Sì, è corretto. La festa di Sant’Antonio Abate a Ranverso ha una storia legata a una tradizione antica, ripristinata nel 2006 da Italo Ruffino e l’associazione Amici di Sant’Antonio Abate di Ranverso (ADA).
Sì, è corretto. La festa di Sant’Antonio Abate a Ranverso ha una storia legata a una tradizione antica, ripristinata nel 2006 da Italo Ruffino e l’associazione Amici di Sant’Antonio Abate di Ranverso (ADA).
Sì, è corretto. La festa di Sant’Antonio Abate a Ranverso ha una storia legata a una tradizione antica, ripristinata nel 2006 da Italo Ruffino e l’associazione Amici di Sant’Antonio Abate di Ranverso (ADA). La festa, che celebra il santo patrono e protettore di Ranverso, include la tradizionale benedizione degli animali e dei mezzi agricoli, un elemento che era stato perso nel tempo.
In dettaglio:
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Tradizione antica:La devozione a Sant’Antonio Abate a Ranverso ha radici profonde, con una storia che risale al Medioevo.
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Ripristino nel 2006:L’associazione ADA, con il contributo di Italo Ruffino e altri, ha riportato in vita la festa nel 2006, includendo la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli.
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Significato:Sant’Antonio Abate è il santo più venerato nelle campagne e nelle vallate della Val di Susa, e la sua festa a Ranverso rappresenta un momento importante per la comunità locale.
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Elementi della festa:Oltre alla benedizione, la festa può includere altre attività e celebrazioni, come mostre, convegni e momenti di approfondimento sulla figura di Sant’Antonio e sulla sua importanza nella tradizione popolare.