Febbraio 27, 2024

Il bando è emesso dall’Area Arte e Cultura diFondazione Cariplo nell’ambito dell’obiettivostrategico “Nuova partecipazione culturale”.Il bando è con scadenza.

Il bando è emesso dall’Area Arte e Cultura diFondazione Cariplo nell’ambito dell’obiettivostrategico “Nuova partecipazione culturale”.Il bando è con scadenza.

  1. PREMESSA
    Il bando è emesso dall’Area Arte e Cultura di
    Fondazione Cariplo nell’ambito dell’obiettivo
    strategico “Nuova partecipazione culturale”.
    Il bando è con scadenza.
  2. IL CONTESTO
    Le risorse economiche destinate alla conservazione
    del patrimonio storico-architettonico nel nostro
    Paese sono sempre molto inferiori al reale
    fabbisogno; pertanto, è sempre più evidente la
    necessità di un cambio di paradigma, adottando
    strategie di conservazione programmata in una
    logica di prevenzione dei danni, cura continua,
    restauri basati sul criterio del “minimo intervento”
    e monitoraggio costante.
    L’adozione di quest’approccio consente di ridurre i
    grandi cantieri, evitare la perdita d’integrità degli
    edifici, con il rischio di comprometterne
    l’autenticità e il valore identitario per le comunità
    di riferimento, e risparmiare tempo e risorse, non
    solo economiche, anche in un’ottica di
    sostenibilità.
    Tale scelta diventa ancor più decisiva nell’attuale
    scenario in cui si registrano incrementi del costo
    delle forniture, specie in ambito edilizio, e aumenti
    del costo delle utenze, che incidono in modo
    rilevante sui bilanci delle organizzazioni che hanno
    in carico la gestione dei beni.
    Trascurare le azioni di manutenzione e cura
    continua del patrimonio culturale avrà come
    conseguenze la possibile perdita di sicurezza dei
    beni per il pubblico che ne fruisce fino a condurre
    alla loro inevitabile chiusura e abbandono.
  3. GLI OBIETTIVI
    Il bando ha l’obiettivo di sostenere interventi di
    restauro e recupero funzionale, urgenti e prioritari,
    su beni di interesse storico-architettonico, al fine di
    favorire processi di conservazione e buona
    gestione del patrimonio culturale. I beni dovranno
    essere vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del
    Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei
    Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004
    ss.mm.ii.).
    Attraverso tali interventi la Fondazione intende
    garantire condizioni di apertura, sicurezza e
    fruibilità dei beni al fine di avvicinare le comunità
    alla conoscenza del patrimonio culturale come
    valore identitario da trasmettere.
  4. LINEE GUIDA
    La Fondazione sosterrà la realizzazione di interventi
    prioritari di messa in sicurezza, miglioramento
    strutturale, restauro e manutenzione di beni
    storico-architettonici.
    I progetti dovranno riferirsi prioritariamente ai
    seguenti ambiti da affrontare singolarmente o
    trasversalmente, a seconda delle tipologie di beni e
    di degrado identificate: coperture, strutture
    orizzontali e verticali, superfici e apparati decorativi
    architettonici (sculture, balaustre, stucchi, ecc.).
    Non saranno considerati ammissibili progetti
    esclusivamente destinati al restauro di superfici
    pittoriche.
    Le proposte dovranno inoltre prevedere la
    predisposizione del piano di conservazione
    preventiva e programmata dei beni oggetto
    dell’intervento.
    Nell’ambito dei progetti sopra descritti, come
    interventi secondari in termini di consistenza
    esecutiva ed economica, saranno ammissibili anche
    opere di adeguamento degli impianti, nella logica
    di migliorare quelli preesistenti e l’efficienza
    energetica, individuando soluzioni compatibili con
    il pregio storico-architettonico e artistico degli
    edifici.
    I progetti riferiti al solo adeguamento impiantistico
    non saranno ritenuti ammissibili.
    Gli elaborati progettuali dovranno illustrare:
     le opere di messa in sicurezza,
    miglioramento strutturale o
    consolidamento e restauro, volte a
    garantire la pubblica fruizione nonché
    SOS Patrimonio
    Pagina 4 di 7
    l’accesso alle componenti strutturali e
    architettoniche per la manutenzione
    continua;
     le informazioni di dettaglio rispetto ai
    costi, alle modalità e ai tempi di
    realizzazione degli interventi;
     indagini diagnostiche in relazione al
    progetto che si intende proporre,
    strettamente necessarie e funzionali alla
    conoscenza dei beni, già effettuate o da
    eseguire nell’ambito della proposta e
    finalizzate esclusivamente a meglio
    definire o indirizzare gli interventi;
     in caso di progetti che comprendano anche
    opere di adeguamento impiantistico, le
    motivazioni scaturite dalle correlate
    valutazioni diagnostiche a supporto della
    proposta dell’intervento, le soluzioni
    prospettate che incidano sulla sicurezza e
    sul miglioramento energetico atteso e
    siano segnate dal rispetto dei valori
    culturali dell’edificio storico;
     le azioni di partecipazione di target
    individuati nella comunità di riferimento
    (ad esempio: volontari, studenti, famiglie,
    ecc.), in attività di valorizzazione, cura e
    manutenzione continua dei beni
    interessati dai progetti.
    4.1 Soggetti destinatari
    Enti pubblici, enti ecclesiastico-religiosi,
