Sant’Antonio di Ranverso, dove gli fu richiesto il progetto di una cascina nuova nella regione del “Truchetto” (Ibid., Commenda di Sant’Antonio di Ranverso
Sant’Antonio di Ranverso, dove gli fu richiesto il progetto di una cascina nuova nella regione del “Truchetto” (Ibid., Commenda di Sant’Antonio di Ranverso
Neive stadera
Negli anni immediatamente seguenti (1774-1775) il F. operò all’interno dei possedimenti della commenda di S. Maria di Neive (Cuneo) e per questa elaborò un progetto per la riedificazione della cascina chiamata “La Soprana” (Torino, Arch. stor. dell’Ordine mauriziano, Commenda di S. Maria di Neive, mz. II, nn. 70-71) e fornì disegni e calcolo di spese per la realizzazione della nuova cappella di S. Maria di Neive del Piano, detta “Il Monasterio”, da eseguirsi utilizzando il materiale ricavato dall’abbattimento dell’edificio precedente (Ibid., mz. II, nn. 72-74; mz. III, Conti, 1775). Nel 1781 fu chiamato a intervenire su un’altra commenda dell’Ordine, quella di Sant’Antonio di Ranverso, dove gli fu richiesto il progetto di una cascina nuova nella regione del “Truchetto” (Ibid., Commenda di Sant‘Antonio di Ranverso, mz. 3, nn. 59, 61, 69, 75; mz. 4, n. 149, Ordinati, 1781, p. 160; 1782, p. 276).
L’Ordine mauriziano era proprietario di diverse commende ed il F. fu attivo in qualità di architetto patrimoniale dell’Ordine, tra il 1763, anno in cui subentrò nella carica al fratello, e il 1793, anno in cui cessò ogni attività, nella tutela e nella gestione degli immobili e dei beni (commenda S. Marco di Chivasso, commenda S. Lorenzo di Pinerolo) e anche in interventi di carattere idraulico (commenda Gentile di Carignano);