d’argento, caricata in capo di un’aquila (l’azzurro (questa posta in banda), ed accompagnata da due tau d’azzurro. Questo stemma figura pure nell’affresco di autore ignoto dipinto su una parete dell’orato~io riservato di quell’insigne abate, dove egli è ritrattato inginocchiato ed in adorazione del Cristo in croce fra la Madonna, San Michele, San Giovanni e San Sebastiano. Lo stesso Montchenu fece eseguire la graziosa facciata della porta d’ingresso al recinto che sta dinnanzi all’ospedaletto per la cura degli ammalati del fuoco sacro e che è situato a breve distanza dal monastero e dalla chiesa.