Dicembre 7, 2005

Stemmi di Abati e Commendatori dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio di Vienna e di Ranverso

Stemmi di Abati e Commendatori dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio di Vienna e di Ranverso

L’enigma sulla Chiesa costruita  prima della Precettoria Ospedale  svolgeva  funzioni diverse, il mistero creato sugli Stemmi di Abati e Commendatori dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio di Vienna e di Ranverso consultabili nell’Archivio dell’Ordine del Mauriziano di Torino.

 

  

Sant’Antonio di Ranverso. Chiese, Fabbricati e Beni Originale 1095 al 1776 Stemmi de’ Precettori a Maestri generali, e delli Abati Commendatorj dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio di Vienna e di Ranverso, stati di tempo in tempo dipinti in un corridoio dell’ex Monastero di San’Antonio di Ranverso, rilevati negl’anni 1866-67 da un Cappucino del Convento d’Avigliana, ad instanza del Cappellano Sacerdote D. Luigi Quartino.

ENIGMI DELLA STORIA ANTONIANA
NELLA CHIESA Abbaziale di Sant’Antonio di Ranverso..
Incastonata nel verde dei prati della collina morenica tra Rivoli e Avigliana  all’imbocco della Val di Susa.  L’Abbazia è uno dei più antichi luoghi di culto per Sant’Antonio Abate. Nell’Altomedioevo i monaci Antoniani provenienti dalla Motte Saint Didier fondarono lontano dal Nucleo della Chiesa la prima generale  Precettoria Italiana composta da un Ospedale e una casa uso Foresteria, si trattava di un luogo fortificato con mura romane alte ed avevano funzioni diverse da quelle della Chiesa Abbaziale ancora oggi  le mura e il frontale dell’Ospedale sono visibili.La notizia si diffuse e qui a Ranverso iniziarono ad affluire folle di malati che si recavano   nella Chiesa per pregare e chiedere una grazia al Santo del fuoco, affetti soprattutto da “ignis sacer”, conosciuto oggi come fuoco di Sant’Antonio Abate. Per accoglierli si costruì dunque un ospedale, gestito da una confraternita di monaci, gli “Antoniani di Vienne……Nel 1180 i Monaci Antoniani ampliarono  la Chiesetta bassa a forma  di capanna edificata  sul luogo campestre  di Rosta dove  prima esisteva un pilone votivo dedicato a San Biagio. I monaci Antoniani alla fine del 1200  fondarono la Precettoria Ospedale e svolgeva la funzione di curare gli ammalati e dare ristoro ai pellegrini che giungevano dalla via Francigena l’unica strada per arrivare  all’Abbazia. Ad oggi è ancora incerto chi e quando venne edificata la chiesa ed il monastero. Documentazione controversa dimostrerebbe l’esistenza del nucleo intorno a Rosta al passaggio di Papa Callisto già nel 1124  cita il territorio di Rosta a tempi immemorabili. Una bolla di papa Callisto II, datata 1 aprile 1120, cita chiaramente il complesso di Rosta e la consacrazione  attribuendo la giurisdizione alla Primitiva Chiesetta in stile Romanico Piemontese. Pertanto sembrerebbe trovare conferma l’ipotesi, nicchiata e tramandata dal Devotissimo Maestro  Mons. Italo Ruffino nei suoi scritti indica nella tradizione popolare locale, che il complesso Precettoriale Ospedaliero venisse fondato dai monaci dell’Abbazia di Saint Antoine l’Abbaye provenienti dal Delfinato della Francia. Tuttavia alla soppressione dell’Ordine degli Antoniani nelle proprietà cedute all’Ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro, fu  esclusa la Chiesa che per Bolla di Papa Pio XI del 17 Dicembre 2017  venne consegnata in comodato d’uso nominando gli Ordini come Custodi dell’Abbazia di questo documento sono rimaste testimonianze proprio all’ingresso della Chiesa lato Pronao  oggi e ancora visibile una targa in legno storica che ricorda la Condizione che Papà Paolo VI  trascrisse negli atti alla consegna della Chiesa, la bolla compare nei documenti storici dell’Archivio dell’Ordine Mauriziano. Tra tutti gli Edifici del Borgo speciale di Ranverso nel 1883 la Chiesa  fu dichiarata  Monumento Nazionale e divenne Abbazia per volere dell’Abate  Jean de  Montscenu, in quei tempi dominava tutta la Valle di Susa ed aveva sotto la sua giurisdizione una quindicina di Precettorie del Nord Italia, priorati e ospizi. 

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