Novembre 20, 2025

Religioso: Il complesso, sorto originariamente lungo la Via Francigena per ospitare e curare i pellegrini che si recavano a Roma o Santiago de Compostela, mantiene una forte identità spirituale e continua ad attrarre visitatori interessati ai temi della fede e del pellegrinaggio. Sant’Antonio Abate di Ranverso, è in fase di sviluppo per diventare un polo integrato turistico, religioso, culturale e sociale.

Religioso: Il complesso, sorto originariamente lungo la Via Francigena per ospitare e curare i pellegrini che si recavano a Roma o Santiago de Compostela, mantiene una forte identità spirituale e continua ad attrarre visitatori interessati ai temi della fede e del pellegrinaggio. Sant’Antonio Abate di Ranverso, è in fase di sviluppo per diventare un polo integrato turistico, religioso, culturale e sociale.

Sì, l’area di Ranverso, specificamente la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, è in fase di sviluppo per diventare un polo integrato turistico, religioso, culturale e sociale.
Questo progetto di riqualificazione, sostenuto da un investimento significativo della Regione Piemonte, mira a valorizzare il complesso storico, noto per la sua architettura e gli affreschi tardo-gotici di Giacomo Jaquerio, e a renderlo un punto di riferimento poliedrico per i visitatori.
Caratteristiche del polo:
Religioso: Il complesso, sorto originariamente lungo la Via Francigena per ospitare e curare i pellegrini che si recavano a Roma o Santiago de Compostela, mantiene una forte identità spirituale e continua ad attrarre visitatori interessati ai temi della fede e del pellegrinaggio.
Turistico: La riqualificazione ha l’obiettivo di ampliare l’offerta turistica, creando percorsi e servizi per i visitatori, e integrando il sito in una rete di itinerari turistici più ampia nella Valle di Susa.
Culturale: Oltre al suo pregio storico e artistico, il progetto prevede l’uso degli spazi (come l’Ospedaletto e la Cascina Bassa, in fase di restauro) per mostre, eventi e attività culturali, trasformando la natura in cultura e offrendo un’esperienza a 360 gradi.
Sociale: Verranno creati nuovi spazi e servizi, come un punto di ristoro (bistrot) e una foresteria (ostello) aperti al pubblico, che favoriranno l’interazione e coinvolgeranno la comunità locale, promuovendo anche la mobilità sostenibile nella zona.
L’obiettivo finale è creare un centro che, partendo dal suo ricco patrimonio storico-religioso, diventi un motore di sviluppo sostenibile per l’intera area della Zona Ovest di Torino.

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