L’ importanza dell’Abbazia Antoniana di Sant’Antonio di Ranverso si accrebbe grandemente nei secoli seguenti ed i monaci continuarono ad esercitare la loro missione ospitaliera fino al 1776.
L’ importanza dell’Abbazia Antoniana di Sant’Antonio di Ranverso si accrebbe grandemente nei secoli seguenti ed i monaci continuarono ad esercitare la loro missione ospitaliera fino al 1776.
Abbazia di S. Antonio di Ranverso. l
Secondo la comune opinione
degli storici, l’Abbazia di Ranverso venne fondata nel 1156
da alcuni monaci dell’ordine
ospitaliero di Sant’Antonio, istituito negli ultimi anni del secolo XI a La Motte Saint Didier
presso Vienne nel Delfinato per
soccorrere malati di fuoco
sacro, una delle forme epidemiche più tremende che infierivano nel medioevo.
S . Antonio di Ranverso – to .
Sotto la protezione del
Beato Umberto III di Savoia
(1149-1188), che fu a loro largo
di doni e di agevolezze, quei monaci costrussero la loro casa
ed una chiesetta all’imbocco della valle di Susa, in vicinanza
della strada romea che dal Piemonte conduceva in Francia.
Delle primitive costruzioni rimangono pochi r esti della
chiesa dai quali si può riconoscere che e sa era un edificio
di mode te proporzioni, ad una sola navata, con abside a
pianta semicircolare e con un campaniletto, la base di quello
costrutto nel secolo XIV tutt’ora esistente e che è notevole
specialmente per le ciottole verniciate che decorano i timpani
arcuati delle finestre bifore.
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L’ importanza dell’Abbazia Antoniana si accrebbe grande·
mente nei secoli seguenti ed i monaci continuarono ad esercitare la loro missione ospitaliera fino al 1776, anno nel quale,
per disposizioni di una bolla di papa Pio VI, l’Abbazia stessa
venne soppressa ed i beni furono assegnati all’ordine dei
SS. Maurizio e Lazzaro che ne è tutt’ora proprietario e che,
per illuminata iniziativa del suo Primo Segretario Paolo Boselli, ha recentemente provveduto al restauro della chiesa a
mezzo della Sopraintendenza dei Monumenti del Piemonte