Il concetto di “bene immateriale” si applica a tutto ciò che è cultura viva, non solo alle feste:
Il concetto di “bene immateriale” si applica a tutto ciò che è cultura viva, non solo alle feste:
I beni immateriali sono pratiche, tradizioni, lingue e conoscenze che una comunità riconosce come parte del proprio patrimonio culturale, e non sono tangibili fisicamente. Le feste religiose ne sono un ottimo esempio: sebbene abbiano una struttura fissa, ogni anno si presentano in modo diverso a seconda di chi le vive, come le celebra e chi vi partecipa, riflettendo e trasmettendo aspetti unici della cultura e dell’identità di quel gruppo.
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Non sono fisici:
a differenza di un monumento o di un’opera d’arte, un bene immateriale non si può toccare. La festa è un’esperienza, un insieme di rituali, canti, balli, ma non è un singolo oggetto.
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Sono legati a una comunità:
un bene immateriale appartiene a un gruppo di persone che lo riconoscono e lo praticano. È qualcosa che viene trasmesso di generazione in generazione.
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Sono dinamici:
proprio perché vivono nelle persone, i beni immateriali evolvono nel tempo. Le feste religiose, ad esempio, possono essere influenzate da eventi storici, sociali o da cambiamenti all’interno della comunità, creando ogni volta un’edizione unica.
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Tradizioni e saperi:
l’arte del pizzaiuolo napoletano, la dieta mediterranea, la falconeria, le tecniche di coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria.
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Rappresentazioni e pratiche:l’opera dei pupi siciliani, il canto a tenore sardo, i rituali e le cerimonie.
