Quando uso il termine Prettoria mi riferisco a tutto l’insieme del Concentrico Ospedale, Cascine, Monastero, Chiesa, Case uso foresteria etc…e non solo alla Chiesa spiegando i confini e le ripettive funzioni. Dovendomi riferire al luogo sacro, certamente userei Chiesa,senza ombra di dubbio.
Quando uso il termine Prettoria mi riferisco a tutto l’insieme del Concentrico Ospedale, Cascine, Monastero, Chiesa, Case uso foresteria etc…e non solo alla Chiesa spiegando i confini e le ripettive funzioni. Dovendomi riferire al luogo sacro, certamente userei Chiesa,senza ombra di dubbio.
Gent.mo sig. Ersilio,
Non ho avuto, purtroppo, l’onore di conoscere mons. Ruffino. Ho iniziato a studiare la storia antoniana nel 2012, il suo libro è stato per me fondamentale (e lo è tutt’ora), ma non mi pareva opportuno contattarlo, non volevo essere di disturbo vista la veneranda età.Sarei felice, però, di venire presto in visita alla Chiesa di Ranverso e di potermi trattenere a parlare con voi.Appena possibile vi verrò a trovare.
Ho recentemente rivisto la bibliografia e la documentazione su Ranverso dietro richiesta della prof.ssa Marina Gazzini dell’Università di Milano, che mi ha domandato di approfondire lo studio delle carte relative al Moncenisio, conservate a Torino all’archivio mauriziano.Oltre agli studi di mons. Ruffino, sono importanti quelli del suo amico Adalbert Mischlewski, che ci spiega anche lui come, dopo il XIV secolo, Ranverso acquisì un ruolo di primo piano nella storia antoniana, soprintendendo alle forniture per la casa madre.Posso dirle che Ranverso (intendendo tutto il territorio, le proprietà terriere, la Chiesa, l’ospedale e le case) ha continuato a essere la “precettoria”, o “filiale”, più importante fino alla chiusura dell’ordine antoniano. In quel momento, come sa, le proprietà sono passate all’ordine SS. Maurizio e Lazzaro e i canonici antoniani sono stati secolarizzati. Ciò avvenne tra il 1776 e il 1777.Allora ebbe inizio l’amministrazione mauriziana, ma lei lo sa. L’OM ha mantenuto il nome “precettoria” in uso presso gli antoniani, e non è un caso isolato di ente che mantiene un nome “storico”. Tuttavia, non può essere usato per riferirsi alla Chiesa, bensì a tutto l’insieme delle proprietà, spiegandone i confini, le funzioni, la struttura gerarchica etc., altrimenti non risulta chiaro.Non me ne voglia se io uso ancora “precettoria”, quando mi riferisco a tutto l’insieme e non solo alla Chiesa. Teniamo presente (lo dice anche Ruffino) che Ranverso amministrava le proprietà antoniane di tutta l’area padana. Dovendomi riferire al luogo sacro, certamente userei Chiesa, senza ombra di dubbio.Sono d’accordo con Lei sul fatto che sia necessario chiarire meglio le informazioni fornite ai turisti, spiegando loro sin da principio che si andrà a visitare un luogo di culto. E certamente è importante far sì che si investa sulla manutenzione di tutte le strutture. Non vorrei, però, addentrarmi in un terreno che non mi compete…
Quanto alla Fòcara, sa che anche noi, in Sardegna, festeggiamo S.Antonio con i falò? Abbiamo una tradizione in comune, anche se la tipologia di fuochi realizzati è diversa da paese a paese (anche in Sardegna, da un comune all’altro, cambiano il modo di realizzare e il nome in dialetto del falò, che è comunque molto più piccolo rispetto a quello della vostra tradizione).
La saluto molto cordialmente