Luglio 7, 2025

Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari ( Nel 1973) fu trafugato dall’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso

Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari ( Nel 1973) fu trafugato dall’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso

          1973. Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973; Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535) Polittico raffigurante Natività e Santi tavola a fondo oro cm 100×60 elementi superiori cm 200×60 elementi inferiori Trafugata dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973 Recuperata a Dorno (PV) nel 1973 – 1973. Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973;     Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535) Polittico raffigurante Natività e Santi tavola a fondo oro
  1. Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973;
    All’interno della chiesa Precettoriale di Sant’Antonio di Ranverso il bellissimo Polittico della Natività con i SS. Rocco, Sebastiano, Antonio abate e Bernardino da Siena, realizzato nel 1531 dal Defendente Ferrari, cui fa da corredo una predella decorata con scene della vita di S. Antonio abate  
 

Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

https://www.beniculturali.it › MiBAC › documentsPDF   IL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE Con un organico di soli 16 militari, il 3 maggio 1969 veniva istituito il “Nucleo Tutela Patrimonio Artistico” allora inquadrato nell’ambito del Ministero della Pubblica Istruzione. Con l’istituzione del primo reparto di polizia al mondo specializzato nella lotta al traffico illecito dei beni culturali, l’Italia confermava una particolare sensibilità verso la protezione e la salvaguardia dell’immenso patrimonio culturale nazionale. La costituzione del Comando avveniva infatti un anno prima della stipulazione della Convenzione UNESCO di Parigi del 1970, che, tra l’altro, invitava gli Stati membri ad istituire specifici servizi finalizzati alla protezione dei rispettivi patrimoni culturali. Nel 1971 il Reparto veniva elevato a Comando di Corpo, che nel 1975, a seguito dell’istituzione del Ministero per i Beni Culturali, transitava alle dipendenze funzionali di quel Dicastero, diventando Ufficio di diretta collaborazione del Ministro. Nel 2001 il Comando assumeva l’attuale denominazione di “Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale svolge compiti concernenti la sicurezza e la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, attraverso la prevenzione e la repressione delle violazioni alla legislazione di tutela dei beni culturali e paesaggistici. Il particolare settore di tutela è un comparto di specialità che è stato affidato in via prioritaria all’Arma dei Carabinieri sin dal 1992, come ribadito con Decreto del Ministro dell’Interno in data 28/4/2006, che ha confermato tale ruolo di preminenza dell’Arma, con ciò attribuendo al Comando CC TPC, nel settore, la funzione di polo di gravitazione informativa e di analisi a favore di tutte le Forze di Polizia. Oggi il Comando può contare su circa 300 militari, in possesso di qualificata preparazione acquisita anche attraverso la frequenza di specifici corsi organizzati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’attuale articolazione prevede:  un Ufficio Comando, organo di supporto decisionale del Comandante nell’azione di comando, controllo e coordinamento delle attività d’istituto, sia in territorio nazionale sia all’estero; 2  un Reparto Operativo con competenza territoriale areale, nonché di coordinamento operativo sull’intero territorio nazionale per le indagini di più ampio spessore (a sua volta suddiviso nelle sezioni Antiquariato, Archeologia, Falsificazione e Arte Contemporanea);  12 Nuclei, con competenza regionale o interregionale, e 1 Sezione. Il Comando opera sul territorio nazionale d’intesa con tutte le componenti dell’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze di Polizia ed in sinergia con le Soprintendenze di settore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Con riguardo alla proiezione estera, il Comando agisce nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia tramite INTERPOL. Sempre in ambito internazionale il Comando inoltre svolge anche funzioni di:  supporto specialistico a operazioni di peace-keeping, come avvenuto in Iraq dal 2003 al 2006;  formazione di operatori di polizia e delle dogane di Stati che lo richiedano. Sin dagli anni ’80 il Comando T.P.C. si avvale di un versatile strumento di ausilio alle indagini di polizia giudiziaria: la “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, prevista da ultimo dall’art. 85 del DLgs 22/1/2004, n. 42, che contiene informazioni sui beni da ricercare di provenienza sia italiana sia estera nonchè sugli eventi delittuosi collegati: in essa sono informatizzati circa 126.000 eventi e 3.188.000 oggetti, con oltre 354.000 immagini. Tale database dedicato, unanimemente riconosciuto come il più ampio ed articolato al mondo, è stato recentemente implementato, in modo da soddisfare anche esigenze di analisi operativa. Dal 1970 al 2008 l’azione del Comando ha consentito di:
