Le imprese adottano gli alunni. Scuole e famiglie benvenute welcome in Azienda
Le imprese adottano gli alunni. Scuole e famiglie benvenute welcome in Azienda
Giovedì • 10 Settembre 2015 • Aggiornato alle 14:54
Economia Aziende
Scuole e famiglie benvenute in azienda
Nicoletta PicchioCronologia articolo15 novembre 2010
Storia dell’articolo
Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2010 alle ore 06:38.
ROMA
Una “Giornata nazionale delle piccole e medie imprese”. Per aprire le porte, far entrare studenti, professori, tutta la comunità del territorio. «Aziende aperte in una società aperta. Non è solo un fatto fisico: è l’impresa che si racconta. La sua storia, il presente, i progetti per il futuro», dice Vincenzo Boccia, presidente della Piccola industria di Confindustria.
Il Pmi day è stata una sua idea, maturata in questi 12 mesi di presidenza (è stato eletto il 26 novembre del 2009), andando in giro per il territorio italiano e conoscendo più in profondità gli imprenditori. È la prima edizione, sarà ripetuta ogni anno.
«Oggi ci sono diverse sensibilità e responsabilità. Fino a qualche anno fa i piccoli imprenditori erano concentrati soprattutto sul futuro della propria azienda. Ora si sentono parte di una comunità, pensano a quale sarà il futuro del proprio paese», spiega Boccia. Ecco quindi la volontà di aprire le porte, «farsi conoscere non solo agli stakeholder, ma a tutta la comunità, con l’orgoglio di chi contribuisce alla ricchezza del paese. Vogliono mettere in campo la propria recupazione, la capacità di tenere alta l’immagine del made in Italy».
Ecco perchè la Giornata delle piccole e medie imprese, che ha come slogan “Industriamoci” si svolge a pieno titolo all’interno della Settimana della Cultura d’impresa, che quest’anno si inserisce nelle celebrazioni del Centenario di Confindustria. L’evento si snoda in realtà in tre giorni, 18, 19 e 20 novembre, per andare incontro alle esigenze organizzative dei singoli territori.
Ad aderire sono 51 associazioni, le aziende coinvolte sono oltre 300 e rappresentano tutti i settori produttivi e dei servizi, oltre 250 scuole medie inferiori e superiori, più di 15mila partecipanti, (con un minimo di 400 e un massimo di 1.400 in ogni realtà), in prevalenza studenti accompagnati dagli insegnanti, dalle famiglie, rappresentanti degli enti locali. Ed ovviamente, gli imprenditori con i loro dipendenti, protagonisti dell’impresa.
Le pmi si sentono quindi a pieno titolo soggetti di primo piano della realtà economica e sociale?
Sono consapevoli che contribuiscono alla ricchezza del paese. E vogliono condividere l’eccellenza del made in Italy, dai prodotti al brand, un fattore importante che avvertiamo quando siamo all’estero. Vogliono esprimere il sentimento che l’impresa è progetto di vita e una comunità di persone, portatrice dei valori della cultura imprenditoriale che da sempre ispirano l’azione di Confindustria e che vengono riaffermati nell’anno in cui si celebrano i suoi cento anni di storia. Si aprono, quindi, le porte delle aziende, dimostrando che l’impresa include talenti e persone. Per questo la Giornata Pmi è in realtà una grande festa che ha come protagonista l’impresa.
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È un messaggio che si vuole rivolgere soprattutto alle giovani generazioni?
Sì, perchè comprendano cosa è il concetto di impresa in un paese trasformatore come il nostro. È l’impresa che crea la ricchezza, che realizza l’integrazione tra persone. L’impresa al centro della società, la persona al centro dell’impresa. È un’occasione di approfondimento per spiegare ai giovani, al di là dei loro percorsi formativi, la capacità delle imprese di costruire benessere collettivo, di difendere con il lavoro la dignità delle persone e la libertà del paese.
