A.D.A si prende cura dei beni comuni. Un patto fra cittadini e istituzioni per far ripartire Ranverso
A.D.A si prende cura dei beni comuni. Un patto fra cittadini e istituzioni per far ripartire Ranverso
Gruppo A.D.A Amici Degli Antoniani ubicato in Ranverso tra Buttigliera Alta e Rosta Provincia di Torino, si interessa principalmente del settore “Custodia , protezione, conservazione , valorizzazione e divulgazione del patrimonio artistico culturale di Sant’Antonio di Ranverso”,
A.D.A si muove con la logica dell’articolo 18 della Costituzione italiana che garantisce la libertà di associazione. Questo significa che i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente, senza bisogno di autorizzazioni, per fini che non sono vietati dalla legge penale
A.D.A Segue l’articolo 9 della Costituzione italiana che tutela la libertà dei cittadini a segnalare abusi sui Monumenti Nazionali, sulla cultura, ricerca scientifica e tecnica, il paesaggio, il patrimonio storico e artistico e, più recentemente, anche l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi. In sintesi, promuove lo sviluppo culturale e scientifico, proteggendo al contempo i beni che costituiscono l’identità e la ricchezza del Borgo di Ranverso e dell’ambiente in cui viviamo.
A.D.A si prende cura dei beni comuni.
Un patto fra cittadini e istituzioni per far ripartire Ranverso
I custodi siamo Noi di quei maestri Architetti che sotto la vigilanza dell’Abate Jean De Montchenu idearono , progettarono e costruirono tanta bellezza in un così poco spazio: la quattrocentesca facciata dell’ospedale e della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso
Ne siamo i custodi perché noi non siamo i proprietari del mondo bensì, appunto, solo i custodi.
Abbiamo ricevuto i beni monumentali di Ranverso e questo nostro meraviglioso Borgo speciale in eredità dalle generazioni che ci hanno preceduto e abbiamo il dovere di tramandarlo a chi verrà dopo di noi in condizioni uguali o migliori di quelle in cui l’abbiamo ricevuto.
Questo significa che dobbiamo essere “custodi attivi”, che non dobbiamo limitarci a vigilare sulla conservazione dell’esistente ma dobbiamo invece impegnarci nella cura dei beni che ci sono stati affidati, tanto più in un Luogo che trasuda storia dei monaci ospedaliera antoniana come questi due portali sorti nel 1480 stile gotico flamboyant Francese unico invidiato dal mondo per varietà di paesaggi, di culto religioso, storie, di ogni genere, tanto che noi Piemontesi possiamo dire senza sembrare presuntuosi che Ranverso il posto più bella al mondo diventerà patrimonio dell’umanità. UNESCO