Ti senti solo di fronte al peso delle decisioni da prendere.
Ti senti solo di fronte al peso delle decisioni da prendere.
quante volte nel tuo ruolo di presidente di associazione hai sperimentato la solitudine.
Ti sei sentito solo di fronte al peso delle decisioni da prendere. Oppure, ti sei ritrovato solo a svolgere alcune delle innumerevoli attività che ci sono da fare in associazione. Anche a te sarà capitato di correre per sostituire un volontario per un turno al bar, o di promuovere un evento, curandone tutti gli aspetti di progettazione, realizzazione e poi hai dovuto anche occuparti di raccogliere e mettere in ordine tutti i documenti necessari per una corretta rendicontazione amministrativa.
Ecco, come noi di Teamartist ripetiamo ai tantissimi presidenti che incontriamo ogni giorno, da soli non si va da nessuna parte. In nessun settore, tantomeno nel mondo delle associazioni
Un’associazione per crescere e per funzionare in modo corretto ha bisogno di una squadra.
Serve un gruppo di persone che, sotto la guida del presidente, dedichi tempo e competenze per far girare bene l’associazione. L’amministrazione deve essere svolta in modo puntuale e professionale e i corsi o i servizi che l’associazione propone devono essere erogati garantendo standard eccellenti.
Non è più il tempo di uomini o donne soli al comando. Non funziona più. Questo è uno dei più grossi errori che tu possa fare come presidente.
L’uomo solo al comando dipinge un’immagine per alcuni versi quasi eroica, del condottiero solitario, di colui che si impegna, senza nessun aiuto, per portare a termine un’impresa difficilissima. Abbiamo imparato che in tutti i campi dell’agire umano, l’unica strada per raggiungere dei risultati importanti è quella della collaborazione e del lavoro di squadra.
L’unico modo per far crescere e prosperare un’associazione è quello di avere un numero ampio di persone che lavorano con te e che riescano a erogare il servizio ai tuoi soci. Finché resti da solo questo è impossibile e la tua associazione è microscopica. Devi stare attento, inoltre, di non bloccare la crescita e far scappare i tuoi collaboratori migliori cercando di accentrare ogni decisione, diventando di fatto un collo di bottiglia.
Ma non solo.
Se ci pensi bene anche dietro ad un’impresa sportiva INDIVIDUALE, c’è il lavoro di una squadra che ha reso possibile il raggiungimento del successo. Un ciclista diventa campione del mondo grazie anche alla collaborazione dei corridori della sua squadra che lo hanno aiutato in corsa e grazie ai meccanici, medici e fisioterapisti che lo hanno supportato prima, durante e dopo la gara.
Anche nel mondo delle associazioni poter contare su una squadra di collaboratori ai quali affidare responsabilità e compiti precisi è fondamentale per la crescita dell’associazione e anche per evitare un’altra conseguenza molto pericolosa.
Quale?
Evitare che il presiedente rimanga schiacciato dalla quotidianità e dalle tante cose da fare a tal punti che non abbia più l’energia di alzare un attimo lo sguardo per scrutare l’orizzonte e comprendere i cambiamenti del contesto nella quale l’associazione opera.
Il rischio di essere completamente assorbito dalla pura operatività si rivela particolarmente pericoloso in un periodo storico come questo, dove nei prossimi mesi diventeranno operativi diversi cambiamenti previsti dalla Riforma del Terzo Settore.
A partire dal 1 gennaio 2022, entreranno in vigore parecchie novità normative che riguarderanno la tua associazione.
È fondamentale, quindi, che il presidente di un’associazione conosca bene come cambierà il contesto normativo di riferimento e abbia le informazioni giuste per guidare la propria organizzazione su strade sicure e verso obiettivi di crescita.
Una sfida delicata che però non può essere assolutamente ignorata da un presidente. Se non dedichi attenzione ed energie per conoscere le novità introdotte dalla Riforma del Terzo Settore corri il rischio di mettere in serio pericolo la vita dell’associazione stessa.