Ottobre 6, 2020

Ordine Mauriziano Museo Religioso Ranverso.Nuove scoperte nell’archivio storico dell’Ordine Mauriziano di Vanessa Righettoni Che l’Archivio Storico della Fondazione Ordine Mauriziano conservasse bolle pontificie,

Ordine Mauriziano Museo Religioso Ranverso.Nuove scoperte nell’archivio storico dell’Ordine Mauriziano di Vanessa Righettoni Che l’Archivio Storico della Fondazione Ordine Mauriziano conservasse bolle pontificie,

 

Nuove scoperte nell’archivio storico dell’Ordine Mauriziano
di Vanessa Righettoni
Che l’Archivio Storico della
Fondazione Ordine Mauriziano
conservasse bolle pontificie,
pergamene e mappe antiche era
certo cosa nota visto il suo enorme
patrimonio culturale che va dalla
Palazzina di Caccia di Stupinigi
all’Abbazia di Staffarda, dalla
Precettoria di S. Antonio di
Ranverso alla Basilica Mauriziana
di Torino. Del tutto ignoto era
invece un fondo di carte private
appartenenti a eminenti personalità
della cultura e della politica torinese
del secondo dopoguerra,
casualmente ritrovato solo qualche
mese fa in una delle tante sale di via
Magellano 1, sede storica
dell’archivio fin dal 1884.
A fare la scoperta sono state l’archivista Erika Cristina e la responsabile dell’archivio Cristina
Scalon, con cui si è intrapresa l’attività di censimento e catalogazione dell’intero fondo costituito
dalle carte prodotte da Vittorio Badini Confalonieri, Domenico Riccardo Peretti Griva, Mario Allara
e Valdo Fusi. Si tratta di documentazione personale dei personaggi in questione, tutti Commissari o
Presidenti dell’Ordine Mauriziano, cui vanno aggiunti ancora fascicoli colmi di relazioni,
promemoria, bandi di concorso e verbali, appartenuti a personaggi meno noti che hanno svolto
attività amministrative all’interno dell’ente.
La notizia che dal 1949 si siano succeduti tanti Commissari Straordinari a capo dell’Ordine
Mauriziano non deve certo stupire visto il momento particolarmente travagliato che l’istituzione
attraversa con l’avvento della Repubblica Italiana: come ordine religioso e cavalleresco di natura
dinastica il Mauriziano è infatti legato indissolubilmente alle sorti di casa Savoia, condizione che lo
mette al centro di una lunga discussione sulla sua natura giuridica proprio all’indomani della caduta
della monarchia. La spinosa questione non sembra però essere prioritaria per i primi governi
dell’Italia repubblicana, comprensibilmente preoccupati a risollevare un Paese devastato dal secondo
conflitto mondiale, tanto che da Roma ci si limita a nominare gli amministratori unici dell’Ordine,
protraendo di fatto la gestione commissariale per quasi vent’anni.
La scelta cade sempre su personaggi di spicco come ad esempio Badini Confalonieri, già membro
dell’Assemblea Costituente e poi parlamentare nelle file del Partito Liberale per sei legislature. La
fitta rete di rapporti intrattenuta dal politico piemontese con il mondo istituzionale, i colleghi di
partito e le numerose associazioni antifasciste e partigiane sorte dopo la Liberazione, è ampiamente
documentata dalle carte ritrovate nei fascicoli del suo archivio. I suoi carteggi, tra i più personali del
fondo mauriziano, mostrano spesso le contraddizioni e le difficoltà della politica italiana che,
sebbene sia reduce dalla splendida esperienza del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), appare
a queste date già divisa e sospettosa. Significativo è il perentorio “non democristianeggi” con cui
chiude una lettera a una collega o, ancora, lo sconforto con il quale scrive: “sono in gran pena,
combattuto tra i molti buoni amici conosciuti nella vita politica, e i non meno numerosicadreghinisti
del mio e degli altri Partiti”. Evidente è invece la sua ammirazione per Marcello Soleri, noto liberale
antifascista di origine cuneese, che non a caso è al centro di diverse lettere indirizzate nientemeno
che a Benedetto Croce, talvolta al suo indirizzo di Pollone (Biella) dove era solito trascorrere le
vacanze estive.
Di carattere maggiormente istituzionale, legato al proprio ruolo di Commissari dell’Ordine
Mauriziano, sono invece le carte ritrovate nei faldoni delle altre personalità come Peretti Griva, il
magistrato antifascista divenuto primo presidente della Corte d’appello di Torino, Allara, giurista e
rettore dell’Università di Torino, e Fusi, già parlamentare democristiano e noto personaggio della
Resistenza all’interno del CLN. Gli archivi conservano infatti numerose bozze di progetti di legge,
tracce del complesso iter della legge di ordinamento dell’Ordine Mauriziano del 1962, oltre a un fitto
carteggio con rappresentanti delle istituzioni torinesi e nazionali. Frequenti sono i ministri e
sottosegretari come Giulio Andreotti, uno dei più ricorrenti, mentre più occasionali sono i contatti
con personaggi quali Luigi Einaudi, Ivanoe Bonomi, Enrico De Nicola e Giovanni Leone.
Ad essere messa in luce è quindi la
complessità dei rapporti politici
tessuti intorno all’Ordine
Mauriziano, sia per quanto riguarda
la gestione amministrativa
dell’attività ospedaliera che per
quella legata al patrimonio artistico.
Attraverso la documentazione
dell’intero fondo archivistico è
infatti possibile ricostruire gran
parte delle vicende che interessano
la Palazzina di Caccia di Stupinigi,
come prevedibile il bene più
apprezzato per l’organizzazione di
eventi ed esposizioni, e il più
richiesto da giornalisti e registi per
reportage, servizi fotografici o riprese cinematografiche.
La corrispondenza dei Commissari registra quindi puntualmente gli intensi contatti intrattenuti con il
mondo della cultura, a partire da nomi del calibro di Norberto Bobbio e Felice Casorati, fino al
direttore dei Musei Civici Vittorio Viale e la soprintendente Noemi Gabrielli. Proprio quest’ultima
appare inoltre immortalata in alcune delle fotografie d’epoca eccezionalmente rinvenute all’interno
dell’archivio Allara; riproduzioni che la ritraggono durante una visita a Stupinigi e che vanno ad
accrescere il fondo fotografico dell’Archivio Mauriziano ricco di lastre, pellicole e diapositive,
anch’esse recentemente inventariate. Il lavoro di censimento e schedatura del fondo relativo alla
gestione commissariale è invece attualmente in via di ultimazione: è infatti di prossima
pubblicazione sul sito dell’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano una relazione con tutti i dettagli
archivistici sulla natura e la consistenza del materiale ritrovato che, solo allora, sarà reso accessibile
alla consultazione di tutti gli studiosi interessati.
Info
http://www.ordinemauriziano.it/archivio-storico-dellordine-mauriziano
Immagini
1. Il Commissario Vittorio Badini Confalonieri e il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi
all’inaugurazione del padiglione VI dell’Ospedale Umberto I di Torino, 1949 (AOM, Archivio
fotografico. Tutti i diritti riservati)
2. Il Commissario Domenico Riccardo Peretti Griva durante una cerimonia nella Sala del Consiglio
dell’Ordine Mauriziano, anni Cinquanta del XX secolo (AOM, Archivio fotografico. Tutti i diritti
riservati)
3. L’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano

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