Aprile 18, 2023

Nel XVIII’* secolo fu dipinta sulla ghimberga centrale della Chiesa Precettoriale di Ranverso lo stemma di Vittorio Amedeo Duca di Savoia. Uguale stemma, quale segno di patronato, fu ripetuto sulla porta dell’Ospedale Precettoriale. Fu salva dal vandalismo a cui andò soggetto questo edifizio negli scorsi secoli, la statua del Santo protettore che tiene ai piedi il solito animale, il quale serve a ricordare la benefica istituzione dell’Ordine dei frati Spedalieri Antoniani.

Nel XVIII’* secolo fu dipinta sulla ghimberga centrale della Chiesa Precettoriale di Ranverso lo stemma di Vittorio Amedeo Duca di Savoia. Uguale stemma, quale segno di patronato, fu ripetuto sulla porta dell’Ospedale Precettoriale. Fu salva dal vandalismo a cui andò soggetto questo edifizio negli scorsi secoli, la statua del Santo protettore che tiene ai piedi il solito animale, il quale serve a ricordare la benefica istituzione dell’Ordine dei frati Spedalieri Antoniani.

Facciata della Chiesa Precettoriale

Facciata dell’Ospedale Precettoriale

L’occhio dell’osservatore rimane colpito nel vedere la poca corrispondenza dell’asse della cuspide centrale col centro della facciata. La differenza è di cm. 36. Anche qui si volle applicare il simbolismo, poiché, avvezzi come siamo alla straordinaria e fredda esattezza nella simmetria delle moderne costruzioni, ci stupisce il vedere questa dissimetria, causata forse dalla difficoltà della sovrapposizione dei singoli pezzi decorativi, dissimetria che si riconosce in quasi tutti gli editìzi delPepoca di mezzo e della quale quei grandi architetti poco si curavano, e che forse è causa che ai nostri occhi riescano più simpatici. L’intonaco ha coperto le pitture esistenti sui campi mistilinei delle tre ghimberghe, come pure furono imbiancati i dipinti’sovrastanti ai tre L’ESCURSIONISTA portali, dei quali è dato ancora di scorgere tracce di angeli genuflessi recanti scudi con imprese e cartellini svolazzanti, sui quali era scritto ; Et oinnis lingua coufiieatiir^ quia Dominus Jesus Crisliis in gloria est Dei T^atris, In nomine Jesus omnes genuflecfaiitur ceìestiuni terrestriuìn et ifijer7ioruni, Nel xviii’* secolo fu dipinta sulla ghimberga centrale lo stemma di \’ittorio Amedeo Duca di Savoia. Uguale stemma, quale segno di patronato, fu ripetuto sulla porta dell’Ospedale. Fu salva dal vandalismo a cui andò soggetto questo edifizio negli scorsi secoli, la statua del Santo protettore che tiene ai piedi il solito animale, il quale serve a ricordare la benefica istituzione dell’Ordine dei frati Spedalieri, che leniva con semplici frizioni del grasso di maiale le pene agli ammalati del fuoco sacro che ivi convenivano. Questa statua, lavoro del xv” secolo, è scolpita nel legno e colorata. Fortuna volle che fosse eziandio salvo il celebre trittico, eseguito per la città di Moncalieri, da De fendente De l^’erraris da Chivasso. 

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