Ottobre 2, 2021

La concessione dell’imperatore era giustificata dalla sua gratitudine all’Ordine per le cure fornite dagli Ospitalieri di Sant’Antonio ai malati affetti dal “Fuoco di Sant’Antonio”

La concessione dell’imperatore era giustificata dalla sua gratitudine all’Ordine per le cure fornite dagli Ospitalieri di Sant’Antonio ai malati affetti dal “Fuoco di Sant’Antonio”

Antifonario di Saint-Antoine-l’Abbaye (Isère),
XVII secolo Fonte: collezione iconografica del Museo di Saint-Antoine-l’Abbaye e con l’autorizzazione del Sindaco di Saint-Antoine-l’abbaye che ringraziamo.

La concessione dell’imperatore era giustificata dalla sua gratitudine all’Ordine per le cure fornite dagli Ospitalieri di Sant’Antonio ai malati affetti dal “Fuoco di Sant’Antonio”, detto anche “Mal des Ardents”, un flagello endemico dovuto alla segale cornuta. Ma possiamo anche vedere nell’aquila bicipite degli Asburgo sullo stemma dell’Ordine il marchio dell’imperatore sulle terre del Re di Francia…

Altare maggiore di Saint-Antoine-l’Abbaye (Isère), seconda
metà del XVII secolo Fonte: collezione iconografica del Museo di Saint-Antoine-l’Abbaye e con l’autorizzazione del Sindaco di Saint-Antoine-l’abbaye che ringraziamo.

Questa aquila è ancora visibile presso l’abbazia di Saint-Antoine nel Delfinato sull’altare maggiore e sul frontespolo del Noviziato, la sopravvivenza finale in Francia di Massimiliano d’Asburgo la cui famiglia regnò sull’Austria fino al 1919 e la cui aquila bicipite rimarrà l’emblema dell’Austria fino al 1938.

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