Il Poeta Petrarca. O cameretta che tu fosti un porto di mare.
Il Poeta Petrarca. O cameretta che tu fosti un porto di mare.
Ersilio Teifreto entrato nel quadro Prof.Mauro Pecchenino
La poesia del mitico poeta Petrarca a distanza di molti secoli e rimasta ancora attuale malgrado l’alta tecnologia moderna Innata posseduta dai giovani del terzo millennio, la cameretta rimane sempre un luogo sicuro dove vivere e crescere, guardare la TV, studiare, stare con gli amici, oppure distrarsi con il tablet diventato in pochi anche compagno di gioco per molte ore rompendo le abitudini e i cliscè educativi, noi adulti non dobbiamo perderli di vista, spieghiamo loro che devono dialogare con le persone della famiglia non virtuali senza inviare messaggi per parlarsi, inoltre non devono chiudere a chiave la porta della cameretta devono restare in qualsiasi momento reperibili.
Comprensione
Il sonetto descrive lo stato di disperazione del poeta. Un tempo egli si rifugiava nella propria camera per trovarvi riposo e conforto. Ora ha paura di rimanere solo; di notte piange sconsolato nel proprio letto e di giorno ricerca la compagnia della folla sconosciuta che odia e disprezza pur di sfuggire alla propria angosciante solitudine. Al centro della poesia la personificazione di amore di cui vediamo solo le mani bianche e fredde come l’avorio che versano sul letto urne, ovvero vasi, piene delle lacrime di dolore del poeta.
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