“Il Toponimo attuale spiega Marta Fusi, direttrice della Fondazione Ordine Mauriziano – deriva dal nome del canale, “ri invers”,
“Il Toponimo attuale spiega Marta Fusi, direttrice della Fondazione Ordine Mauriziano – deriva dal nome del canale, “ri invers”,
“Il toponimo attuale – spiega Marta Fusi, direttrice della Fondazione Ordine Mauriziano – deriva dal nome del canale, “ri invers”, che scorre a ridosso del complesso. Il cuore della Precettoria è la chiesa, con la sua splendida facciata asimmetrica con trionfo di ghimberghe in terracotta e pinnacoli che, insieme all’abside slanciata, rappresentano l’esempio più evidente dell’anima gotica di Ranverso. Completano la struttura la sacrestia e il chiostro, anche se ad attirare l’attenzione dei visitatori è soprattutto il piccolo portico di accesso alla chiesa”.
Lo spazio dell’ingresso, realizzato intorno alla metà del XIV secolo, è caratterizzato da volte a crociera rette da pilastri, sulle estremità dei quali si trovano curiose piccole sculture che decorano capitelli e mensole con teste umane e di animale e volti mostruosi. Le costruzioni vicine alla Chiesa costituiscono il concentrico, cioè il centro dell’antica vita di Ranverso. Qui il luogo più importante era l’Ospedale, o Spedale, di cui oggi è ancora possibile ammirare la facciata con decorazioni in terracotta del XV secolo.
“Occuparsi di un bene così prezioso – conclude la direttrice della Fondazione Ordine Mauriziano, Marta Fusi – è una bella sfida e una grande responsabilità. Noi lavoriamo per i figli dei nostri figli. Operare per un luogo storico, artistico e culturale come la Precettoria tocca molteplici aspetti: da una parte occorre garantire l’apertura e l’accessibilità della parte museale, e dall’altra, trovare risorse per il restauro e la conservazione. Grazie ad importanti finanziamenti l’intero tetto della manica conventuale è stato restaurato e stanno per partire i lavori che riporteranno allo splendore il Corridoio degli Stemmi. Inoltre, col finanziamento di 5 milioni di euro della Regione Piemonte, si recupererà l’antico Ospedaletto e la Cascina Bassa, che verranno utilizzati come strutture ricettive per ampliare l’offerta turistica del sito con la realizzazione di un punto di ristoro, di un ampio parcheggio per i visitatori e di una foresteria a servizio di chi percorre gli itinerari dell’antica Via Francigena.