Ranverso Il PIU ANTICO “OSPEDALE” Del Piemonte QUELLO FONDATO nel 1.100 DAGLI “ANTONIANI”.
Ranverso Il PIU ANTICO “OSPEDALE” Del Piemonte QUELLO FONDATO nel 1.100 DAGLI “ANTONIANI”.
Ersilio Teifreto
A Ranverso abbiamo il portale della Chiesa e quello dell’Ospedale in stile Barocco Flamboyant Francese voluti dall’ Abate mecenate Jean De Montchenu che volle abbellire le due facciate sovrapponendo sui muri già esistenti i Portali con due pinnacoli e una ghimberga centrale tutto in terra cotta ornati da formelle che rappresentano i frutti del luogo un patrimonio Unico al mondo per la conservazione della sua architettura
Perché non fare conoscere questa nostra origine invece di scattare solo foto alle facciate quattrocentesche dell’ospedale e la Chiesa Precettoriale di Ranverso?
Portali medesimo stile
Cursia
Osteria
Due Pinnacoli ed una ghimberga centrale foto 1880
Il PIU ANTICO “OSPEDALE” Del Piemonte QUELLO FONDATO nel 1.100 DAGLI “ANTONIANI”.
Approfondiamo la riscoperta di questa istituzione adibita alla cura dei malati e delle sedi degli enti pii sparse nella Valle di Susa Vi parlo di quello che può essere considerato il primo “ospedale” Ranversino : quello fondato dai Cavalieri dell’Ordine Dei Canonici regolari di Sant’Antonio di Vienne (detti anche “Antoniani”), che a capo di un Precettore gestivano l’omonima chiesa, un ospedale, il convento e case uso foresteria che sorgevano già nel 1.154 lungo il tratto della via francigena il corso all’angolo di via Alessandro Manzoni, nota ai Rostesi come “Sant’antòin”.
La chiesa di Sant’Antonio Abate – la cui prima attestazione compare in una delle pergamene conservate nell’archivio capitolare dell’Ordine del Mauriziano la data fine 1.100 , negli anni fu rimaneggiata nella sua struttura originale in stile Romanico vedi la torre del campanile La chiesa di Sant’Antonio possedeva delle grance: e ogni anno festeggia il santo Patrono Sant’Antonio con la benedizione degli animali e i trattori agricoli di pertinenza dei contadini A metà del secolo 1.700 Ranverso gestiva pure una “Hostarie” nel luogo che fu un tempo l’ospedale e la sua Cursia con 16 posti letto misti il soffitto era in legno a Capriate, proprio nelle immediate vicinanze dove fu costruito l’ospedale staccato dalla Chiesa e dal convento , in una corte interna sita nella stessa area ,. Parliamo di un Hospitale” che dava asilo ai poveri e agli ammalati, situato su un via di grande comunicazione la Via Romea che dal Monginevro arrivavano a Ranverso ed era una tappa obbligatori dove i pellegrini trovavano rifugio e ristoro nella parte posteriore, il cui ingresso è ancora visibile nel cortile a cui si accede dalla via francigena con ortale ogiva, proprio sotto a piano strada si entrava nell’ospedale dal grande portone in alto sui pinnacoli laterali e sulla ghimberga centrale destra è infatti scolpito il Tau, simbolo dell’antico ordine monastico-militare ed ospedaliero di Sant’Antonio (Si trattava di un locale di pochi metri quadrati in grado di ospitare soltanto sedici posti letto, ma che dovette svolgere un ruolo importante nella comunità del tempo sostenendo i più poveri, curando gli ammalati e dando un tetto a tutti quei soggetti che altrimenti sarebbero stati costretti a passare le notti all’addiaccio. Pare che si tratti, come già detto, del luogo di cura più antico della città – risalendo presumibilmente anch’esso come la chiesa a cui apparteneva ai primi decenni del secolo 1.100– per cui nato molto prima di altri ospedali di Torino e della Valle di Susa