La stadera come elemento in cui può risiedere la chiave esplicativa affinché una raffigurazione possa finalmente ritornare a “parlare”, per simboli o per emblemi.
La stadera come elemento in cui può risiedere la chiave esplicativa affinché una raffigurazione possa finalmente ritornare a “parlare”, per simboli o per emblemi.
“…stromento usitatissimo, col quale si pesano diverse mercanzie, sostenendole, benché gravissime, col peso d’un picciolo contrappeso, il quale volgarmente adimandano ‘romano’…”. Tale è la definizione della stadera ne Le mecaniche di Galileo Galilei. La vicenda iconografica della stadera, legata al commercio minuto, nella dimensione quotidiana dei mercati e delle botteghe. Strumento di pesatura maneggevole e di semplice lettura, la stadera è infatti usata per le transazioni commerciali più modeste, con le merci meno pregiate. Tuttavia, la stadera assurge persino a emblema araldico. E’ presenza connotante la scena di mercato, vera e propria corrente tematica nell’ambito della “scena di genere”, in un excursus che va dai fiamminghi Pieter Aertsen e Joachim de Beuckelaer al cremonese Vincenzo Campi, colorandosi di significati fra virtus e voluptas e di divagazioni sul tema della vanitas. E ancora, dalle scene del romano Michelangelo di Campidoglio alla Macelleria di Annibale Carracci che ripropone la tipologia del bodegon, fino a divenire simbolo di misura morale nell’Ortolana di Paolo Antonio Barbieri e del suo più celebre fratello, il Guercino. Così come in opere di Giacomo Francesco Cipper, detto “Il Todeschini” e di Felice Boselli si rileva nella stadera tanto il carattere di emblematicità di un mestiere quanto un nascosto significato moraleggiante. La stadera, strumento di misurazione del peso delle merci, e dunque simbolo di corretta valutazione della realtà, e pertanto di ponderatezza; strumento della mentalità regolatrice dell’uomo nei confronti dell’universo naturale. Per le proprie caratteristiche meccaniche, deve raggiungere l’equilibrio tra il “romano” e la merce, ed è quindi simbolo di equilibrio morale tra virtus e voluptas. E ancora, la stadera fra gli emblemi del negotium, della vita operosa e della dignità raggiunta tramite l’esercizio del mestiere… La stadera come elemento in cui può risiedere la chiave esplicativa affinché una raffigurazione possa finalmente ritornare a “parlare”, per simboli o per emblemi.