Ersilio Teifreto Cercatore di Tracce il maestro Mons. Italo Ruffino mi ha fatto immaginare la vita che svolgevano gli Ospitalieri Antoniani di Ranverso e non me la tolgo più dalla testa credo che sia il borgo più bello del mondo .
Ersilio Teifreto Cercatore di Tracce il maestro Mons. Italo Ruffino mi ha fatto immaginare la vita che svolgevano gli Ospitalieri Antoniani di Ranverso e non me la tolgo più dalla testa credo che sia il borgo più bello del mondo .
“Bianco, rosso, grigioverde”, presentazione a Milano-
12 Novembre 2012




Data: 30/03/2021 15:28 Oggetto: Re: Foto
Ersilio Teifreto Cercatore di Tracce ALLIEVO DEL MAESTRO MONSIGNOR ITALO RUFFINO
Gent.mo sig. Ersilio,
La Dottoressa scrive: Non ho avuto, purtroppo, l’onore di conoscere mons. Ruffino. Ho iniziato a studiare la storia antoniana nel 2012, il suo libro è stato per me fondamentale (e lo è tutt’ora), ma non mi pareva opportuno contattarlo, non volevo essere di disturbo vista la veneranda età. Sarei felice, però, di venire presto in visita alla Chiesa di Ranverso e di potermi trattenere a parlare con voi. Appena possibile vi verrò a trovare.
Ho recentemente rivisto la bibliografia e la documentazione su Ranverso dietro richiesta della prof.ssa Marina Gazzini dell’Università di Milano, che mi ha domandato di approfondire lo studio delle carte relative al Moncenisio, conservate a Torino all’archivio mauriziano. Oltre agli studi di mons. Ruffino, sono importanti quelli del suo amico Adalbert Mischlewski, che ci spiega anche lui come, dopo il XIV secolo, Ranverso acquisì un ruolo di primo piano nella storia antoniana, soprintendendo alle forniture per la casa madre. Posso dirle che Ranverso (intendendo tutto il territorio, le proprietà terriere, la Chiesa, l’ospedale e le case) ha continuato a essere la “precettoria”, o “filiale”, più importante fino alla chiusura dell’ordine antoniano. In quel momento, come sa, le proprietà sono passate all’ordine SS. Maurizio e Lazzaro e i canonici antoniani sono stati secolarizzati. Ciò avvenne tra il 1776 e il 1777.Allora ebbe inizio l’amministrazione mauriziana, ma lei lo sa. L’OM ha mantenuto il nome “precettoria” in uso presso gli antoniani, e non è un caso isolato di ente che mantiene un nome “storico”. Tuttavia, non può essere usato per riferirsi alla Chiesa, bensì a tutto l’insieme delle proprietà, spiegandone i confini, le funzioni, la struttura gerarchica etc., altrimenti non risulta chiaro.Non me ne voglia se io uso ancora “precettoria”, quando mi riferisco a tutto l’insieme e non solo alla Chiesa. Teniamo presente (lo dice anche Ruffino) che Ranverso amministrava le proprietà antoniane di tutta l’area padana. Dovendomi riferire al luogo sacro, certamente userei Chiesa, senza ombra di dubbio. Sono d’accordo con Lei sul fatto che sia necessario chiarire meglio le informazioni fornite ai turisti, spiegando loro sin da principio che si andrà a visitare un luogo di culto. E certamente è importante far sì che si investa sulla manutenzione di tutte le strutture. Non vorrei, però, addentrarmi in un terreno che non mi compete…
Quanto alla Fòcara, sa che anche noi, in Sardegna, festeggiamo S.Antonio con i falò? Abbiamo una tradizione in comune, anche se la tipologia di fuochi realizzati è diversa da paese a paese (anche in Sardegna, da un comune all’altro, cambiano il modo di realizzare e il nome in dialetto del falò, che è comunque molto più piccolo rispetto a quello della vostra tradizione).
