Ottobre 13, 2025

Ranverso fu il primo posto in Italia  dove transitavano malati e pellegrini che percorrevano la Via Francigena scendendo dalla Val di Susa.

Ranverso fu il primo posto in Italia  dove transitavano malati e pellegrini che percorrevano la Via Francigena scendendo dalla Val di Susa.

   Disegno metrico

Di Ersilio Teifreto ex allievo di Don Italo Ruffino

Sant’Antonio Abate di Raverso e il Fuoco Sacro

Dalle  testimonianze del Maestro  Don Italo Ruffino appresi che a Ranverso nel tardo 1.100  arrivarono dei monaci Antoniani provenienti dalla Motte Aux Bois  da sempre considerata la culla degli Antoniani con sede nella Casa Madre Francese oggi  chiamata: Saint Antoine l’Abbaye sede della nostra Associazione AFAA di cui faccio parte con il ruolo di rappresentarla  in Italia  .

Attingendo ad una fonte di informazioni sugli Antoniani  senza limiti  mi porta a descrivere e raccontare  Ranverso in un’altra versione.

Ranverso fu il primo posto in Italia  dove transitavano malati e pellegrini che percorrevano la Via Francigena scendendo dalla Val di Susa.

Certamente non era un luogo tranquillo circolavano lupi e briganti, era  pieno di gente  brulicante  di voci ,  sotto il campanile si riunivano per  piccoli commerci , ma era  soprattutto um luogo  di lamenti lancinanti e urla che potevano sentirsi  dalla Via Francigena  dove c’era l’ospedale per i malati, soprattutto quelli del doloroso Fuoco sacro di Sant’Antonio Abate.

 

Foto di Secondo Pia 1886

 

La monumentale facciata quattrocentesca dell’Ospedale e stata costruita con un criterio Simmetrico.

Mentre per la  spettacolare facciata della Chiesa  l’Architetto  causa il muro con rosone  e due finestre monofore si trovò costretto a realizzare la facciata in  versione Asimmetrica   scegliendo   la via meno invasiva che ammiriamo oggi,.

Questi due prospetti  furono costruiti su muri già esistenti e  risultano uguali nello stile dell’architettura, infatti i due portali furono voluti  da Jean De Montchenu che ordinò ai suoi Architetti di costruirli mantenendo lo stesso criterio .

A questi Maestri Architetti  noi  del Gruppo Virtuale A.D.A siamo  molto grati  e  ci sentiamo loro custodi per avere ideato , progettato e costruito i 2 Portali dove  in uno spazio così ristretto  ci hanno lasciato tanta bellezza che il mondo ci invidia.

I 2 portali furono ideati ,realizzati e costruiti con 2 Pinnacoli laterali ed una Guglia centrale in  Stile Gotico Flamboyant Francese, con decorazioni in cotto che sovrastano le forme arcuate dei portali, tendendole visivamente verso l’alto.

Se vi soffermate davanti alla facciata  dell’Ospedale noterete un’Asimmetria dovuta ad un manufatto  aggiunto che deturpa l’originale facciata quattrocentesca, la maggior parte dei visitatori non essendoci un Totem esplicativo che argomenta l’accaduto del 1914 si sente confusa infatti non si rendono conto e si convincono  che la facciata così come si presenta oggi nel 2025 sia quella originale dell’anno 1.470

Si carissimi lettori dovete sapere che la facciata  dell’Ospedale era  rimasta intatta e fedele per  Ben 444 anni ed  era perfettamente Simmetrica .

La facciata  e descritta come “deturpata e alterata” sottolineando l’urgenza di intervenire per fermare ulteriori danni e preservarla per le future generazioni.

È fondamentale che le autorità competenti e gli enti preposti prendano provvedimenti per la sua salvaguardia, garantendo che questo patrimonio non vada perduto.
Quando nel 1914 durante un restauro che doveva essere conservativo  fu invece costruito il terzo Pinnacolo Destro Prima Inesistente  senza nessuna motivazione , fu così  che la Monumentale facciata  venne alterata e modificata nel suo aspetto originale, nel 2025 agli occhi del visitatore appare come un Falso Storico, ancora oggi  se guardi l’ingresso la fantasia ti farà vedere una piccola folla di persone che chiedono di entrare per ottenere sollievo ai loro dolori.

Il male  del fuoco sacro che aggrediva il corpo

Era qui a Ranverso che (I Canonici Regolari Di S. Agostino di Sant’Antonio Abate di Vienne) lenivano i dolori provocati dal Fuoco sacro di Sant’Antonio, un male che provocava un insopportabile bruciore, mettendo grasso di maiale sulle pustole e sulla pelle arrossata degli infermi.

Ersilio Teifreto questo e il mio contributo per la ricerca e la conoscenza sulla storia antoniana senza l’intenzione di essere premiato, ma affinchè voi possiate  scoprire qualcosa su Ranverso che nessuno conosceva oppure  che non vi hanno mai detto prima.

 

 

 

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