Nella nuova riqualificazione degli storici edifici appartenenti al recinto di Ranverso la nuova cucina forse avrà ricette di Terra e di Mare tutto sotto il segno del suo speciale protettore Sant’Antonio Abate
Nella nuova riqualificazione degli storici edifici appartenenti al recinto di Ranverso la nuova cucina forse avrà ricette di Terra e di Mare tutto sotto il segno del suo speciale protettore Sant’Antonio Abate
NEL 2026 A RANVERSO IN CUCINA CON IL SANTO PROTETTORE
Siamo ai piedi della Valle di Susa, la festa di Sant’Antonio Abate si festeggia il (17 gennaio) o la Domenica successiva , Antonio il protettore di Ranverso degli animali e del mondo contadino, è celebrata con tradizioni che uniscono riti religiosi e convivialità, spesso incentrate sui prodotti tipici del territorio.
Data l’associazione del santo con gli animali, in molte tradizioni italiane (inclusa quella locale e contadina), la festa coincideva con il periodo della macellazione del maiale. I piatti a base di carne suina e insaccati erano quindi comuni sulle tavole, per sfruttare al meglio le risorse prima della Quaresima.Formaggi e Salumi: La Valle di Susa è nota per i suoi formaggi presenti in taglieri o ricette locali. Zuppe, minestre e piatti a base di carne che riflettono la vita rurale e l’economia delle valli, come spezzatini o arrosti.
Nella nuova riqualificazione degli storici edifici appartenenti al recinto di Ranverso la nuova cucina forse avrà ricette di Terra e di Mare tutto sotto il segno del suo speciale protettore Sant’Antonio Abate il luogo dei Monaci Ospedalieri Antoniani dopo tanti anni si riappropria della sua tradizionale ospitalità, la preparazione a base di ricette custodite e tramandate un vero cibo culinario pieno di storia spiritualità e gola del mangiare secondo i monaci e chef.
LA SCELTA DEI MENU ALIMENTARI CHE SCEGLIERANNO PER UN LUOGO STORICO COME RANVERSO SARANNO UNA SORPRESA
Stanno in Paradiso ma si schierano con gli allevatori di maiali e macellai. Sono i santi che arrivano dai campi ,nelle stalle ed entrano nelle cucine.
Sono i Santi patroni che proteggono i contadini, gli artigiani dell’enogastronomia.
Per le opere in vita, per le tentazioni ed il carattere del loro martirio hanno legato la vita al mondo agropastorale ed alle produzioni alimentari.
Questo santo rappresenta la cultura cattolica di Ranverso riconoscere al Patrono Sant’Antonio Abate il valore ispirazionale di modello di vita, al contempo per intercessione protegge i devoti dai pericoli.
A loro si affidano le preghiere individuando nel Santo Patrono la capacità di mediazione tra uomini e divino.
Leggenda storia tradizione che sia, le azioni di questo santo hanno innalzato gli alimenti e le professioni collegate a esempio di virtù , facendo una volta ancora del nutrimento un atto impregnato di significato spirituale.
Si diceva mangiare quel che passa il convento, un modo di dire che i conventi offrivano pasti semplici ai bisognosi sappiamo che i pellegrini in passato si fermavano in massa a Ranverso . per un certo periodo alcuni fabbricati furono pure adibiti ad Osteria dove i contadini potevano bere e condividere un bicchiere di vino locale.
I divini bocconi : sappiamo che ovunque ci siano Abbazie e monasteri oltre ad essere luoghi di preghiera si rivelano luoghi adatti a gustare in ambienti unci in cui il sacro e profano non confliggono ma convivono lungo la Via Francjgena ch passando da Ranverso conduce a Roma.
