Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari ( Nel 1973) fu trafugato dall’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso
Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari ( Nel 1973) fu trafugato dall’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso
1973. Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973;
Defendente Ferrari
(documentato tra il 1509 e il 1535)
Polittico raffigurante Natività e Santi
tavola a fondo oro
cm 100×60 elementi superiori
cm 200×60 elementi inferiori
Trafugata dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973
Recuperata a Dorno (PV) nel 1973
– 1973. Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973;
Defendente Ferrari
(documentato tra il 1509 e il 1535)
Polittico raffigurante Natività e Santi
tavola a fondo oro
Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari
(documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad
Avigliana (TO) nel 1973;
All’interno della chiesa Precettoriale di Sant’Antonio di Ranverso il bellissimo Polittico della Natività con i SS. Rocco, Sebastiano, Antonio abate e Bernardino da Siena, realizzato nel 1531 dal Defendente Ferrari, cui fa da corredo una predella decorata con scene della vita di S. Antonio abate
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IL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE
Con un organico di soli 16 militari, il 3 maggio 1969 veniva istituito il “Nucleo Tutela Patrimonio
Artistico” allora inquadrato nell’ambito del Ministero della Pubblica Istruzione.
Con l’istituzione del primo reparto di polizia al mondo specializzato nella lotta al traffico illecito
dei beni culturali, l’Italia confermava una particolare sensibilità verso la protezione e la
salvaguardia dell’immenso patrimonio culturale nazionale. La costituzione del Comando avveniva
infatti un anno prima della stipulazione della Convenzione UNESCO di Parigi del 1970, che, tra
l’altro, invitava gli Stati membri ad istituire specifici servizi finalizzati alla protezione dei rispettivi
patrimoni culturali.
Nel 1971 il Reparto veniva elevato a Comando di Corpo, che nel 1975, a seguito dell’istituzione
del Ministero per i Beni Culturali, transitava alle dipendenze funzionali di quel Dicastero,
diventando Ufficio di diretta collaborazione del Ministro.
Nel 2001 il Comando assumeva l’attuale denominazione di “Comando Carabinieri per la Tutela del
Patrimonio Culturale”.
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale svolge compiti concernenti la sicurezza e
la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, attraverso la prevenzione e la repressione delle
violazioni alla legislazione di tutela dei beni culturali e paesaggistici.
Il particolare settore di tutela è un comparto di specialità che è stato affidato in via prioritaria
all’Arma dei Carabinieri sin dal 1992, come ribadito con Decreto del Ministro dell’Interno in data
28/4/2006, che ha confermato tale ruolo di preminenza dell’Arma, con ciò attribuendo al Comando
CC TPC, nel settore, la funzione di polo di gravitazione informativa e di analisi a favore di tutte le
Forze di Polizia.
Oggi il Comando può contare su circa 300 militari, in possesso di qualificata preparazione acquisita
anche attraverso la frequenza di specifici corsi organizzati dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali. L’attuale articolazione prevede:
un Ufficio Comando, organo di supporto decisionale del Comandante nell’azione di
comando, controllo e coordinamento delle attività d’istituto, sia in territorio nazionale sia
all’estero;
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un Reparto Operativo con competenza territoriale areale, nonché di coordinamento
operativo sull’intero territorio nazionale per le indagini di più ampio spessore (a sua volta
suddiviso nelle sezioni Antiquariato, Archeologia, Falsificazione e Arte Contemporanea);
12 Nuclei, con competenza regionale o interregionale, e 1 Sezione.
Il Comando opera sul territorio nazionale d’intesa con tutte le componenti dell’Arma dei Carabinieri
e con le altre Forze di Polizia ed in sinergia con le Soprintendenze di settore del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali.
Con riguardo alla proiezione estera, il Comando agisce nell’ambito della cooperazione
internazionale di polizia tramite INTERPOL.
Sempre in ambito internazionale il Comando inoltre svolge anche funzioni di:
supporto specialistico a operazioni di peace-keeping, come avvenuto in Iraq dal 2003 al
2006;
formazione di operatori di polizia e delle dogane di Stati che lo richiedano.
Sin dagli anni ’80 il Comando T.P.C. si avvale di un versatile strumento di ausilio alle indagini di
polizia giudiziaria: la “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, prevista da ultimo
dall’art. 85 del DLgs 22/1/2004, n. 42, che contiene informazioni sui beni da ricercare di
provenienza sia italiana sia estera nonchè sugli eventi delittuosi collegati: in essa sono
informatizzati circa 126.000 eventi e 3.188.000 oggetti, con oltre 354.000 immagini.
