Torino: le casse del Mauriziano a secco, arriva un nuovo presidente Subentra Miglietta, ex Fondazione Crt. Restano seicentomila euro: la spesa ordinaria annuale è di quasi 4 milioni a fronte di incassi poco superiori ai 2
Torino: le casse del Mauriziano a secco, arriva un nuovo presidente Subentra Miglietta, ex Fondazione Crt. Restano seicentomila euro: la spesa ordinaria annuale è di quasi 4 milioni a fronte di incassi poco superiori ai 2
Torino: le casse del Mauriziano a secco, arriva un nuovo presidente
Subentra Miglietta, ex Fondazione Crt. Restano seicentomila euro: la spesa ordinaria annuale è di quasi 4 milioni a fronte di incassi poco superiori ai 2
di SARA STRIPPOLI
Un ritorno a Torino, un impegno “che sono felice di assumere per tutelare un patrimonio di inestimabile valore e nella mia terra”. Angelo Miglietta, pro-rettore vicario alla Iulm di Milano dove insegan economia, ex- segretario generale della Fondazione Crt, l’uomo che aveva avviato l’operazione Ogr, è a un passo dalla nomina alla presidenza della Fondazione Mauriziana. Dopo mesi di stallo, dopo la proposta del nome di Chiara Caucino, avvocata in quota Lega che aveva sollevato reazioni critiche e resistenze, il via libera a un profilo come quello di Miglietta pare destinato ad arrivare senza ostacoli da parte del Parlamento.
Avviare la cura è urgente, la Fondazione Mauriziana è a un passo dal tracollo. In cassa sono rimasti 600mila euro e l’autonomia a questo punto non va oltre pochi mesi. Se la situazione non si sblocca non si arriva all’estate.
Diciassette anni dopo il commissariamento del 2002, le ceneri del vecchio Ordine sono ancora nel braciere nonostante tutti gli sforzi per riaccendere la fiamma. A giugno del 2018 sono arrivati al termine gli incarichi dei commissario Giovanni Zanetti e Cristiana Maccagno Benessia e non ci sono ancora i nomi di chi dovrà prendersi in carico un patrimonio che comprende gioielli come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, Sant’Antonio di Ranverso, l’Abbazia di Staffarda, la Basilica Mauriziana, le Chiese di Cagliari e Asti e terreni vari quasi impossibili da vendere per il vincolo d’uso che si portano addosso.
Il nuovo consiglio di amministrazione da tempo attende di essere completato. La Regione, l’assessorato alla cultura, da mesi ha fatto la sua nomina nel cda, l’avvocato Luigi Chiappero entrerà nel cda per conto di Antonella Parigi. Il Mibac ha indicato l’economista Paolo Biancone, esperto di finanza islamica volato a Dubai con la sindaca Chiara Appendino. “Ho dato la mia disponibilità ma ad oggi non so ancora nulla” , conferma l’economista.
La situazione economica non può non destare allarmi. Ogni anno si spendono 3milioni e 800mila euro di sola gestione ordinaria, mentre in cassa, fra biglietti e affitti delle sale, entra più o meno 1 milione e 200 mila euro, 1 milione da Stupinigi. Una cifra di tutto rispetto ma chiaramente insufficiente.
Due settimane fa a Stupinigi, fra la palazzina e la chiesa, è crollato un muro. Per gli ospedali di Lanzo e Valenza la Regione non ha mai saldato il debito, il contenzioso non è mai approdato a una soluzione.
Negli anni del commissariamento è stato venduto tutto il vendibile. Alla fine sono rientrati 330 milioni. Sono rimasti i gioielli e le proprietà che non hanno mercato. In cassa ora restano soltanto 600mila euro ma non dureranno a lungo e ci sono diciotto dipendenti che ogni mese aspettano lo stipendio.
Fra le ipotesi per la futura gestione si discute da tempo di un possibile ingresso dei privati per la gestione. Una soluzione suggerita anche dal presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo sulla quale si dovrà riflettere.