Ottobre 17, 2017

Xenodochio era una struttura di appoggio ai viaggi nel Medioevo, adibita ad ospizio gratuito per pellegrini e forestieri /Abbazia di Sant’Antonio Abate di Ranverso l’ospedaletto o lazzaretto Tendenzialmente veniva usato come posta di riposo per i pellegrini o come lazzaretto per i malati del Fuoco di S. Antonio.

Xenodochio era una struttura di appoggio ai viaggi nel Medioevo, adibita ad ospizio gratuito per pellegrini e forestieri /Abbazia di Sant’Antonio Abate di Ranverso l’ospedaletto o lazzaretto Tendenzialmente veniva usato come posta di riposo per i pellegrini o come lazzaretto per i malati del Fuoco di S. Antonio.

 

Xenodochio

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Vai a: navigazione, ricerca

Lo xenodochio (in Latino: xenodochium, dal greco ξενοδοχε?ον – xenodocheion da xéno, ospite, e dòche?on, ricettacolo, da dèchomai ricevo) era una struttura di appoggio ai viaggi nel Medioevo, adibita ad ospizio gratuito per pellegrini e forestieri. Più piccolo di un hospitale era posto sul percorso di una via di pellegrinaggio, come il cammino di Santiago di Compostela o la via Francigena, veniva gestito da monaci che offrivano alloggio e cibo. Sulla via degli Abati lo xenodochio di San Pietro si trovava presso Boccolo de’ Tassi, nella valle del Ceno, ed era gestito dai monaci dell’abbazia di San Colombano di Bobbio, da cui dipendeva nel Feudo monastico di Bobbio. Sulla via Francigena presso Montelungo rimangono gli imponenti resti dello xenodochio di San Benedetto gestito dai monaci benedettini della Abbazia di Leno.

In ambito urbano era un edificio delegato ad ospitare attività assistenziali presso le cattedrali di epoca tardo antica. Unito ad altri spazi con funzioni varie, portava alla costituzione del complesso episcopale.

 

 

 

 

“Monumento da scoprire”

3 su 5 stelleRecensito il 4 novembre 2014 tramite dispositivo mobile

Monastero di tipo gotico nato lungo la via Franchigena è collegato storicamente con la vicina Sacra di San Michele. Tendenzialmente veniva usato come posta di riposo per i pellegrini o come lazzaretto per i malati del Fuoco di S. Antonio. La chiesa ha mantenuto la sua struttura e si è ben difesa dal deperimento del tempo, vale la pena visitarla per immergersi nell’ epoca medievale in cui è stata fondata. Purtroppo il giardino e chiostro non sono molto curati. All’ interno dipinti tra cui una pala del Defendente Ferraris ed un misterioso dipinto in cui in una battaglia appare un indiano d’ America… Peccato che Colombo arrivo’ anni dopo

Visitato a Settembre 2014

È utile?

 Grazie, Allemano M

 Segnala

Chiedi a Allemano M in merito a Abazzia Sant’ Antonio di Ranverso

https://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g651996-d6537502-r238037646-Abazzia_Sant_Antonio_di_Ranverso-Rosta_Province_of_Turin_Piedmont.html#

Altri articoli

  • Settembre 16, 2025
    Sì, Ersilio Teifreto ha un ruolo cruciale nel diffondere la tradizionale Fòcara facendola conoscere dal Salento a un pubblico del Nord Italia. 
  • Agosto 24, 2025
    Facebook Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.Il 23 ottobre 2021 a Roma preso la sede dei Beni Culturali ci sarà la prima giornata Nazionale delle feste dedicate Sant’Antonio Abate presentate dalla Reteitalianasantantuono e ICPI. E ci siamo anche noi!

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede