Giugno 14, 2018

La Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso luogo di Culto non è fruibile da tutti, la Chiesa e stata chiusa  ai fedeli che devono pagare l’ingresso per pregare.

La Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso luogo di Culto non è fruibile da tutti, la Chiesa e stata chiusa  ai fedeli che devono pagare l’ingresso per pregare.

La Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso luogo di Culto non è fruibile da tutti, la Chiesa e stata chiusa  ai fedeli che devono pagare l’ingresso  per pregare come i turisti.

                          

 

A Ranverso dopo l’ultimo restauro gli organizzatori , i manager e architetti stanno spogliando la Chiesa di tutti i suoi simboli cattolici, ancora  non sono riusciti a riposizionare l’Ex Voto a devozione di Sant’Antonio Abate posto  nella cappella delle preghiere della  Madonna Addolorata .

Inoltre gli stemmi araldici , il pulpito e tanti simboli storici che riportano al culto del santo del deserto non sappiamo dove sono finiti , vorremmo sapere se  esiste un Inventario di tutto quello che è stato rimosso  e mai riposizionato nei luoghi originali, mentre  gli Architetti  sono riusciti nell’obbiettivo di raddoppiare l’ingresso   a  euro 5, se invece scegli  anche la visita  guida devi aggiungere euro 3  e ti vengono  spiegate  tutte  le opere d’arte presenti nella Chiesa  Abbaziale.
La Fondazione Ordine del Mauriziano  AFOM  non ha però avuto l’accortezza di esentare i fedeli dal pagamento del biglietto. Chi vuole entrare in Chiesa solo per pregare deve pagare. Noi fedeli  chiediamo  di  accedere  senza pagare a una zona riservata della campata laterale SN da riservare esclusivamente al culto .

“Noi fedeli non incroceremo i turisti e sarà così garantito il raccoglimento nella preghiera.

Non sarà difficile per le ragazze della Cooperativa ArteMista della biglietteria che avrebbero il compito di verificare quali siano le reali intenzioni di chi si presenta all’ingresso.  I dirigenti dell’ente che governano e amministrano la Chiesa Abbaziale  continuano  a ripetere  che i fondi sono necessari per contribuire a pagare le spese di mantenimento . Monsignor  Severino Poletto  Cardinale di Torino non si era mai  lasciato convincere da chi gli proponeva un uso commerciale della Chiesa  sostenendo che Sant’Antonio di Ranverso da tempi remoti è un luogo sacro. Invece  non conosciamo ancora  il parere del Monsignor Cesare Nosiglia  Vescovo di Torino.
Insomma, anche noi  Torinesi devoti al culto di Sant’Antonio Abate  nel progetto di volontariato combattiamo  chi vuole sterminare  la storia e le ricerche sul santo Protettore del luogo speciale di Ranverso. siamo amanti delle tradizioni di cultura popolare contadina, diversi anni fa  abbiamo proposto e collaborato per il ripristino della benedizione degli animali durante la festa  di Sant’Antonio Abate che si svolge il 17 gennaio .  Noi vogliamo dare la parola al territorio, ascoltare  la voce dei monaci, la voce dei contadini di chi ha abitato e costruito il luogo e lavoriamo  per dare valore alla tradizione locale , vogliamo che la Chiesa cuore dell’Abbazia torni ad essere chiamata Chiesa,  e fare di questo borgo  un luogo vivo e non  il Museo della Chiesa, ma la Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso. Chiediamo al Monsignor Cesare Nosiglia  un’incontro personale con tutti i sacerdoti e i diaconi del luogo; un incontro con i fanciulli, con i giovani, con gli sposi e i genitori, i fedeli, con gli anziani frequentatori del borgo speciale di Ranverso, con i membri dei consigli parrocchiali di Buttigliera Alta e Rosta.

un fedele  Ersilio Teifreto

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