Luglio 7, 2021

Presentati Ranverso sotto la neve.

Presentati Ranverso sotto la neve.

A volte ciò che a noi sembra già conosciuto, nasconde storie e leggende che aprono finestre sul passato riconducendoci al presente, illuminando quei piccoli particolari che fino ad allora nessuno avrebbe mai notato.

Quante storie potrei raccontarvi, quanti vissuti e quanti personaggi, oggi immortalati dalla storia, ho conosciuto. Ma andiamo per gradi.

Sono nato nel 1156 dalla mano dei Monaci Antoniani i veri progettisti molto conosciuti in quel periodo, secondo il volere dei Savoia e la Marchesa di Avigliana. Inizialmente venivo utilizzato come un’importante luogo di cura del fuoco sacro per i pellegrini di passaggio sulla via francigena dove trovavano anche ristoro, si sparse la voce e folle di genti cercavano Ranverso pregando in Chiesa Sant’Antonio Abate per ottenere la grazia ed essere curati dai monaci nell’Ospedale Antoniano, in seguito con la sopprressione del’Ordine degli Antoniani l’Ospedale diventò una cascina chiamata.(Ospedaletto) oggi disabitata per pericolo di crollo. Non mi posso lamentare, in questi secoli ho assistito a tutti quei cambiamenti cittadini e modifiche della costruzione originale Romanica che hanno stravolto la terrra degli Antoniani, ma due avvenimenti mi sono rimasti impressi nella mente.

Ah, non mi sono forse presentata? Sono la Chiesa Abbaziale Monumento Nazionale della Precettoria di Sant’Antonio Abate di Ranverso, molti di voi mi conoscono anche come “ Concentrico della Precettoria ” e sto per raccontarvi due avvenimenti che segnarono la mia storia Antoniana.

Era la prima metà del 1776, quando la malattia del fuoco sacro ormai veniva curata negli ambulatori e Ospedali, i monaci Ospedalieri non erano più utili con i loro unguenti che servivano per lenire il male ardente, il grasso era ricavato dai maiali che allevavano, quel periodo fece impoverire maledettamente il mio popolo Antoniano di Ranverso. Inizia l’Epoca dell’Ordine dei S.S Maurizio e Lazzaro a cui vennero assegnati da Paolo VI i beni di Ranverso nominandoli Custodi dell’Abbazia, vennero costruite diverse Cascine che furono date in gestione ai Fittaioli cascinari, un comandante nel vedere le miserie altrui, era odiato da tutta la popolazione contadina tanto da essere soprannominato “avvoltoio del popolo dei contadini Antoniani”. Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui arrivò il Papa Pio XI per lui furono utilzzati 60 militari come guardie del corpo, era il 17 Dicembre 1776. Oltre a riscuotere i balzelli, l’allora comandante alla guida dell’esercito, chiese al popolo Antoniano il sostentamento per i suoi uomini (viveri, olio, legna e letti), in caso si fosse rifiutato però, ci sarebbero state ripercussioni pesanti su tutti i contadini, che non aspettarono a rispondere con una guerriglia armata qualche giorno dopo. Era il 21 Marzo 1777, quando un popolo stanco dei continui soprusi ricevuti, marciò dirigendosi verso l’abitazione del Riscossore , che non contento continuò a provocare la folla inferocendola ancor di più.

Una volta fatto prigioniero, venne portato da me a Ranverso, dove ad attenderlo c’era l’Abate Jean . Mi riappare come se fosse ieri il volto del Comandante che alla vista dell’autorità ecclesiasica , si rasserenò pensando di scamparsela, ma quello che non capì e forse non percepì, fu il fervore cittadino, pronto a scagliarsi anche contro il suo stesso Abate se non fosse stata fatta giustizia. E così fu, il Comandante venne dato in pasto alla folla che con ferocia lo uccise devastando il suo corpo. Questa fu la miccia che innescò quella che poi divenne una bomba volta alla liberazione di Ranverso dagli invasori.

Un’altra chicca che vorrei raccontarvi, visto il periodo di pandemia che stiamo attraversando, è quella dell’epidemia di Peste che scoppiò nel 1530 a Torino e si propagò per Ranverso e tutta la Collina Morenica toccando anche la città di Moncalieri. Ranverso naturalmente cercò di prevenire la malattia, vietando la pesca nei laghi e nei fiumi e facendo attraccare i carri su Strada della Peschiera nei pressi della Chiesa e del lazzaretto, dove l’equipaggio sarebbe dovuto rimanere in quarantena.

Ma il nostro Sant’Antonio Abate patrono di Ranverso protesse il popolo Antoniano da questa brutta pandemia, risparmiando tutti i cittadini del borgo di Ranverso I cittadini di Moncalieri erano ancora spaventati dalla pestilenza che non dava il minimo segno di arresto, per ringraziare il Santo Eremita della grazia ottenuta ed averli salvati dalla Peste offrirono a Sant’Antonio di Ranverso un grandioso Polittico costruito dal Maestro Defendente Ferrari. In segno di riconoscimento, i reali fecero scolpire in Francese , una epigrafe di ringraziamento che ancora oggi si trova al mio interno sul muro laterale dei corridoi del Monastero. Quanto ancora vi potrei raccontare, quante storie e quanti vissuti, ma è ora di andare, il mio posto ormai è nella storia Antoniana .

Altri articoli

  • Febbraio 4, 2025
    Mauro Pecchenino scrittore e narratore
  • Febbraio 4, 2025
    Le leune te la Fòcara poesia tradotta in francese

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede