Luglio 6, 2018

Giornale la Repubblica.Mont Saint Michel si teme possa essere cancellato dall’Unesco. Normandia con i suoi tre  milioni di turisti ogni anno. L’Unesco aveva anche chiesto alla Francia di fornire un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito entro il 1 febbraio 2011.

Giornale la Repubblica.Mont Saint Michel si teme possa essere cancellato dall’Unesco. Normandia con i suoi tre  milioni di turisti ogni anno. L’Unesco aveva anche chiesto alla Francia di fornire un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito entro il 1 febbraio 2011.

Mont Saint-Michel, parco eolico mette a rischio tutela Unesco

Via libera al progetto di costruire pale eoliche a pochi chilometri dalla rocca

Il contestato progetto di costruzione di un parco eolico torna a minacciare il Mont Saint-Michel che rischia seriamente di essere cancellato dal registro del patrimonio mondiale dell’Unesco, al quale è iscritto dal 1979. Il progetto, che fu autorizzato nel 2007, potrebbe diventare realtà ora che è stato accordato un permesso di costruire tre pale eoliche alte 99 metri a Argouges, a solo una decina di chilometri dalla storica rocca, al primo posto dei luoghi più visitati in Normandia con i suoi tre  milioni di turisti ogni anno. L’Unesco aveva anche chiesto alla Francia di fornire un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del sito entro il 1 febbraio 2011. Il caso del Mont Saint-Michel sarà di nuovo preso in esame nell’ambito  della prossima sessione del comitato generale dell’Unesco.

Il parcheggio che permetteva, nelle fasi di bassa marea, di lasciare i mezzi privati a ridosso del promontorio, è stato definitivamente chiuso, parte di un progetto ultradecennale nato per restituire allo splendido sito Patrimonio Unesco il suo caractère maritime, cioè il suo status di isola part time, unico al mondo perlomeno a simili livelli, condizione che aveva sostanzialmente perduto. Il piano, costato oltre 200 milioni di euro, ha già prodotto una diga, nata per deviare il corso del fiume Couesnon e dirottare altrove i suoi detriti, oltre a un nuovo parcheggio, che si trova a 3 chilometri dal Monte, non più nell’area emersa part time ma sulla terraferma. Ultimo atto, tra il 2014 e il 2015, quando arriverà una passerella pedonale, che permetterà di accedere al borgo sia in fase di alta che di bassa marea, e successivamente la attuale strada rialzata verrà rimossa. Ci vorranno però altri 10, forse 15 anni, prima che le acque recuperino per intero il terreno perduto, riportando il Golfo di Saint Michel al suo apice di bellezza.

Il problema si trascinava da decenni. I detriti portati dal Couesnon e gli insediamenti umani collegati al parcheggio, che da 40 anni consentiva di raggiungere le pendici del promontorio, stavano innescando la creazione di una sorta di istmo, tanto che il numero annuo di giorni in cui l’alta marea (fenomeno variabile a seconda delle fasi lunari e della distanza del sole, nel golfo del Saint Michel il range è tra gli 11 e i 14 metri circa) riusciva a coprire effettivamente le wetland creando l’effetto isola si era via via ridotto. Da lì l’idea del particolarissimo “restauro”, nata nel 1995, ma avviata 10 anni dopo.

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