GEMELLAGGIO DI AMICIZIA SULLE TRADIZIONI DELLE FESTE DI CULTURA POPOLARE

Progetto

Progetto

Presentazione

L’idea del neologismo è nato a Torino nel 2010 dopo la prematura morte di Pina Sorrenti compagna di Ersilio, così denominato (ToriNovoli)

Progetto messo a punto dopo 10 mesi di lavoro dagli editori e promotori Sig. Ersilio Teifreto classe 1947 appassionato cultore delle feste e tradizioni Salentine riconducibili alla cultura popolare contadina nato a Novoli Lecce.

Nadia  Rosa Teifreto nata a To. Direttore manager dell’azienda konvert  “lo spazio in casa non è più un lusso” specializzata nei sistemi di arredo flessibili e trasformabili ad alta tecnologia brevettata.

Massimiliano Teifreto nato a To. Presidente amministratore dell’omonima azienda di Famiglia creata dai genitori insieme ai figli con marchio Max Camerette Space Young System, appassionati e amanti delle tradizioni delle terre di origine dei genitori.

Il sito è dedicato a memoria ed e parte integrante del pensiero che rivolgiamo alla mamma nonna Pina Sorrenti, chiamata la Canosina, che ci teneva molto alla realizzazione del progetto.

Il sito web sarà tramandato ai nipoti Alessandro Spinazzola, Lorenzo Teifreto, Clara Spinazzola tutti nati a Torino loro diverranno per volontà del nonno Ersilio i legittimi amministratori.

Scopi
L’associazione culturale popolare di prestigio internet ToriNovoli apolitica senza frontiere, vuole dare voce ai cittadini nati in Puglia ma adottati in Piemonte, ringraziando la terra dove siamo stati accolti amorevolmente, e dare la parola socializzando con tutti i citadini che sentono le conseguenze dell’emigrazione, che credono nelle tradizioni delle loro terre e si riconoscono nel progetto che raccoglie storie di migranti di tutto il mondo.
Il gruppo promotore intende valorizzare gli eventi e le tradizioni di cultura popolare, creare una corrispondenza che agevoli il passaggio dei saperi dai nonni e  genitori alle nuove generazioni dei figli. Molte feste avvicinano il Nord al Sud del mondo figli del mare in mezzo alle terre, figli di terre abbracciate dal mare /le unisce la storia, la tradizione, cultura e  memoria, le feste popolari musica e parole, danze la pizzica della taranta, fuochi d’artificio, gastronomia e vino si socializza, vorremmo che ai nostri figli resti questa memoria che i nostri nonni ci hanno trasmesso.Purtroppo il Maestro Italo Ruffino cappellano Militare della guerra in Russia dove per il freddo le furono amputate 2 dite dei piedi, l’uomo dei 3 baschi, l’archivista Metropolitano nato a TO il 12 Agosto 1912 il 16 /4 1915 rimase orfano deceduto a Torino 08/04/2015 all’età di 102 anni, non ha fatto in tempo a vedere come si è concretizzato il nostro gemellaggio, e la riapertura del progetto delle vie Francigene del Sud.

Il progetto in tempo di crisi sono lontani i tempi tra comuni lontani si celebrevano con lunghi, ma costosi viaggi, l’idea di affrontare lunghi viaggi ha lasciato spazio a soluzioni più vantaggiose: “Il gemellaggio virtuale” Il giorno dell’accensione della Fòcara con l’installazione di un max schermo grazie a ClioCom lo spettacolo è visibile in Mondovisione in quei momenti a Ranverso il nostro gemellagio assume una forma  reale. Con Internet le distanze vengono annullate  come dimostra il nostro recente scambio di amicizia ottenendo  il supporto e l’approvazione di Monsignor Italo Ruffino nostro maestro Spiritale studioso dell’Ordine degli Antoniani e le sue origini, le vie Romee Europee medievali oltre  le Proloco, i Comuni, le Associazioni,lo Studio dell’Artista Ugo Nesoplo questo ci permetterà di costruire rapporti con altri paesi d’Italia e oltre. Durante l’evento della Fòcara 2013 che si è svolto a Novoli, festa dedicata a Sant’Antonio Abate, è stato scelto l’artista Torinese Ugo Nespolo per firmare con i suoi numeri il ritratto d’autore, suggellando un gemellaggio di amicizia con il borgo medievale di Sant’Antonio Abate di Ranverso (TO) e la nostra cittadina di Novoli. Da allora siamo in contatto e ci scambiamo idee e iniziative.

