ROSTA abitato da sempre da nuclei di contadini nei terreni intorno a Ranverso e pregavano d’avanti ad un Pilone Votivo. Il luogo e la sua nascita in comune di Rosta rimane menzionato soltanto come stazione di passaggio, ma è soltanto a partire dal XII secolo circa, quando Papa Callisto II visitò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.
ROSTA abitato da sempre da nuclei di contadini nei terreni intorno a Ranverso e pregavano d’avanti ad un Pilone Votivo. Il luogo e la sua nascita in comune di Rosta rimane menzionato soltanto come stazione di passaggio, ma è soltanto a partire dal XII secolo circa, quando Papa Callisto II visitò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.
Rosta zona di Rivoli, che viene ufficialmente trascritto il toponimo “Rosta – ab immemorabili“
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Rosta comune | |
---|---|
Panorama | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città metropolitana | Torino |
Amministrazione | |
Sindaco | Domenico Morabito (lista civica) dall’11 giugno 2017 |
Territorio | |
Coordinate | ![]() ![]() |
Altitudine | 399 m s.l.m. |
Superficie | 9,07 km² |
Abitanti | 4 977[1] (31-8-2021) |
Densità | 548,73 ab./km² |
Frazioni | Ponata, Ranverso |
Comuni confinanti | Buttigliera Alta, Caselette, Reano, Rivoli, Villarbasse |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10090 |
Prefisso | 011 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001228 |
Cod. catastale | H583 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 952 GG[3] |
Nome abitanti | rostesi |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Cartografia | |
![]() | |
Localizzazione del comune di Rosta nella città metropolitana di Torino. | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Rosta (Rosta in piemontese, pronuncia [‘rʊsta]) è un comune italiano di 4 977 abitanti[1] della città metropolitana di Torino in Piemonte, conurbato nell’area metropolitana del capoluogo piemontese, a circa 20 km ovest dal capoluogo piemontese, nella bassa valle di Susa.
Indice
- 1Storia
- 2Società
- 3Culture
- 4Amministrazione
- 5Luoghi di interesse turistico
- 6Sport
- 7Note
- 8Voci correlate
- 9Altri progetti
- 10Collegamenti esterni
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Origini e toponimo[modifica | modifica wikitesto]
È probabile che esistesse un presidio celtico già nel periodo immediatamente pre-romano[4] chiamato Rustà, ovvero salita, per indicare un luogo situato sopra un’altura. Furono ritrovati resti di quel periodo presso frazione Corbiglia sulla collina morenica, e nella zona più bassa della Stazione. Tuttavia, tali tracce rimangono scarse e sono state parzialmente disperse nel tempo.
Successivamente, fu stazione di transito dei passaggi dei Romani verso le Gallie, come anche delle legioni di Costantino nel IV secolo.
Medioevo[modifica | modifica wikitesto]
Il luogo rimane menzionato soltanto come stazione di passaggio, ma è soltanto a partire dal XII secolo circa, quando Papa Callisto II visitò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso della vicina Buttigliera Alta e in un documento del 1236 riguardo diverse pezze di terreno nella zona di Rivoli, che viene ufficialmente trascritto il toponimo “Rosta – ab immemorabili” – ovvero da lungo tempo. Non vi sono testimonianze circa il numero di abitanti della zona, né se la zona stessa fosse abitata o meno a quell’epoca.
Le testimonianze circa monumenti pubblici o religiosi riguardano per lo più la sosta dei pellegrini: infatti il circondario di Rosta è situato sul tracciato storico della Via Francigena.
Dopo il XV secolo[modifica | modifica wikitesto]
Principalmente territorio rurale di campi e boschi, sovente infestati da lupi[5], fu poi annessa alla stessa città di Torino e, intorno al XV secolo, a Rivoli e al Castello di Rivoli, di cui divenne frazione insieme alla vicina località Ponata. Negli anni 1626–1627, gli Status Animarum testimoniano per la prima volta il numero degli abitanti di Rosta: una quarantina, suddivisi su due soli gruppi familiari, interamente di contadini. Non è però certo se l’imminente pestilenza del 1630 abbia ridotto la popolazione negli anni immediatamente a seguire. Quel che è certo è che nei decenni successivi, la popolazione conobbe un cospicuo aumento, che portò alla richiesta di status di Comune indipendente, per la prima volta, dalla Collegiata di Rivoli, che già a metà del secolo istituì la cappellanìa nel luogo. Fu poi eletta a comune indipendente il 26 agosto 1694.
Il Settecento[modifica | modifica wikitesto]
Rosta, ormai un centro di circa duecento abitanti, si dotò per la prima volta di una Casa Comunale e iniziò all’inizio del Settecento la costruzione della sua Chiesa, dedicata a San Michele Arcangelo. La zona vide il passaggio dell’esercito francese diretto all’Assedio di Torino del 1706 e più tardi quello di Napoleone e dell’esercito Austro-Ungarico, per lo più con conseguenti devastazioni e saccheggi nella zona.
L’Ottocento[modifica | modifica wikitesto]
La popolazione ammontava intorno alle cinquecento unità. Nel 1835 la Parrocchia di Rosta divenne autonoma da quella di Rivoli, mentre intorno al 1850 il borgo si dotò di una scuola pubblica e di una stazione della nascente ferrovia della tratta Torino – Susa. Nel 1873 arrivò anche il Servizio Postale e successivamente, quindici anni dopo, anche il Servizio Telefonico.
Il Novecento[modifica | modifica wikitesto]
All’inizio del secolo, Rosta vede la completa ricostruzione della Cappella della Madonna delle Grazie, ormai pericolante e disagevole: l’antica costruzione, risalente forse al Quattrocento era stata intitolata a San Rocco ed edificata a sua volta sul luogo di un antico pilone dedicato a San Sebastiano. In questi anni anche l’antico Municipio (all’interno del borgo) viene sostituito dal nuovo edificio comunale, ancora in uso.
Negli anni a cavallo del 1912 Rosta si dotò dell’illuminazione pubblica, mentre a partire dal 1920 inizia la costruzione dell’acquedotto, inizialmente gestito da alcuni privati e successivamente dal Comune.
Nel 1985 si costruì il Depuratore delle Acque.
Nel 1990 nasce la Biblioteca Comunale, intitolata al poeta locale Augusto Querro.