Per essere la prima volta, l’adesione è stata rilevante, a riprova che esiste un interesse forte…
In effetti i numeri sono alti. Questo significa che il mondo delle aziende si sta facendo conoscere in modo positivo e per quello che rappresenta nella società. Una scelta sbagliata di un’aziende è un problema per la comunità locale. Non solo per l’effetto sul lavoro, ma anche per quello sull’indotto, per le tasse che paga. Conoscere le imprese rappresenta una cultura positiva per le giovani generazioni.
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Al via la prima edizione
Dal 18 al 20 novembre le piccole e medie imprese d’Italia si aprono ai giovani, alle loro famiglie, ai loro insegnanti ma anche a quanti interagiscono in varie modalità con le aziende
I programmi di cinque associazioni
È il numero complessivo di studenti degli ultimi anni degli istituti tecnici coinvolti nella manifestazione
01 | LA GIORNATA DELL’ORIENTAMENTO
A Bologna il Pmi Day sarà caratterizzato dalla «Giornata dell’orientamento» per gli studenti degli ultimi anni degli istituti tecnici. Gli studenti di 14 istituti di Bologna e provincia, accompagnati dai docenti, dai genitori, da rappresentanti delle istituzioni locali, varcheranno il cancello di 16 imprese dei diversi settori. La giornata proseguirà al Teatro Duse di Bologna.
02 | LE COMPETENZE IN MOSTRA
«Ogni piccola impresa è un insieme di competenze dove i giovani possono entrare, toccare con mano ogni parte dell’azienda nei suoi diversi settori, e creare quel legame importantissimo dato dalla propria crescita personale con quella dell’impresa» spiega Massimo Cavazza (nella foto), rappresentante della Piccola Industria Bologna e Vicepresidente Piccola industria nazionale
Sono gli imprenditori che faranno
da «testimonial» nelle due giornate organizzate a Chieti
01|SIAMO GRANDI IMPRENDITORI DI PICCOLE IMPRESE
È questo lo slogan del Pmi Day che si terrà a Chieti. Sono 15 le scuole medie aderenti con oltre mille studenti coinvolti, 35 classi di terza media e oltre 70 docenti accompagnatori. Le aziende che su tutto il territorio provinciale aprono le porte dei loro stabilimenti sono 11.
02|LA PASSIONE DELLE PERSONE
«Abbiamo ricevuto adesioni e consensi oltre ogni aspettativa – spiega Pietro Rosica (nella foto), Presidente piccola industria Chieti e titolare della Cometa Srl – e ci siamo dovuti ingegnare per rispondere a tutte le richieste. Abbiamo scelto di presentare ai giovani le nostre Pmi attraverso le persone che ogni giorno vi lavorano con passione, entusiasmo e voglia di rischiare. Perché i nostri dipendenti sono il miglior biglietto da visita per l’azienda, per il territorio e per la nostra comunità».
Sono le aziende delle zone industriali più strategiche della Capitale che hanno aderito
01|PASSIONE E COMPETENZA
Cinquecento studenti, 6 scuole medie inferiori, 150 tra imprenditori e stakeholders. Sono i numeri che testimoniano l’elevata partecipazione all’iniziativa romana. Le Pmi si apriranno per una giornata per raccontarsi e spiegare con quanto spirito, passione e competenza operano anche a beneficio della comunità. I giovani visiteranno gli stabilimenti in piena operatività, osservando interi cicli produttivi dei prodotti.
02|L’ORGOGLIO DI APPARTENENZA AL TERRITORIO
«Con questa iniziativa – spiega Stefano Zapponini (nella foto), Presidente del Comitato Piccola Industria di Roma e Vice Presidente Piccola Industria Nazionale – vogliamo trasmettere un messaggio di fiducia ai giovani e risvegliare l’orgoglio di appartenenza ad un territorio di grande tradizione imprenditoriale e con un grande futuro».
