Ranverso i custodi della storia antoniana di Ranverso siamo noi del Gruppo storico A.D.A Amici Degli Antoniani
Ranverso i custodi della storia antoniana di Ranverso siamo noi del Gruppo storico A.D.A Amici Degli Antoniani

Digital Camera
Nel chiostro quadrato c’era il Battistero
Ersilio Teifreto
Descrizione prodotto
I custodi della storia antoniana di Ranverso siamo noi di A.D.A
Come Eravamo www.torinovoli.it e un blog ma , soprattutto, un progetto storico culturale per riportare al centro del dibattito l’origine dell’Ordine dei monaci ospedalieri a Ranverso
Il sapere religioso degli Antoniani: i promotori di questa iniziativa sono un gruppo di cittadini frequentatori del luogo dove si ritrovano, e sono molto preparati
Il Gruppo A.D.A Amici Degli Antoniani e, sempre alla ricerca di nuove ricerche per comunicare i preziosi contenuti della fede cristiana e il culto a Ranverso per il Patrono Sant’Antonio Abate ,da anni lavoriamo per intercettarli diversi anni fa. Dopo la scomparsa del Maestro Mons. Italo Ruffino abbiamo ripreso i contatti interrotti da Ruffino con la Casa Madre Francese Ne è scaturita una collaborazione intensa con scambio di ricerche, e viaggi per visitare i luoghi Antoniani in Europa
Vi siete mai chiesti chi era davvero il Maestro Mons. Italo Ruffino e l’allievo autodidatta di origine Novolese Ersilio Teifreto? uomini : fermamente convinti delle proprie ragioni di fede a Sant’Antonio Abate e credenti di tutto quello che hanno fatto di Grazia gli Antoniani fino ad allevare i maiali per curare con il loro grasso la malattia del fuoco di Sant’Antonio
Ora il Gruppo A.D.A Amici Degli Antoniani divulga il suo ultimo libro di Ruffino dal titolo (Storia Ospedaliera Antoniana )
All’Interno del libro appare un’incisione originale di Ignazio Scolopis che rappresenta Sant’Antonio di Ranverso nella sua interezza seguita all’acquaforte su matrice di rame. Il foglio in esame è il frontespizio di una rara serie incisoria edita nel 1780 circa, composta da 15 vedute prospettiche della Casa degli Antoniani la più importante in Italia rappresentati, in particolare, la principale piazzetta, la via francigena, i vialetti , i muri di cinta , il campanile, l’ospedale, l’ingresso principale al Convento, la facciata della Chiesa il Battistero etc… il percorso Museale si trova all’interno della Chiesa Abbaziale monumentale , nell’Abside e Presbiterio sull’altare maggiore, oltre gli affreschi di Jaquerio , il Polittico fi Defendente Ferrari e visibile la statua in legno del Santo Patrono Sant’Antonio Abate di mano ignota immaginiamo si tratti un ebanista Francese . sul Muro del Pronao e presente una lapide marmorea di Poalo Boselli e Alfredo D’Andrade all’Esterno uno scritto sull’alzata sormontata dallo stemma sabaudo con corona reale. La trasposizione su lastra , eseguita con abile e fine tratteggio, spetta al conte I. Sclopis del Borgo, grande vedutista , topografo e incisore di estrazione aristocratica e di cultura internazionale, realizza a panoramiche urbane di notevole vastità, ricche di particolari d’ambiente e di costume, e caratterizzate da una finissima, vibrante esecuzione. L’opera esprime compiutamente la visione illuministica di Sclopis, uno degli artisti più raffinati della Torino settecentesca la sua abilità incisoria è caratterizzata da un cristallino nitore e da un’alta qualità esecutiva