Agosto 15, 2023

ROSTA abitato da sempre da nuclei di contadini nei terreni intorno a Ranverso e pregavano d’avanti ad un Pilone Votivo. Il luogo e la sua nascita in comune di Rosta rimane menzionato soltanto come stazione di passaggio, ma è soltanto a partire dal XII secolo circa, quando Papa Callisto II visitò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.

ROSTA abitato da sempre da nuclei di contadini nei terreni intorno a Ranverso e pregavano d’avanti ad un Pilone Votivo. Il luogo e la sua nascita in comune di Rosta rimane menzionato soltanto come stazione di passaggio, ma è soltanto a partire dal XII secolo circa, quando Papa Callisto II visitò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.

Rosta zona di Rivoli, che viene ufficialmente trascritto il toponimo “Rosta – ab immemorabili

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Rosta (disambigua).

Rosta
comune
Panorama
Localizzazione
Stato Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoDomenico Morabito (lista civica) dall’11 giugno 2017
Territorio
Coordinate45°04′04.6″N 7°27′54.42″ECoordinate45°04′04.6″N 7°27′54.42″E (Mappa)
Altitudine399 m s.l.m.
Superficie9,07 km²
Abitanti4 977[1] (31-8-2021)
Densità548,73 ab./km²
FrazioniPonata, Ranverso
Comuni confinantiButtigliera AltaCaseletteReanoRivoliVillarbasse
Altre informazioni
Cod. postale10090
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001228
Cod. catastaleH583
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 952 GG[3]
Nome abitantirostesi
Patronosan Michele Arcangelo
Cartografia
Mappa di localizzazione: ItaliaRosta
Localizzazione del comune di Rosta nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale
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Rosta (Rosta in piemontese, pronuncia [‘rʊsta]) è un comune italiano di 4 977 abitanti[1] della città metropolitana di Torino in Piemonteconurbato nell’area metropolitana del capoluogo piemontese, a circa 20 km ovest dal capoluogo piemontese, nella bassa valle di Susa.

Indice

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini e toponimo[modifica | modifica wikitesto]

È probabile che esistesse un presidio celtico già nel periodo immediatamente pre-romano[4] chiamato Rustà, ovvero salita, per indicare un luogo situato sopra un’altura. Furono ritrovati resti di quel periodo presso frazione Corbiglia sulla collina morenica, e nella zona più bassa della Stazione. Tuttavia, tali tracce rimangono scarse e sono state parzialmente disperse nel tempo.
Successivamente, fu stazione di transito dei passaggi dei Romani verso le Gallie, come anche delle legioni di Costantino nel IV secolo.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Il luogo rimane menzionato soltanto come stazione di passaggio, ma è soltanto a partire dal XII secolo circa, quando Papa Callisto II visitò la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso della vicina Buttigliera Alta e in un documento del 1236 riguardo diverse pezze di terreno nella zona di Rivoli, che viene ufficialmente trascritto il toponimo “Rosta – ab immemorabili” – ovvero da lungo tempo. Non vi sono testimonianze circa il numero di abitanti della zona, né se la zona stessa fosse abitata o meno a quell’epoca.
Le testimonianze circa monumenti pubblici o religiosi riguardano per lo più la sosta dei pellegrini: infatti il circondario di Rosta è situato sul tracciato storico della Via Francigena.

Dopo il XV secolo[modifica | modifica wikitesto]

Principalmente territorio rurale di campi e boschi, sovente infestati da lupi[5], fu poi annessa alla stessa città di Torino e, intorno al XV secolo, a Rivoli e al Castello di Rivoli, di cui divenne frazione insieme alla vicina località Ponata. Negli anni 16261627, gli Status Animarum testimoniano per la prima volta il numero degli abitanti di Rosta: una quarantina, suddivisi su due soli gruppi familiari, interamente di contadini. Non è però certo se l’imminente pestilenza del 1630 abbia ridotto la popolazione negli anni immediatamente a seguire. Quel che è certo è che nei decenni successivi, la popolazione conobbe un cospicuo aumento, che portò alla richiesta di status di Comune indipendente, per la prima volta, dalla Collegiata di Rivoli, che già a metà del secolo istituì la cappellanìa nel luogo. Fu poi eletta a comune indipendente il 26 agosto 1694.

Il Settecento[modifica | modifica wikitesto]

La cappella di Santa Maria delle Grazie

Rosta, ormai un centro di circa duecento abitanti, si dotò per la prima volta di una Casa Comunale e iniziò all’inizio del Settecento la costruzione della sua Chiesa, dedicata a San Michele Arcangelo. La zona vide il passaggio dell’esercito francese diretto all’Assedio di Torino del 1706 e più tardi quello di Napoleone e dell’esercito Austro-Ungarico, per lo più con conseguenti devastazioni e saccheggi nella zona.

L’Ottocento[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione ammontava intorno alle cinquecento unità. Nel 1835 la Parrocchia di Rosta divenne autonoma da quella di Rivoli, mentre intorno al 1850 il borgo si dotò di una scuola pubblica e di una stazione della nascente ferrovia della tratta Torino – Susa. Nel 1873 arrivò anche il Servizio Postale e successivamente, quindici anni dopo, anche il Servizio Telefonico.

Il Novecento[modifica | modifica wikitesto]

Il Monte Musinè, visto dalle campagne di Rosta

All’inizio del secolo, Rosta vede la completa ricostruzione della Cappella della Madonna delle Grazie, ormai pericolante e disagevole: l’antica costruzione, risalente forse al Quattrocento era stata intitolata a San Rocco ed edificata a sua volta sul luogo di un antico pilone dedicato a San Sebastiano. In questi anni anche l’antico Municipio (all’interno del borgo) viene sostituito dal nuovo edificio comunale, ancora in uso.
Negli anni a cavallo del 1912 Rosta si dotò dell’illuminazione pubblica, mentre a partire dal 1920 inizia la costruzione dell’acquedotto, inizialmente gestito da alcuni privati e successivamente dal Comune.
Nel 1985 si costruì il Depuratore delle Acque.
Nel 1990 nasce la Biblioteca Comunale, intitolata al poeta locale Augusto Querro.

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