Ranverso fu il primo posto in Italia dove transitavano i malati del fuoco sacro e pellegrini sulla Via Francigena scendendo dalla Val di Susa.
Ranverso fu il primo posto in Italia dove transitavano i malati del fuoco sacro e pellegrini sulla Via Francigena scendendo dalla Val di Susa.
Logo originale di A.D.A
Malat del fuoco sacro aggrediva il corpo
Italo nel 2004 durante una lezione sull’origine Antoniana di Ranverso
Ersilio Teifreto
Di Ersilio Teifreto ex allievo di Don Italo Ruffino
Sant’Antonio Abate di Raverso e il Fuoco Sacro
Dalle testimonianze del Maestro Don Italo Ruffino appresi che a Ranverso nel tardo 1.100 arrivarono dei monaci Antoniani provenienti dalla Motte Aux Bois da sempre considerata la culla degli Antoniani con sede nella Casa Madre Francese oggi chiamata: Saint Antoine l’Abbaye sede della nostra Associazione AFAA di cui faccio parte con il ruolo di rappresentarla in Italia
Noi del Gruppo Virtuale A.D.A Amici Degli Antoniani nel 2022 seguendo la scia del Maestro abbiamo ripreso il logo e l’intestazione dell’Assciazione A.D.A creata nel 1994 dal Maestro Monsig. Italo Ruffino.
Attingendo ad una fonte di informazioni sugli Antoniani senza limiti mi porta a descrivere e raccontare Ranverso in un’altra versione.
Ranverso fu il primo posto in Italia dove transitavano malati del fuoco sacro e pellegrini che percorrevano la Via Francigena scendendo dalla Val di Susa.
Certamente Ranverso non era un luogo tranquillo circolavano lupi e briganti, era pieno di gente brulicante di voci , sotto il campanile si riunivano per piccoli commerci , ma era soprattutto um luogo di lamenti lancinanti e urla che potevano sentirsi dalla Via Francigena dove c’era l’ospedale per i malati, soprattutto quelli del doloroso Fuoco sacro di Sant’Antonio Abate.
Era qui a Ranverso che (I Canonici Regolari Di S. Agostino di Sant’Antonio Abate di Vienne) lenivano i dolori provocati dal Fuoco sacro di Sant’Antonio, un male che provocava un insopportabile bruciore, mettendo grasso di maiale sulle pustole e sulla pelle arrossata degli infermi.
Ersilio Teifreto questo e il mio contributo per la ricerca e la conoscenza sulla storia antoniana senza l’intenzione di essere premiato, ma affinchè voi possiate scoprire qualcosa su Ranverso che nessuno conosceva oppure che non vi hanno mai detto prima.
Disegno metrico
Foto di Secondo Pia 1886
La monumentale facciata quattrocentesca dell’Ospedale e stata costruita con un criterio Simmetrico.
Mentre per la spettacolare facciata della Chiesa l’Architetto causa il muro con rosone e due finestre monofore si trovò costretto a realizzare il frontale in versione Asimmetrica scegliendo la via meno invasiva che ammiriamo oggi,.
Questi due prospetti furono costruiti su muri già esistenti e risultano uguali nello stile dell’architettura, infatti i due portali furono voluti da Jean De Montchenu che ordinò ai suoi Architetti di costruirli mantenendo lo stesso criterio .
Per quei maestri e Architetti noi del Gruppo Virtuale A.D.A Amici Degli Antoniani proviamo gratitudine e rispetto , ci sentiamo loro custodi per avere ideato , progettato e costruito i 2 Portali in uno spazio così ristretto ci hanno lasciato tanta bellezza che il mondo ci invidia.
I 2 portali furono ideati ,realizzati e costruiti con 2 Pinnacoli laterali ed una Guglia centrale in Stile Gotico Flamboyant Francese, con decorazioni in cotto che sovrastano le forme arcuate dei portali, tendendole visivamente verso l’alto.
Se vi soffermate davanti alla facciata dell’Ospedale noterete un’Asimmetria dovuta ad un manufatto aggiunto che deturpa l’originale facciata quattrocentesca, la maggior parte dei visitatori non essendoci un Totem esplicativo che argomenta l’accaduto del 1914 si sente confusa infatti non si rendono conto e si convincono che la facciata così come si presenta oggi nel 2025 sia quella originale dell’anno 1.470
Si carissimi lettori dovete sapere che la facciata dell’Ospedale era rimasta intatta e fedele per Ben 444 anni ed era perfettamente Simmetrica .
La facciata e descritta come “deturpata e alterata” sottolineando l’urgenza di intervenire per fermare ulteriori danni e preservarla per le future generazioni.
Nel mese di Novembre 2023 l’Onorevole e Critico d’Arte Vittorio Sgarbi in visita a Ranverso a sorpresa chiedeva dell’Asimmetria della facciata dell’Ospedale di Ranverso ponendo ai presenti la domanda sul pinnacolo DX aggiunto e quello di SN inghiottito dalla stalla gli viene fatta la promessa di riportare nei prossimi lavori di riqualificazione dell’antica facciata quattrocentesca ridandole lo splendore della su origine, ci auguriamo che durante i prossimi lavori di Riqualificazione di Ranverso 2025/2026 la promessa si avveri
Era qui a Ranverso che (I Canonici Regolari Di S. Agostino di Sant’Antonio Abate di Vienne) lenivano i dolori provocati dal Fuoco sacro di Sant’Antonio, un male che provocava un insopportabile bruciore, mettendo grasso di maiale sulle pustole e sulla pelle arrossata degli infermi.
Ersilio Teifreto questo e il mio contributo per la ricerca e la conoscenza sulla storia antoniana senza l’intenzione di essere premiato, ma affinchè voi possiate scoprire qualcosa su Ranverso che nessuno conosceva oppure che non vi hanno mai detto prima.
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La tradizione di benedire gli animali non è il fulcro teologico della festa, ma un’usanza popolare e devozionale radicata nel tempo.
Ruolo fondamentale: Ersilio Teifreto e il gruppo A.D.A. hanno avuto un ruolo cruciale nel recuperare e promuovere la festa storica legata al culto di Sant’Antonio Abate, rendendola un evento importante per la comunità di Ranverso.
