Giugno 7, 2025

Le quattrocentesche facciate della Chiesa dell’Ospedale sono uguali nell’architettura composte da due pinnacoli laterali ed una guglia centrale

Le quattrocentesche facciate della Chiesa dell’Ospedale sono uguali nell’architettura composte da due pinnacoli laterali ed una guglia centrale

 

 

         

 

Le quattrocentesche   facciate della Chiesa e quella dell’Ospedale  sono uguali nell’architettura composte da due pinnacoli laterali ed una guglia centrale , oggi Giugno 2025 la facciata dell’Ospedale  e stata deturpata alterata e  falsificata dalla sua origine .

L’OSPEDALE
La facciata è tutto quanto resta dell’edificio, costruito alla fine del XV secolo, in cui gli Antoniani ospitavano e curavano i malati, e tra questi soprattutto coloro che erano colpiti dal cosiddetto fuoco di S. Antonio (herpes zoster). Essa ha una forma a capanna, con un portale centrale con arco a sesto acuto e ornato da un’alta ghimberga, una porta a destra e una finestra a sinistra, anch’esse con arco a sesto acuto. La facciata presenta una ricca decorazione in cotto, estesa anche ai pinnacoli che si ergono sul coronamento.
Alla parte interna della facciata agli inizi del XX secolo è stato addossato un rustico, mentre nel luogo in cui era situato il fabbricato dell’ospedale è stata costruita una cascina nei primi decenni del XVIII secolo.

LA CHIESA
La chiesa, inizialmente costruita in stile romanico, in seguito alle trasformazioni subite nel corso di tre secoli ha assunto forme gotiche. La facciata attuale, che risale alla metà del XIV secolo, presenta tre portali con archi a sesto acuto, a cui si sovrappongono le ghimberghe (la ghimberga è un frontone triangolare proprio dello stile gotico), sormontate da un pinnacolo. La ghimberga centrale non è in asse con la facciata, ma spostata verso la destra di chi guarda, in modo tale da non coprire completamente il rosone, testimoniando così che le ghimberghe costituiscono un’aggiunta posteriore; esse risalgono infatti alla grande sistemazione della chiesa, avvenuta alla fine del XV secolo. Ai lati della ghimberga centrale si aprono due finestre monofore.
La facciata è abbellita e movimentata da una ricca decorazione in terracotta. Questo tipo di decorazione rappresenta la fusione di creazione artistica ed esecuzione artigianale: infatti gli elementi decorativi ideati dall’artista (foglie, rami, frutti, fiori, serie di archetti…) venivano riprodotti in formelle tramite stampi, che consentivano di ripetere innumerevoli volte i motivi ornamentali. A S. Antonio di Ranverso sono state così create comici per ornare i portali, le ghimberghe, le finestre, il rosone, ma anche i coronamenti del tetto, i pinnacoli, i fianchi della chiesa, l’abside, il campanile. La facciata presenta inoltre una decorazione dipinta a motivi geometrici, eseguita agli inizi del XVI secolo. L’abside poligonale, risalente alla fine deli XV secolo, è percorsa da alti contrafforti.
I tre portali della tacciata danno accesso a un portico, eretto intorno alla metà dei XIV secolo. Esso è coperto con volte a crociera, la mediana delle quali è decorata con affreschi cinquecenteschi; la scena più facilmente leggibile rappresenta la nave che trasporta da Costantinopoli alle coste francesi il corpo di S. Antonio Abate, che sarà poi sepolto nella chiesa della cittadina di La Motte St. Didier in Delfinato. Le volte sono sostenute da pilastri con capitelli e da mensole, tutti realizzati in pietra verde, che crea un contrasto cromatico con il rosso delle strutture in cotto; sia i capitelli sia le mensole, scolpiti da un anonimo artista piemontese intorno al 1280, sono ornati con teste umane, animali e mostri, secondo l’usanza diffusa nel Medioevo. Dal portico si accede alla chiesa attraverso tre portali; nella lunetta del portale centrale si trova un affresco risalente alla fine del XV secolo, che raffigura una Madonna con Bambino tra S. Giovanni Evangelista e un altro Santo.

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