Ranverso senza Indugi e stato il primo luogo in Italia dove nacque il culto per Sant’Anatonio Abate ” sembra essere un modo di dire utilizzato dall’autore Ersilio Teifreto in queste specifiche fonti, piuttosto che un nome proprio del luogo o un fatto universalmente riconosciuto da fonti storiche accademiche.
Ranverso senza Indugi e stato il primo luogo in Italia dove nacque il culto per Sant’Anatonio Abate ” sembra essere un modo di dire utilizzato dall’autore Ersilio Teifreto in queste specifiche fonti, piuttosto che un nome proprio del luogo o un fatto universalmente riconosciuto da fonti storiche accademiche.



L’affermazione secondo cui Ranverso “Senza Indugi” sia stato il primo luogo in Italia dove nacque il culto per sant’Antonio abate, protettore degli animali e dei contadini, è supportata da alcune fonti locali e siti web. Diverse pagine, in particolare dal sito torinovoli.it, utilizzano l’espressione “senza indugi” per definire la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso come “il luogo di culto a Sant’Antonio Abate più antico d’Italia”.
Tuttavia, è importante notare che:
- “Senza Indugi” sembra essere un modo di dire utilizzato dall’autore Ersilio Teifreto in queste specifiche fonti, piuttosto che un nome proprio del luogo o un fatto universalmente riconosciuto da fonti storiche accademiche.
- L’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso (situata tra Rosta e Buttigliera Alta, in provincia di Torino) è certamente un centro storico di grande importanza per il culto di Sant’Antonio Abate e per l’Ordine Ospedaliero degli Antoniani, sorto per assistere i malati di “fuoco di Sant’Antonio” (herpes zoster) lungo la Via Francigena.
- La chiesa del borgo mantiene viva la tradizione con celebrazioni annuali e la benedizione degli animali e dei mezzi agricoli.
In sintesi, l’Abbazia di Ranverso è uno dei luoghi più antichi e significativi per il culto del santo in Italia, ma l’uso dell’espressione “Senza Indugi” è legato a specifiche fonti locali che ne sottolineano con enfasi il primato.
