Pipistrello di Savi.Si raccomanda pertanto a chi trova un pipistrello morto di raccoglierlo, anche se in cattivo stato di conservazione (per la determinazione è sufficiente che sia presente il cranio). Per la conservazione l’ideale è l’alcool non denaturato,
Pipistrello di Savi.Si raccomanda pertanto a chi trova un pipistrello morto di raccoglierlo, anche se in cattivo stato di conservazione (per la determinazione è sufficiente che sia presente il cranio). Per la conservazione l’ideale è l’alcool non denaturato,

Pipistrelli rinvenuti morti: cosa fare, a chi rivolgersi
Le conoscenze sulla distribuzione delle varie specie di pipistrelli sono ancora lacunose ed è importante che nessun dato venga sprecato. Si raccomanda pertanto a chi trova un pipistrello morto di raccoglierlo, anche se in cattivo stato di conservazione (per la determinazione è sufficiente che sia presente il cranio).
Per la conservazione l’ideale è l’alcool non denaturato, in quantità sufficiente a coprire il reperto, o il freezer, riponendo l’esemplare in un sacchetto. Qualora non fosse possibile ricorrere a tali sistemi di conservazione, si utilizzi l’alcool denaturato (quello rosa), che va considerato una seconda scelta rispetto ai metodi precedenti poiché non consente determinate analisi.
In ogni caso non si dimentichi l’etichetta, con registrati luogo e data di rinvenimento: in assenza di tali dati la segnalazione risulterebbe inutile.
Gli uffici che raccolgono gli esemplari provvedono alla loro determinazione, ad eventuali rilevamenti sanitari (cause di morte, accertamenti epidemiologici) e sono tenuti a destinarli secondo le disposizioni di legge (ad esempio a musei naturalistici). Poiché tutte le nostre specie di chirotteri sono citate nell’allegato D del D.P.R. 357/1997, è altresì necessaria la registrazione dei dati necessari per ottemperare alla disposizione circa il monitoraggio delle uccisioni accidentali di cui all’art. 8 della stessa normativa. Essa stabilisce che, annualmente, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano trasmettano un rapporto al riguardo al Ministero dell’Ambiente (che è poi tenuto a rendicontare all’Unione Europea ogni 6 anni); per trasferimenti di competenze tale disposizione interessa anche le Amministrazioni regionali. Informazioni minime irrinunciabili nell’archiviazione dei dati di mortalità sono l’attribuzione tassonomica dell’esemplare, data e località di rinvenimento e, qualora nota, la causa di morte.
Di seguito vengono segnalati dei recapiti ai quali i cittadini possono consegnare gli esemplari o rivolgersi per ottenere informazioni in merito.
– Esemplari rinvenuti in Provincia di Torino > possono essere consegnati:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/fauna-e-flora/salviamoli-insieme
– Esemplari rinvenuti altrove > https://www.mammiferi.org/girc/recupero-chirotteri/
