Gennaio 25, 2018

Regie ordini magistrali patenti continuare il Divin Culto nella chiesa di Sant’Antonio di (Ranverso) con la doverosa degenza

Regie ordini magistrali patenti continuare il Divin Culto nella chiesa di Sant’Antonio di (Ranverso) con la doverosa degenza

24 OTTOBRE 1777
Regio Viglietto, nel quale S.M.
comunicando al Consiglio Mauriziano il suo
pensiero e quello del Deputato dell’Ordine di
Malta, relativo all’approvvigionamento degli
alimenti riservati dall’art. 7 della Convenzione
inserita nella su accennata Bolla d’unione del
17 dicembre 1776, agli ex Padri Antoniani
dimoranti nello Stato ed in Francia, dichiara
l’ammontare dell’assegno convenuto, il riparto
e il modo di pagamento delle pensioni ai
medesimi. Inoltre gli commette di uniformarsi e
di far continuare il Divin Culto nella chiesa di
Sant’Antonio di  (Ranverso) con la
doverosa degenza

SOMMARIO CRONOLOGICO DELLE PIU’ SIGNIFICATIVE LEGGI, BOLLE PONTIFICE
E DI ALTRI PROVVEDIMENTI RIGUARDANTI L’ORDINE DI SAN LAZZARO
GEROSOLOMITANO, L’ORDINE DI SAN MAURIZIO E L’UNIFICATO ORDINE DEI
SANTI MAURIZIO E LAZZARO
ORDINE DI SAN LAZZARO GEROSOLOMITANO
Era opinione accettata nel secolo XVI far risalire la costituzione dell’Ordine di San Lazzaro
a San Basilio il Grande nel IV secolo ai tempi di Papa San Damiano I, non fosse altro che
per il suo richiamo a sentimenti più umani verso coloro che erano colpiti ed afflitti dalla
lebbra. A tal uopo, si riporta l’orazione con cui onorò le sue esequie l’amico e compagno
di lui S. Gregorio Nazianzeno: “ Non più ci si rappresenta agli occhi quel triste e
miserando spettacolo d’uomini morti prima di morire, perduti di molti membri, cacciati
dalle città, dalle case, dalle piazze, dalle acque, dal consorzio perfin de’ più cari, solo dal
nome, non più dei lineamenti del volto riconoscibili; né più si vedono apparire nelle
pubbliche radunanze e nelle osterie, a muovere maggior odio che compassione,
canterellando, se pur tanto loro avanza di voce, povere cantilene. Ma perché andrò
cercando tragiche parole ad esprimere cosa, il cui orrore non si può con parole
adeguare… Basilio più di tutti ci persuase che essendo noi uomini non dobbiamo
dispregiare nessun uomo, per non oltraggiare nella persona di un nostro simile, Gesù
Cristo,capo di tutti”. Sta di fatto però che le prime memorie dei Cavalieri di San Lazzaro
in Palestina, non sono anteriori all’inizio del secolo XII, così come si evince da un
privilegio concesso da Guglielmo, Patriarca gerosolimitano:“Guglielmo per la Dio grazia
patriarca della Santa chiesa di Gerusalemme a tutti i presenti e futuri figliuoli della Santa
Madre Chiesa salute e benedizione; alla vostra dilezione, o carissimi, rendiamo noto che
un certo monaco armeno, chiamato Abramo, concedette in nostra presenza ALLA CASA
DEI LEPROSI DI SAN LAZZARO una cisterna che gli era stata data dal signor Varmondo,
patriarca, nostro predecessore, ad uso dei poveri: si veramente che conservasse, vita
natural durante, l’uso della stessa cisterna, e da detta casa gli fosse somministrata la
vivanda e il vestito, e dopo la sua morte la cisterna rimanesse alla prefata casa in
possedimento perpetuo.” Adesso riportiamo di seguito i più significativi lasciati in
favore dell’Ordine di S. Lazzaro suddivisi per anno:

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