  • recuperare 389.188 beni culturali e 823.053 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini;
  • deferire all’A.G. 25.716 persone per reati attinenti ai beni culturali. Per i meriti acquisiti dal Comando nel campo dei Beni culturali, in stretta sinergia con le altre articolazioni dell’Arma, la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri è stata insignita di cinque Medaglie d’oro ai Benemeriti della Scuola della Cultura e dell’Arte. 3 Tra le molte opere importanti nel tempo recuperate (grazie all’attività del Comando CC TPC) si ricordano:
    1. Roma. Dipinto raffigurante “Madonna col Bambino” del maestro Giovanni Bellini (1425/30 – 1516), trafugato dal Museo civico di Malaspina (PV) nel 1970;
    1. Conegliano (TV). Polittico raffigurante San Giovanni Battista e i Santi Pietro e Lorenzo, Fiorenzo e Vendemmiano, Bartolomeo e Urbano, Biagio e Giustina, del maestro Cima da Conegliano (1459/60 – 1517/8), trafugato nella Chiesa di San Fior di Sopra (TV) nel 1971.
    1. Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973;
    1. Locarno (Svizzera). Dipinti su tavola “Madonna di Senigallia” e “la flagellazione”, di Piero della Francesca, Dipinto olio su tavola raffigurante “La Muta” di Raffaello Sanzio, trafugati dal Palazzo Ducale di Urbino nel febbraio 1975;
    1. Roma. Dipinto raffigurante “Ritratto del figlio Pierre” di Pierre Auguste Renoir (1841 – 1919), trafugato dalla Galleria civica d’Arte Moderna di Torino nel 1978;
    1. Napoli. Trittico di avorio intagliato, di rilevante valore storico culturale, del maestro Baldassare degli Embriachi, XV secolo, risultato provento di furto perpetrato nell’agosto 1984 dalla Certosa di Pavia;
    1. Livigno (SO). Gruppo marmoreo, unico esemplare esistente a livello mondiale, raffigurante “Giove, Giunone e Minerva”, denominato “Triade Capitolina”, II-III secolo a.C., provento di scavo clandestino perpetrato nell’area archeologica “Inviolata” del Comune di Guidonia Montecelio (RM) nell’agosto 1992;
    1. Rimini. Croce “Veliterna”, trafugata dal Museo della Cattedrale Capitolare di San Clemente di Velletri (RM), nel 1983
    1. Brescia. Dipinto raffigurante “L’Annunciazione” dell’artista Cristoforo Scacco (XV sec.), trafugato dalla Chiesa San Felice (NA), nel 1999;
    1. Monaco di Baviera (Germania). Dipinto raffigurante “Madonna col Bambino” di Bernardino di Betto detto “Pinturicchio” (1453 – 1513), trafugato dalla Pinacoteca civica di Spello (PG), nel 1970;
    1. Torino. Maschera funeraria del 1000 -1200 a.C., scavata clandestinamente nell’area archeologica di Lambayeque (Perù) ;
    1. Cittadella (PD). Dipinto del secolo XVI attribuito al pittore Piero di Giovanni Bonaccorsi detto “Perin del Vaga” (Firenze 1501 – 1547), allievo di Raffaello Sanzio, asportato nel 2006 a Roma in danno di privato;
    1. Malibù (Stati Uniti d’America). Cratere a calice pestano a figure rosse con raffigurazione del ratto della ninfa Europa, del Pittore Asteas 350 – 340 a.C., restituito dal J.Paul Getty Museum di Malibù, scavato clandestinamente a Sant’Agata dei Goti (BN) ed esportato illegalmente;
    1. New York (Stati Uniti d’America). Cratere di Eufronio decorato con la scena di Sarpedonte morente, restituito dal Metropolitan Museum of Art di New York, scavato illegalmente a Cerveteri (RM);
    1. Roma. Dipinto olio su tavola attribuito a Francesco Mazzola detto il Parmigianino (1503 – 1540) raffigurante Sacra famiglia asportato unitamente ad altri 9 dipinti contestualmente recuperati, dal complesso monumentale di Santo Spirito in Saxia a Roma nell’agosto 2004
Nel 1971 il Reparto veniva elevato a Comando di Corpo, che nel 1975, … tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di SAntonio di Ranverso ad.
  1. Dorno (PV). Polittico raffigurante Natività e Santi dell’artista Defendente Ferrari (documentato tra il 1509 e il 1535), trafugato dall’Abbazia di S. Antonio di Ranverso ad Avigliana (TO) nel 1973;
 

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