La bealera passa sotto la ferrovia attraversa gli edifici della Casa di Ranverso il canale fu scavato per traportare l’acqua irrigare i campi e azionare il mulino
La bealera passa sotto la ferrovia attraversa gli edifici della Casa di Ranverso il canale fu scavato per traportare l’acqua irrigare i campi e azionare il mulino




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Il termine “bealera” in Toscana, e più in generale nel nord-ovest d’Italia, si riferisce a un piccolo canale, sia naturale che artificiale, utilizzato per il trasporto dell’acqua, spesso per l’irrigazione o per fornire energia idraulica. Le bealere sono comuni nella regione, con esempi storici che attraversano Torino e i suoi dintorni, come la bealera del Valentino e la bealera Barola.
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Definizione:
Una bealera è un canale, spesso di dimensioni ridotte, che convoglia acqua per scopi specifici, come l’irrigazione dei campi o l’azionamento di mulini e altre attività industriali.
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Origini:
Le bealere hanno una lunga storia, con alcune risalenti al Medioevo e utilizzate per scopi agricoli e industriali.
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Esempi:
A Torino, la bealera del Valentino è un esempio di canale che ha svolto un ruolo importante nell’irrigazione e nell’approvvigionamento idrico della città. La bealera Barola, un tempo di proprietà della famiglia Barolo, aveva anch’essa funzioni miste, agricole e industriali, attraversando diversi comuni. La bealera dei Mulini, ora scomparsa, forniva energia idraulica alla città nel XVIII e XIX secolo.
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Uso attuale:
Alcune bealere sono ancora in uso per l’irrigazione, mentre altre sono state trasformate in condotti fognari o hanno perso la loro funzione originale.
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Terminologia:
Il termine “bealera” è un termine regionale, diffuso soprattutto in Piemonte e Sardegna.