Luglio 8, 2021

Novara di Sicilia alla festa di Sant’Antonio Abate .

Novara di Sicilia alla festa di Sant’Antonio Abate .

12 Aprile 2021

Novara di Sicilia nella Rete Italiana delle feste dedicate a Sant’Antonio Abate

A cura di redazione – Provincia

Novara di Sicilia, insieme alle comunità patrimoniali di Campobasso, Collelongo (L’Aquila), Fara Filiorum Petri (Chieti), Macerata Campania (Caserta), Novoli (Lecce), Pedara (Catania) e San Mauro Forte (Matera), hanno costituito la “Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant’Antonio Abate”.

“Da Nord a Sud, Sant’Antonio Abate – chiamato in loco Sant’Antuono – riveste una grande importanza nella cultura del nostro Paese. Ricordato nel Calendario dei Santi il 17 gennaio, è festeggiato con grande devozione ed è posto alla protezione degli animali. Dal fuoco, al cibo di festa per poi passare alla musica primigenia eseguita dai bottari, sono tante le tradizioni legate al culto di Sant’Antonio”.

La Rete vuole essere un laboratorio culturale a tutto campo e pone l’obiettivo di operare nel campo della salvaguardia e della valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale immateriale, della promozione dei diritti culturali, della protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali, portando a conoscenza delle comunità i principi della Convenzione UNESCO del 2003 e della Convenzione di Faro sul Valore del Patrimonio Culturale, recentemente ratificata dallo Stato Italiano.

I lavori di costituzione della Rete sono partiti lo scorso 16 gennaio 2021, con un evento online su YouTube, che ha visto tra l’altro la partecipazione della Regione Campania, della “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara”, del Consiglio Regionale della Regione Abruzzo e della Provincia di Caserta, con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. Alle comunità di Campobasso, Collelongo e Macerata Campania è affidato il coordinamento su base subnazionale, nazionale e internazionale, mentre su base regionale lo stesso compito è affidato a Fara Filiorum Petri per l’Abruzzo, San Mauro Forte per la Basilicata, Macerata Campania per la Campania, Campobasso per il Molise, Novoli per la Puglia e Pedara per la Sicilia.

La Rete, come si legge in una nota, è aperta all’inclusione di tutte le Comunità patrimoniali italiane che contribuiscono in modo attivo e consapevole alla salvaguardia e alla valorizzazione degli elementi che caratterizzano i festeggiamenti in onore del Santo eremita, che nella loro unicità rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale immateriale dell’Italia e del mondo intero”.
“Questa iniziativa delle comunità festive – ricosce Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale – è un importante esempio di condivisione a supporto di una crescita della consapevolezza del valore culturale del patrimonio che viene salvaguardato e trasmesso da tutte le comunità coinvolte, a cui l’Istituto potrà garantire tutto il supporto necessario”.

Maggiori informazioni sono disponibili sul portale https://reteitaliana.santantuono.it che costituisce un inventario collaborativo, unico nel suo genere, dedicato al culto antoniano.

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