Tale database dedicato, unanimemente riconosciuto come il più ampio ed articolato al mondo, è
stato recentemente implementato, in modo da soddisfare anche esigenze di analisi operativa.
Dal 1970 al 2008 l’azione del Comando ha consentito di:
recuperare 389.188 beni culturali e 823.053 reperti archeologici provenienti da scavi
clandestini;
deferire all’A.G. 25.716 persone per reati attinenti ai beni culturali.
Per i meriti acquisiti dal Comando nel campo dei Beni culturali, in stretta sinergia con le altre
articolazioni dell’Arma, la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri è stata insignita di cinque Medaglie
d’oro ai Benemeriti della Scuola della Cultura e dell’Arte.
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Tra le molte opere importanti nel tempo recuperate (grazie all’attività del Comando CC TPC) si
ricordano:
Roma. Dipinto raffigurante “Madonna col Bambino” del maestro Giovanni Bellini
(1425/30 – 1516), trafugato dal Museo civico di Malaspina (PV) nel 1970;
Conegliano (TV). Polittico raffigurante San Giovanni Battista e i Santi Pietro e Lorenzo,
Fiorenzo e Vendemmiano, Bartolomeo e Urbano, Biagio e Giustina, del maestro Cima da
Conegliano (1459/60 – 1517/8), trafugato nella Chiesa di San Fior di Sopra (TV) nel 1971.
Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari
(documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad
Avigliana (TO) nel 1973;
Locarno (Svizzera). Dipinti su tavola “Madonna di Senigallia” e “la flagellazione”, di
Piero della Francesca, Dipinto olio su tavola raffigurante “La Muta” di Raffaello Sanzio,
trafugati dal Palazzo Ducale di Urbino nel febbraio 1975;
Roma. Dipinto raffigurante “Ritratto del figlio Pierre” di Pierre Auguste Renoir (1841 –
1919), trafugato dalla Galleria civica d’Arte Moderna di Torino nel 1978;
Napoli. Trittico di avorio intagliato, di rilevante valore storico culturale, del maestro
Baldassare degli Embriachi, XV secolo, risultato provento di furto perpetrato nell’agosto 1984
dalla Certosa di Pavia;
Livigno (SO). Gruppo marmoreo, unico esemplare esistente a livello mondiale,
raffigurante “Giove, Giunone e Minerva”, denominato “Triade Capitolina”, II-III secolo a.C.,
provento di scavo clandestino perpetrato nell’area archeologica “Inviolata” del Comune di
Guidonia Montecelio (RM) nell’agosto 1992;
Rimini. Croce “Veliterna”, trafugata dal Museo della Cattedrale Capitolare di San
Clemente di Velletri (RM), nel 1983
Brescia. Dipinto raffigurante “L’Annunciazione” dell’artista Cristoforo Scacco (XV
sec.), trafugato dalla Chiesa San Felice (NA), nel 1999;
Monaco di Baviera (Germania). Dipinto raffigurante “Madonna col Bambino” di
Bernardino di Betto detto “Pinturicchio” (1453 – 1513), trafugato dalla Pinacoteca civica di
Spello (PG), nel 1970;
Torino. Maschera funeraria del 1000 -1200 a.C., scavata clandestinamente nell’area
archeologica di Lambayeque (Perù) ;
Cittadella (PD). Dipinto del secolo XVI attribuito al pittore Piero di Giovanni
Bonaccorsi detto “Perin del Vaga” (Firenze 1501 – 1547), allievo di Raffaello Sanzio, asportato
nel 2006 a Roma in danno di privato;
Malibù (Stati Uniti d’America). Cratere a calice pestano a figure rosse con
raffigurazione del ratto della ninfa Europa, del Pittore Asteas 350 – 340 a.C., restituito dal
J.Paul Getty Museum di Malibù, scavato clandestinamente a Sant’Agata dei Goti (BN) ed
esportato illegalmente;
New York (Stati Uniti d’America). Cratere di Eufronio decorato con la scena di
Sarpedonte morente, restituito dal Metropolitan Museum of Art di New York, scavato
illegalmente a Cerveteri (RM);
Roma. Dipinto olio su tavola attribuito a Francesco Mazzola detto il Parmigianino
(1503 – 1540) raffigurante Sacra famiglia asportato unitamente ad altri 9 dipinti
contestualmente recuperati, dal complesso monumentale di Santo Spirito in Saxia a Roma
nell’agosto 2004
Nel 1971 il Reparto veniva elevato a Comando di Corpo, che nel 1975, … tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad.
Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari
(documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad
Avigliana (TO) nel 1973;
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