È il numero di partecipanti che a vario titolo sarà coinvolto. Previsto anche un incontro con i media
01|I MECCANISMI DELLE PMI SOTTO I RIFLETTORI
Trecento partecipanti – fra studenti, insegnanti, ma anche rappresentanti istituzionali locali – daranno vita all’open day: sei Pmi tra Taranto e provincia ospiteranno infatti i ragazzi delle terze medie inferiori (sei le scuole medie coinvolte). Cicli produttivi finora mai “svelati” all’esterno mostreranno a un folto pubblico i loro meccanismi.
02|IL MOTORE DEL SISTEMA ITALIA
«Non si tratta -commenta Massimo Di Giuseppe (nella foto), Presidente della P.I. di Confindustria Taranto – della mera autocelebrazione di realtà produttive: è, invece, la promozione di un universo articolato e complesso di piccole imprese che “regge”, spesso dietro le quinte, il poderoso impianto del Sistema Italia; la voglia di tanti piccoli imprenditori di condividere con l’esterno realtà fatte spesso di rinunce e sacrifici ma anche di traguardi raggiunti».
Sono le imprese che hanno aderito, tra cui otto metalmeccaniche e cinque del terziario innovativo
01|COINVOLGIMENTO CAPILLARE
Le scuole medie coinvolte sono 8 in tutto il territorio della provincia di Treviso. È prevista la presenza di almeno 800 studenti oltre che di insegnanti, familiari e di altri referenti istituzionali.
02|RAPPORTO PRIVILEGIATO CON I GIOVANI
«Nel Pmi Day è fondamentale il rapporto con i giovani, le famiglie, le scuole per favorire una loro conoscenza diretta della realtà delle nostre imprese con visite guidate e momenti di approfondimento – commenta Riccardo Arnaboldi (nella foto), vicepresidente di Unindustria Treviso delegato alla Piccola Impresa -. Questo si collega bene all’impegno pluriennale di Unindustria Treviso perché nei percorsi educativi e nell’orientamento professionale vi sia sempre più attenzione alla realtà delle imprese del territorio e quindi all’istruzione tecnica».
Giovedì • 10 Settembre 2015 • Aggiornato alle 14:54
IN QUESTO ARTICOLO
Argomenti: Scuola e Università | Massimo Cavazza | Emilia Romagna | Marchesini Group | Carpigiani | Lamborghini | Gea Refrigeration Italy | G.D | Gammarad Italia
Gli imprenditori racconteranno ai ragazzi cosa significa gestire un’azienda. Gli studenti visiteranno le imprese per comprenderne la struttura e i processi produttivi. Comincia dalle seconde classi degli istituti secondari di primo grado il progetto “Industriamoci”, con cui Unindustria di Bologna entra nel sistema scolastico per promuovere la cultura tecnica e la cultura d’impresa, “adottando” una comunità di ragazzi fino alla soglia dell’esame di maturità. Sette le classi coinvolte, per un totale di 200 alunni. Quelli che al termine della scuola media sceglieranno un indirizzo tecnico saranno accompagnati nella formazione per tutti i cinque anni di studio.
I ragazzi saranno dovranno anche creare uno slogan sulla cultura tecnica: il migliore sarà premiato in occasione di Farete 2014, la due giorni delle imprese targata Unindustria. Gli industriali bolognesi celebrano così il Pmi Day, con 7 aziende (Carpigiani, Gammarad Italia, G.D, Gea Refrigeration Italy, Ima, Lamborghini e Marchesini Group) che stringono un patto con le scuole medie per formare le figure professionali, dai tecnici specializzati agli ingegneri elettronici, più richieste dalle imprese. «Aprendo le nostre aziende agli studenti – dice Massimo Cavazza, vice presidente nazionale di Piccola industria – svolgiamo anche una funzione sociale. Facciamo crescere la consapevolezza che la crescita del Paese passa attraverso il settore manifatturiero».
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