Ranverso è un luogo speciale visitandolo entrerete in un museo a cielo aperto, guglie, pinnacoli, stadere, decorazioni in cotto, massi erratici dell’epoca glaciale, il primo antico ospedale, le croci tau, l’Abbazia oggi ha un aspetto in stile gotico, all’interno la Statua di Sant’Antonio Abate è costruita da un artista ebanista ai suoi piedi un caso unico compare invece del maialino un piccolo cinghiale nero, affreschi ben conservati, la stele misteriosa all’ingresso, pietre miliari ecc…il borgo di Ranverso si trova a pochi km da Torino nelle vicinanze dell’Abbazia della Sacra di San Michele proprio sulla strada degli abbay/via francigena, luogo dove in altri tempi passò prima Annibale, con i suoi elefanti, e molti anno dopo passò pure Napoleone.

Noi Salentini crediamo nella possibilità di uno sviluppo del turismo oltre che estivo, anche destagionalizzato nel periodo  invernale valorizzando le feste come la Fòcara spettacolo unico al mondo per il suo genere,che si festeggia il 17 gennaio, divulgando queste feste invernali possiamo contribuire a fare desiderare ai turisti di visitare il Salento12 mesi all’anno. Per gli emigranti fuori casa per lavoro, invece, il richiamo di ritornare per le feste del paese è un’ideale ritorno nei luoghi nativi. Ritrovare le proprie radici, gli amici d’infanzia, passeggiare chiacchierando nella piazza del paese, un’occasione per riaccendere una fiamma mai spenta. Servirà anche a tramandare ai figli e nipoti le tradizioni, la cultura, e la storia dei luoghi. Per gli anziani invece è un ripercorrere le tappe della vita di cui sono stati protagonisti. Visitare il sito ToriNovoli può essere per i giovani una testimonianza del pensiero di vita di coloro che li hanno preceduti.

Sezione (progetto Sant’Antonio Abate)
Il Santo eremita, padre del monachesimo, era maestro di osservanza. Il suo culto è storicamente provato e si diffuse in Occidente nel V secolo.
Perchè non pensare che Novoli d’altronde geograficamente molto vicina all’Impero d’Oriente, possa avere accettato il culto per il Santo del fuoco fin dal primo momento?
Non si è mai capito perchè “li paesani te Noule” venivano ngiurati “scuri te faccia”.
C’erano forse dei riferimenti con popolazioni Egiziane dove nacque il Santo?
Di certo sappiamo che i fedeli pregavano Sant’Antonio Abate del fuoco per ottenere una grazia, proclamandolo il Santo del fuoco “primo cittadino Novolese”.
Anche la Fòcara si inchina al suo passaggio in processione.
La devozione iniziò prima a diffondersi tra i contadini, poi nei paesi e nelle campagne. La religiosità popolare ha associato alla figura del Santo del fuoco il maiale, il campanello, il bastone a forma di Tau, un libro in mano con il fuoco.
Ricordiamo che nel 1.180 Umberto di Savoia donò ai frati Antoniani il terreno di Ranverso TO dove fù costruita la prima Precettoria Italiana, il luogo si trova sulla direttiva della via Francigena dove era annesso un Ospedale che serviva per accogliere e curare i pellegrini di passaggio che da Canterbury attraversavano la Francia per recarsi a Roma, per poi continuare il loro pellegrinaggio verso il Sud seguendo le diverse diramazioni delle vie francigene passavano nei pressi di Novoli per recarsi ad Otranto e imbarcarsi con le navi per raggiungere la terra Santa Gerusalemme.
L’ordine degli Antoniani preparavano questi luoghi di accoglienza sulle vie francigene percorse da pellegrini per rifocillarli e curare le piaghe provocate dal cosiddetto fuoco di S.Antonio (Herpes zoster) alleviandole con il grasso ricavato dai maiali che loro stessi allevavano liberamente. Durante la festa del Santo che avviene il 17 gennaio potevano portarli persino in Chiesa perchè fossero benedetti.

