Ottobre 3, 2024

LA LETTERA AFAA – Ottobre 2024

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LA LETTERA AFAA – Ottobre 2024 Questa lettera ha lo scopo di informare, se possibile mensilmente, di avvenimenti che interessano la nostra associazione e che potrebbero interessare tutti noi. In forma gratuita, si ispira alle informazioni comunicate a noi nostri soci, al nostro Consiglio Direttivo, al ns ufficio. Grazie ai nostri collaboratori che hanno reso possibile questa pubblicazione nell’ottobre 2024. Un membro dell’AFAA in cammino verso Saint Jacques, passando per Pondaurat (foto Cécile) Nel settembre 2024, Christian Vernou, uno dei nostri referenti della Commenda Generale di Boutiers (Charente), percorre un tratto della strada fino a Saint-Jacques de Com-postelle, in direzione di Vézelay. Quest’anno si è limitato al percorso di Sorges (a nord di Périgueux) a Orthez (Pirenei Atlantici). Nel sud del dipartimento della Gironda, ha avuto il piacere di scoprire i notevoli edifici della commenda secondaria di Pondaurat, dipendente da quella di Aubeterre (vedi Revue de l’AFAA, n° 32, gennaio 2020). Egli poté apprezzare la qualità del contesto ambientale e l’importanza delle costruzioni che gli Antonini fecero realizzare a partire dal XIII secolo, tra cui il ponte-diga e il relativo mulino, impiantati sul fiume Bassane. Con i suoi compagni pellegrini del giorno, Cécile e Paul, ha beneficiato della calorosa accoglienza degli ospedalieri locali, perpetuando la tradizione dei canonici del Medioevo. Tutti non mancavano di riunirsi nella chiesa di Saint-Antoine e di ammirarne le decorazioni gotiche (tra cui una chiave di volta che rappresenta il tau des Antonins). Christian Vernou———————————————————————————————————————————————— ——— ————————Un altro membro dell’AFAA sul Cammino di Santiago, di passaggio per Castrojeriz (foto A.N.) È anche Anny Noël che si trova attualmente sul Cammino di Santiago, ci fa scoprire il Antonino di Castro-Jeriz e condividere le emozioni che queste rovine, così orgogliose della loro storia, gli ispirano sempre Poco sollievo in questa mitica Meseta per di più di un titolo. Il passo è facile, il mio zaino – la mia casa in miniatura – è morbido, anche leggero, il sentiero dritto o quasi si estende a perdita d’occhio. Solo il sole cocente poteva rallentare il mio passo. Ma in questo mese di settembre 2024 è fresco! Immagina, 5° del mattino alle 6:30! Non appena la luce è sufficiente e il mio passo diventa più sicuro, la mia mente entra in pilota automatico. Staccare la spina, staccare la spina per accogliere al meglio questa giornata, quella che trascorro a San Anton de Castrojeriz. Questo è il mio settimo giorno di un viaggio che comprenderà ventisette giorni in totale. Il mio sguardo scruta l’orizzonte, mi avvicino… All’improvviso, una sagoma di pietre bionde si staglia in una piccola valle, lì, alla mia destra, sono quasi arrivato. Ebbene no! Il Cammino si allontana da questi resti spettrali. Continuo, l’eccitazione cresce. Per questa seconda visita so cosa mi aspetta, spero solo di rimanere sorpreso ancora dai luoghi. E, infatti, infrangendo le leggi dell’equilibrio, gli archi tronchi svettano nel vuoto come se volessero indicarmi una direzione. E infatti questo edificio semplicemente addossato alle mura della chiesa, fatto di questa stessa pietra bionda, ospita i pellegrini per la notte. E, infatti, le impronte sul terreno degli antichi pilastri scandiscono i passi del pellegrino. E, infatti, dalla sua parte sgorga la vicina sorgente, il cui corso è delimitato da sculture ingenue, effimere, toccanti nella loro semplicità. E, infatti, solo quando scende la sera rallenta il flusso dei pellegrini, che arrivano ormai da tutto il mondo, parlano mille lingue ma all’improvviso restano muti di fronte a tanta magia. E, infatti, nella nicchia dedicata vengono sempre offerti simbolicamente l’acqua e il pane necessari per proseguire il proprio viaggio. E, infatti, il terminale bianco riporta il Tau e la conchiglia. E, infatti, il terreno calpestato da tanto passaggio, le pietre, il recinto, i resti, tutto qui porta il segno di una grandezza perduta. E infatti questa vecchia carcassa di pietra a secco continua coraggiosamente a commuovermi. Grazie a lei Anny NOELL ‘AFAA e i suoi membri hanno proposto numerosi eventi in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio: Pondaurat, Trei-gneux, Saint-Antoine – l’Abbaye, Marnans…A Saint – Antoine – the Abbey la presentazione! del libro Feu Saint Antoine del suo autore, Bruno Messina (foto Museo di SA) A Marnans, Agnan Kroich-vili introduce il visitatori della chiesa del priorato di an-tonine e della sua mostra.(foto p. Kroichvili)—————————————————————————————— —— ————————————————————————GIORNATE DEL PATRIMONIO IN BELGIO—— -Rendere il loro progetto realtà (vedi lettera AFAA di settembre) Philippe e Catherine Saint-Antoine, entrambi i membri dell’AFAA, hanno approfittato del PEC belga (6 e 7 settembre), per visitare il Museo Capitolare di Pulito. A questo scopo sono stati presi contatti con Noémie Pet

 

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