con immenso dispiacere mi scuso per il ritardo. Non essendo più iscritta all’Università per Stranieri di Siena, non apro la relativa posta elettronica perché ormai poco funzionale. 

Sono contenta che esperti del settore abbiano compreso la mia riflessione che sicuramente merita ancora approfondimenti. Sono molto affezionata alla parola e a quello che vuol dire. Immagino che anche la fisicità del luogo sia da curare maggiormente, in un momento storico in cui sembra che ragazzi e adulti, oltre che bambini, si costruiscono uno spazio tutto per sé per ‘evadere’ in modo alternativo. 

Mi scuso ancora e se avrò l’occasione di ritornare sulla parola in futuro terrò presente la vostra collaborazione. 

Un caro saluto

Maria Vittoria D’Onghia 

Il ven 8 gen 2021, 10:09 <ricercatoreteifreto@libero.it> ha scritto:

Data: 19/11/2020 18:29

Oggetto: Termine Camerette

http://www.torinovoli.it/2014/11/19/cambia-il-concetto-di-cameretta-nelle-case-del-terzo-millennio-dando-vita-allevoluzione-delle-cosiddette-camerette/

Buonasera Dottoressa D’Onghia, siamo dei rivenditori di camerette per bambini e ragazzi di Torino, le inviamo un link.

Abbiamo letto su Treccani il suo superlativo articolo che parla delle camerette eliminando finalmente il vezzeggiativo che usano scrivere  ancora oggi impoverendole di significato, nel 2014 cercammo di parlare con Editori di vocabolari, dizionari  ecc… senza successo volevamo chiedere di portare alla ribalta la parola cameretta, siamo contenti che ci abbia pensato lei con l’autorevole Treccani, 

  portando le  camerette in serie A, anche noi abbiamo molto da dire sul nuovo concetto di cameretta trasformabile adatta  nelle case costruite sempre più piccole dove le camerette ingombranti non entrano.

in attesa di una sua cortese  opinione 

le inviamo un cordiale saluto Ersilio e Massimiliano Teifreto di origini Salentine