PILONE DEI COLOMBATTI – FRASSINERE
PILONE DEI COLOMBATTI – FRASSINERE
PILONE DEI COLOMBATTI – FRASSINERE
Nel bollettino numero 18 della Segusium una comunicazione invitava tutte
le persone di buona volontà a collaborare alle ricerche etnografiche e toponomastiche intraprese dalla Società stessa: uno stimolo in più per accrescere l’attenzione per quanto ci circonda durante escursioni o passeggiate in Valle.
E capitato così di osservare un pilone votivo nei pressi di Colombatti 0) Esso è localizzato sulla vecchia mulattiera per Borgone all’incrocio con quella per
Combe, indicato e quotato m. 1008 sulla tavoletta 25.000 IGM (2) (foto 1).
L’attenzione è stata attirata dalla presenza di una scultura lapidea, evento raro come rileva Guido Gentile (3) ed a maggior ragione nel caso in questione.
Si tratta di un crocefisso formante una struttura a calice murato alla base dell’edicola, sotto il piano della nicchia, (foto 2), collocazione abbastanza anomala
rispetto ad una più logica interna od in chiave d’arco. L’insieme è alto circa 55
cm., presenta lesioni nella parte superiore e l’immagine del Cristo — con rilievo
massimo di circa 3 cm. — vi appare come una sagoma appena abbozzata, per
la natura della roccia o per l’usura del tempo. Essa tuttavia è dotata di una certa
plasticità.
I bracci orizzontali della croce e la parte superiore del verticale sono realizzati
con due incavi nella pietra profondi 2 cm limitati in alto da una cornice larga
3 cm, lievemente ricurva a concavità verso il basso e ricordante — unita al braccio verticale — una Tau (foto 3).
La sezione orizzontale della pietra, libera a livello del piano dell’edicola, si
presenta segmento circolare con saetta di 12 cm.
0 Sino al 1936 frazione del Comune di Frassinere, ora inglobati entrambi in quello di Condove che ha anche incamerato il già Comune di Mocchie.
(2) IGMI, Foglio Condove 55 II NO, Edizione 4. Rilievo 1881. Ricognizioni 1964.
(3) G. G e n t i l e , Documenti per la storia della cultura figurativa in valle di Susa, in AAVV “Valle di Susa arte e storia dal XI al XVIII secolo” . Pag. 43. Torino, Galleria Civica 12 marzo – 8
maggio 1977.
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L’inserimento del crocefisso nel pilone, data la sua struttura in pietra e calce,
non dovrebbe essere un evento successivo alla costruzione dello stesso. Di questa, non essendo datato, è difficile stabilire l’epoca; comunque secondo gli anziani del paese dovrebbe risalire a non meno di una settantina di anni fa.
Una sua maggiore anzianità è tuttavia accreditata dal fatto che sia già riportato sulla Gran Carta degli Stati Sardi di Terraferma (4), stampata nel 1864 (foto
4 ).
L’inserimento di sculture in pietra ed in quella posizione non è inoltre risultata essere un’usanza locale in quanto gli altri piloni della zona non presentano
simile caratteristica. Quindi — come origine — potrebbe trattarsi di un lavoro
unico non troppo antico riecheggiante forme arcaiche (si veda il Crocefisso del
ponte sul Sesia a Pila “di arte popolaresca — 1884 — curiosamente rievocante
forme medioevali” (5) oppure di un inserimento di materiale di recupero di un
precedente pilone o cappella^od anche della stessa parrocchiale di Frassinere, di
origine romanica, che ha subito ben tre ricostruzioni.
Si invitano quindi gli esperti in materia ad analizzare tale scultura per poterne
dare una corretta interpretazione.
Giorgio Ponzio