Prosegue la lotta del Gruppo A.D.A Amici degli Antoniani a difesa dei beni monumentali di di Sant’Antonio di Ranverso e valorizzare il patrimonio storico e culturale, noi siamo gli eredi di chi li ha studiati progettati e costruiti per dare in uno spazio ristretto come la facciata dell’ospedale tanta ricchezza di bellezza.
Prosegue la lotta del Gruppo A.D.A Amici degli Antoniani a difesa dei beni monumentali di di Sant’Antonio di Ranverso e valorizzare il patrimonio storico e culturale, noi siamo gli eredi di chi li ha studiati progettati e costruiti per dare in uno spazio ristretto come la facciata dell’ospedale tanta ricchezza di bellezza.
Prosegue la lotta del Gruppo A.D.A Amici degli Antoniani a difesa dei beni monumentali di di Sant’Antonio di Ranverso siamo gli eredi di chi li ha studiati progettati e costruiti per dare in uno spazio ristretto come la facciata dell’ospedale tanta ricchezza di bellezza. La battaglia oltre che alla Soprintendenza , la Regione Piemonte , la Fondazione Mauriziano e trasmessa anche ai due comuni confinanti Rosta e Buttigliera Alta, miriamo a salvaguardare tutto quello che rappresenta il portale in stile Flamboyant Francese nelle sue caratteristiche si presenta come l’unica struttura ospedaliera medievale ancora visibile al mondo. A.D.A nel farla conoscere si scontra inevitabilmente, contro uno dei problemi di abusivismo edilizio di monumenti storici . “Dal 19014 hanno lasciato proliferare questo abuso che non si era mai verificato per ben 535 dalla sua costruzione voluta da Jean De Montchenu infatti mai nessuno prima si era spinto a tanto una deturpazione fino all’esterno della Via Francigena luogo di passaggio di pellegrini, mercanti , soldati etc…Con un progetto per riqualificare il recinto dell’antico Ospedale riparte un’azione di tutela del territorio, dove verrà costruito un Ristorante, un Hotel con 14 stanze, così dopo tanti anni Ranverso luogo Polifunzionale si riappropria della sua missione di accoglienza ai pellegrini e visitatori – scrive in una nota congiunta Ersilio Teifreto e Piero Spinazzola del Gruppo A.D.A aderente all’AFAA Les Amis Des Antonins la Casa Madre Francese di tutti gli Antoniani, per questi motivi considerato che inizieranno i lavori di restauro e riqualificazione della facciata abbiamo segnalato alla Soprintendenza che approfittando del momento sarebbe molto conveniente liberare il pinnacolo SN , e smantellare il pinnacolo DX per riportare finalmente la facciata al suo antico splendore, la Soprintendenza senza curarsi di questo reato permanente su beni monumentali vincolati e tutelati ha già dichiarato che non verrà fatta nessuna modifica, anche se in altre interviste era d’accordo a questa ragionata e spettacolare soluzione.
Una foto della facciata originale fotografata da Secondo Pia nel 1886, negli anni successivi prima nel 1906 e poi nel 1914 durante i restauri conservativi fu dato un duro colpo alla facciata deturpandola della sua bellezza, prima inglobando nei muri il pinnacolo SN quando fu costruita la stalla nel 1906, poi venne costruito il pinnacolo DX adiacente alla Stadera prima inesistente senza conoscerne le motivazioni della sua costruzione, le guide, gli studiosi, i visitatori sono confusi da questa asimmetria che contrasta con la foto originale di Secondo Pia con due pinnacoli laterali ed una guglia centrale lo scatto fotografico risale al 1886.
Ripercorrere quegli anni e stato Ersilio Teifreto e bisogna riconoscergli la capacità d’individuare questo manufatto abusivo, come fu nel caso del pinnacolo Destro aggiunto sulla facciata medievale un’attenzione che mi fu tramandata dal Maestro Mons. Italo Ruffino parlando di questa anomalia nel 2010 durante una visita con studiosi a Ranverso mi rassicurava che nel prossimo restauro la facciata quattrocentesca sarebbe ritornata come all’origine, la fece notare ad uno scrittore di fama e a un noto personaggio televisivo oltre che Sgarbi nel 2023, e Sergio Rubini che girato scene del film su Leopardi
Collina Morenica A.D.A –a difesa della quattrocentesca facciata dell’ospedale medievale di Sant’Antonio di Ranverso www.torinovoli.it
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