Il progetto si propone di ricercare e classificare immagini del Santo del deserto che siano riconoscibili nelle diverse icone che contengano tutti i simboli già descritti precedentemente. Cerchiamo notizie di storia sull’Abbazia nella Precettoria di Sant’Amtonio Abate di Ranverso, inoltre pubblicheremo sul sito  testimonianze, saggi, racconti sull’origine del Comprensorio di Ranverso compreso storie dei tempi non lontani quando le cascine erano abitate dai contadini con le loro famiglie e tutti nelle stalle avevano un’immagine del Santo protettore degli animali.
Cataloghiamo inoltre le icone con abiti talari considerata la ricca provenienza della famiglia di Sant’Antonio, la ricerca vedrà impegnati non solo amici, cittadini Italiani ma tutti gli appassionati a livello Internazionale della vita del Santo anacoreta.
Per uniformare le ricerche apriremo il dialogo a tutte le persone che si registreranno per elaborare una scheda in cui vengono indicati eventuali notizie ricavate da fonti orali o scritte (affresco statua…), feste, descrivendo la natura dell’immagine, la collocazione (una chiesa, casa privata), museo, pilone votivo, nicchia, grotta, muro affrescato, chiesa rupestre. cappella dedicata al Santo nelle campagne, il luogo, la datazione, lo stato di conservazione, e altre informazioni reperibili. Inoltre vi chiediamo di segnalarci detti popolari dei vostri luoghi, poesie sul Santo, i miracoli del Santo. Abbiamo bisogno di molte informazioni sulla storia della Fòcara di Novoli. Inviateci foto storiche, poesie, culacchi, pruverbi e sunetti, scriveteci del dopo festa di Sant’Antonio Abate del fuoco. “Quannu ncigna lu carniale cuntatine, comu era alli tiempi uesci?”
Cerchiamo altre notizie sulle reliquie del Santo, vorremmo approfondire l’origine della lettera Tau che gli Antoniani portavano sul loro mantello, nel Salento abbiamo molte testimonianze che hanno lasciato i Cavalieri Templari provenienti dalla Precettoria di Ranverso, intromettetevi procurandoci altre informazioni sui Templari a Barletta, a Ceglie Messapica, la via dei Templari a Lecce in terra d’Otranto, le grandi stele di pietra che si trovano nelle vicinanze degli Ospedali per indicare che si trattava di un luogo di accoglienza e spiritualità. Cercare altre notzie sulle varie diramazioni delle vie Francigene, i massi erratici dell’era glaciale che si trovano nei pressi dell’Abbazia di Ranverso dove si trovano gli affreschi di Giacomo Jaquerio sulla vita di Sant’Antonio Abate.

Nella cittadina di Novoli è inconcepibile non ammirare almeno una volta l’accensione delle Fòcara un evento unico al mondo capace di regalare immaggini che lasciano il segno negli occhi e riscaladano il cuore.
La nostra Fòcara e la madre di tutti i falò viene costruita usando come materia prima solo sarmenti ,senza l’ausilio di mezzi meccanici gru ecc.. sulamente 100 cristiani ,braccia, schiena, scale e Leune ….tante Leune, ha un diametro di 20.metri, altezza 25 metri per tradizione non deve superare l’altezza del campanile del Santuario, si inziano a mettere insieme una sarcina composta da 200 leune lunghe 140.cm e legate insieme con filo biodegradabile non devono superare i 14 kg di peso , per la costruzione ne occorrono 100.000 di sarcine, la Focara finita pesa circa 700 tonnellate.
Con queste caratteristiche è unica al mondo e ha i requisiti richiesti dall’Unesco per essere riconosciuta come bene immateriale, intangibile dell’Umanità. In altre parti del pianeta festeggiano erigendo manufatti che poi bruciano anche più alti della Fòcara utilizzando mezzi meccanici (gru)ma la materia prima è di altra natura (es… gomme,ferro, pedane, plastica ecc…) Ma questi sono prodotti inquinanti non adatti ad una festa di cultura identitaria contadina come la nostra , dove la gente si ritrova in cerchio per festeggiare, danzare e lodare il Santo del fuoco.
L’alto grado di sicurezza consente alle famiglie con bambini di avvicinarsi alla Fòcara senza correre pericoli.
Il giorno dell’accensione per la grande affluenza l’evento attira oltre 100.000 visitatori il paese non sembra Novoli.
L’efficienza del comitato organizzativo, delle associazioni di volontariato, le autorità garantiscono il buon funzionamento dell’afflusso di auto , parcheggi, persone che arrivano a Novoli usando le Ferrovie Sud Est che potenziano i treni, vigilando che durante la festa proceda tutto bene.

Ersilio Teifreto scrive senza compenso articoli sul Web per le 2 aziende dei figli Max e Nadia, inoltre  di fatti reali e ricerche sviluppate per associazioni, fondazioni, portali internet testate giornalistiche Luna nuova, Repubblica, Cronaca  Qui ecc…. dispone di autodisciplina e giuste conoscenze con l’obiettivo di divulgare la festa della Fòcara di Novoli costruita  in onore di Sant’Antonio Abate del fuoco. Migliorare i rapporti con l’Abbazia del borgo di Ranverso ubicata nei comuni di Buttigliera Alta e Rosta nell’interland di Torino intitolata a Sant’Antonio Abate con la quale ha realizzato un gemellagio virtuale, scrive senza qualifica di giornalista e lascia ai visitatori del sito un  margine ampio di conversazione e idee.

(Alcune foto dell’home page sono state elaborate)

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