La saluto molto cordialmente
Ersilio ha scritto:
>>>>>> Buongiorno Dottoressa , come va con la salute >> speriamo bene. Apprendiamo molto dal suo scritto e siamo contenti >> di leggerlo perchè lo dico con nostre parole povere lei traccia >> in modo autorevole la storia degli Antoniani nella sua terra di >> Sardegna come il Maestro Mons. Italo Ruffino quando parlava della >> terra del suo Piemonte. le inviamo delle foto perchè abbiamo >> trovato giusto scegliere lei grande conoscitrice degli Antoniani >> per inviarle più dettagli e testimonianze su Ranverso come le ho >> già scritto ci sentiamo continuatori base di Don Italo Ruffino. Le >> invio delle foto: 1 la targa memorabile di Vincolo con scritto >> Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro Custodi dell’Abbazia , 2 la targa >> con scritto ingresso alla Chiesa posta nel chiostro, 3 la scritta di >> Jaquerio rinvenuta durante i restauri di Cesare D’Andrate del >> 1900, 4 Chiesa pervenuta all’Ordine con Bolla di Pio XI >> puntualizzando il Vincolo verso la Chiesa di Ranverso, 5 crolli >> sono 2 foto visibili a tutte le persone che visitano il luogo di >> Ranverso, 6 segnale stradale con scritto Abbazia, 7 intaglio su >> albero morto, 8 Ingresso Museo, aggiungo che abbiamo problemi con i >> locali che ospitano la stadera abbiamo notato crolli e segnalati >> all’Ordine, la stadera e stata visionata dal Direttore Lia Apparuti >> del Museo della Bilancia di Campogalliano Modena da me invitata a >> Ranverso perchè ho scoperto la data e l’officina che l’ha >> costruita .>>>> Molti studiosi, ricercatori, scrittori, artisti, pittori poeti >> ecc….. argomentano nel 2021 il luogo sacro di Ranverso >> identificandolo come:>>>> (La Chiesa Monumento Nazionale di Sant’Antonio di Ranverso)>>>> Secondo noi la Chiesa dobbiamo continuare a chiamarla così: >> (La Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso), io amo >> questo luogo dove passeggiavo con il Maestro Ruffino e tante cose >> tramandatemi non è riuscito a scriverle per es… abbiamo scoperto >> delle mura quando a Ranverso esisteva il Cimitero, normalmente >> cercavamo ed ascoltavamo gli abitanti autoctoni, la informo che >> fino a pochi anni fa il borgo era abitato da almeno 180 persone, >> le campane suonavano per chiamare i fedeli e Italo Ruffino >> celebrava la Santa messa nella sua amata Chiesa di Ranverso, dove >> in passato battesimi e matrimoni erano la prassi, come lei sa >> tutta la Chiesa è affrescata con figure di Santi, Madonne e angeli, >> sull’altare maggiore possiamo ammirare il polittico di Defendente >> Ferrari, nella Chiesa sono dipinte scene sulla storia del Santo >> eremita, si prega ai piedi di una statua lignea del Santo del 1530.>>>Riflettendo e leggendo il libro del Maestro Don Italo Ruffino scrive: almeno fino al XIV non fu Commenda e mai Abbazia, ci domandiamo dopo questo secolo quale ruolo ha avuto l’Ospedale, il Monastero e la Chiesa possiamo saperlo?
Le sue ricerche come mi ha scritto non sono moderne ma vanno all’origine degli Antoniani , credo che da queste foto lei possa avere informazioni su come il libro di Ruffino abbia sconvolto l’attuale Ranverso.
Sappiamo che Jean del Montchenu fu nominato Commendatario Abate di Ranverso lo ricordano i simboli trovati nel corridoio del Monastero chiuso al pubblico come tutte le altre costruzioni perchè sono in stato di pericolo, l’unica costruzione visitabile è la Chiesa, anche alle Scuole dovrebbero imparare ai ragazzi che si entra in una Chiesa e non in una Precettoria dove bisogna farsi il Segno della Croce non si entra in un museo qualunque , Ranverso è da rispettare per la sua storia di Culto che non può essere sterminata o barattata chiamando la Chiesa Precettoria per renderla Commercialmente Museo.
Io sono classe 47 nativo di Novoli Lecce dove si costruisce la Fòcara in onore del Patrono Sant’Antonio del fuoco le invio l’incisione del Santo lasciata da un’Artista a Novoli su un albero morto nel 2021.
Negli ultimi anni la Chiesa è stata spogliata di tutti i simboli religiosi , scettri, Ex Voto, quadri, le tavole della via crucis, cancelli, simboli araldici dei costruttori, siamo riusciti a tenere ancorata al muro solo la
targa memorabile nel pronao ancora oggi visibile .
Nel 1999 l’Associazione gli amici degli Antoniani presieduta dal Maestro Ruffino Medievista e Paleografo per la prima volta organizzò un Convegno sugli Antoniani D’Europa, siamo in contatto con il Sig. Christian Maurel Presidente dell’associazione Francese : “Les Amis Des Antonins”
Se si trova in visita a Torino la invitiamo e sarà nostra ospite d’Onore a Ranverso,
con molto piacere le ho dedicato questo tempo e resto in grande attesa di una sua cortese risposta
cordialissimi saluti da Ersilio Teifreto a nome dei volontari
“Bianco, rosso, grigioverde”, presentazione a Milano
12 Novembre 2012
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In occasione del centesimo compleanno del cappellano militare mons. Italo Ruffino, sarà presentato all’Università Cattolica di Milano (in largo Gemelli 1, Milano) il suo libro, “Bianco, rosso e grigioverde”.
L’appuntamento è per il 15 novembre, alle ore 16, presso l’aula Negri da Oleggio. Oltre all’autore, parteciperanno Italo Tonioli, direttore delle pubbliche relazioni dell’Istituto Toniolo e Cesare Di Dato, già direttore de L’Alpino.
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