Ranverso (TO) 2024 Sono passati due anni dalla scomparsa dell’amico Mario Rossi
Ranverso (TO) 2024 Sono passati due anni dalla scomparsa dell’amico Mario Rossi
Sono passati due anni dalla scomparsa del mio amico Mario Rossi, cultore, storico, divulgatore delle feste e tradizioni di cultura popolare iniziando dalla Fòcara di Novoli, un amico Antoniano figlio della terra Salentina.
Con la sua scomparsa se ne è andato un pezzo di storia di Novoli, è stato uno studioso ricercatore sull’origine iconografica di Sant’Antonio Abate patrono di Novoli raccontando da cultore la festa patronale e l’evoluzione della Fòcara.
Un appassionato che allargando le frontiere legava il luogo di Novoli paese dove sono nato e si costruisce la Fòcara con il luogo che amo di più e mi sento come a casa Sant’Antonio di Ranverso (TO) due luoghi accomunati dal culto per il santo Copto, qui sulla via francigena i monaci antoniani provenienti dalla Francia nel 1.100 costruirono un ospedale per la cura dei malati del fuoco sacro, nella chiesa sulle predelle in basso del polittico di Defendente Ferrari troviamo dipinte alcune scene della storia del Santo Eremita, Mario non ha fatto in tempo a vedere realizzato il suo desiderio di venire a visitare il primo luogo Antoniano in Italia, Mario avrebbe voluto partecipare il giorno della festa di Ranverso dove sin dalle origini si festeggia la benedizione degli animali quando il Sacerdote si recava nelle cascine.
Mario ha lasciato il suo archivio privato dove sono collezionati oltre 3.500 “santini,un catalogo di 83 pagine tutte a colori.
Presso la Drogheria delle Arti a Novoli , fu presentata la mostra i segni del sacro nicchie e tavole votive per Antonio l’Eremita dedicato al Catalogo fotografico edito da il Parametro e curato da
Mario Rossi, vera memoria vivente della storia e della cultura Novolese, che ogni anno regalava agli archivi delle notizie di immenso valore storico, la mostra e stata sostenuta dalla Fondazione Fòcara .
Nel mese di Ottobre 2024 a Ranverso e venuto a trovarci il figlio Massimo con la sua compagna che vive a Bologna , durante la visita ho notato in lui una passione per i luoghi dove vissero i monaci Antoniani e denota che e cresciuto in un ambiente dove la storia di Sant’Antonio Abate era di casa. Massimo Rossi dice e stato un pomeriggio tra Novolesi, papà ha lasciato un vuoto che ha dato tanto all’identità e alla storia di Novoli.