    organizzazioni private non profit proprietari di beni
    culturali immobili.
    Enti pubblici, enti ecclesiastico-religiosi,
    organizzazioni private non profit affidatari
    (possessori o detentori) di beni culturali immobili.
    Si precisa che, anche in questo caso, i proprietari
    dei beni dovranno godere dei requisiti di
    ammissibilità al contributo di Fondazione Cariplo;
    inoltre dovrà sempre sussistere tra il soggetto
    proprietario e l’eventuale soggetto affidatario un
    contratto che attribuisca la disponibilità
    dell’edificio.
    Tali soggetti potranno candidarsi singolarmente o
    in partenariato con altri enti pubblici, enti
    ecclesiastico-religiosi e organizzazioni private non
    profit.
    Quanto alle regole generali, si rinvia ai seguenti
    documenti:
     Criteri generali per la concessione di
    contributi;
     Guida alla presentazione dei progetti su bandi.
    4.2 Progetti ammissibili
    Le proposte dovranno riguardare interventi su
    edifici vincolati ai sensi dell’art. 10 e seguenti del
    Titolo I, Capo I, della Parte Seconda del Codice dei
    Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004
    ss.mm.ii.); le opere previste dovranno essere
    risolutive ai fini di una fruizione in sicurezza degli
    immobili e soddisfare i seguenti requisiti:
     localizzazione del progetto nel territorio di
    riferimento della Fondazione (la regione
    Lombardia e le province di Novara e del
    Verbano-Cusio-Ossola);
     durata compresa tra i 6 e i 24 mesi, con
    avvio successivo alla data di scadenza del
    bando;
     richiesta massima di contributo pari a
    150.000 euro e comunque non superiore
    all’80% dei costi totali preventivati.
    La candidatura dovrà essere corredata dei seguenti
    documenti obbligatori:
     atto di proprietà o titolo di disponibilità
    dei beni oggetto d’intervento (è possibile
    allegare la visura catastale);
     dichiarazione sostitutiva di atto di
    notorietà (il format di tale documento è
    anche disponibile nell’Area riservata e
    nella sezione dedicata al bando del sito di
    Fondazione Cariplo);
     documentazione attestante la diagnostica
    già effettuata o la predisposizione di un
    programma di indagini da realizzare
    durante il progetto; tale programma dovrà
    essere finalizzato esclusivamente a
    determinare le priorità d’intervento per la
    risoluzione delle urgenze individuate;
     relazione tecnica, stime economiche di
    inquadramento delle categorie di opere
    previste, preventivi adeguatamente
    articolati e, laddove disponibile, computo
    metrico estimativo dei lavori, almeno ad
    un livello di progetto di fattibilità tecnicoeconomica;
     documentazione fotografica che attesti lo
    stato di fatto dei beni ed elaborati grafici
    di progetto.
     per gli interventi effettuati dalle
    parrocchie o da altri enti ecclesiastici,
    occorre trasmettere la relativa
    autorizzazione dell’Ordinario diocesano.
    Pagina 5 di 7
    Si precisa che, oltre ai documenti sopra menzionati,
    le proposte dovranno essere corredate degli
    allegati obbligatori previsti dalla Guida alla
    presentazione dei progetti su bandi.
    Si segnala che nel documento Descrizione
    dettagliata di progetto i proponenti dovranno
    seguire le indicazioni riportate all’interno della
    Guida, illustrando dettagliatamente: il grado di
    urgenza rilevato per la selezione dei beni e
    dell’intervento prescelto ai fini della sicurezza e
    fruibilità da parte del pubblico; le indagini
    diagnostiche, eseguite o da eseguire, funzionali e
    commisurate alle reali esigenze per la definizione
    del progetto strutturale, architettonico e
    impiantistico; l’intervento urgente e prioritario
    oggetto della candidatura, che dovrà essere basato
    sui criteri del “minimo intervento”; la
    composizione del gruppo di lavoro e le eventuali
    collaborazioni con istituzioni didattiche di settore o
    altre organizzazioni in grado di sensibilizzare sui
    temi della conservazione degli edifici storici; le
    modalità di predisposizione del piano di
    conservazione preventiva e programmata dei
    beni; le attività di partecipazione che si intendono
    promuovere per avvicinare le comunità alla
    conoscenza del patrimonio culturale locale,
    affinché possano ricoprire un ruolo attivo nella
    cura attenta e continua dei beni.
    Si precisa che l’allegato Descrizione dettagliata di
    progetto deve contenere le suddette informazioni
    e non può corrispondere esclusivamente alla
    relazione tecnica del bene oggetto d’intervento.
    In caso contrario, i progetti verranno considerati
    inammissibili alla valutazione di merito.
    4.3 Criteri
    Saranno privilegiati i progetti che:
     esplicitino chiaramente i principi e il
    metodo grazie ai quali i proponenti hanno
    individuato come prioritari gli interventi
    proposti sui beni;
     prevedano attività diagnostiche coerenti
    ed essenziali per la definizione
    dell’intervento, illustrando con chiarezza
    le indagini effettuate e quelle ancora da
    svolgere e prestando una particolare
    attenzione alla coerenza e sobrietà dei
    costi delle indagini;
     rispettino il criterio del “minimo
    intervento”, nell’ottica di preservare i beni
    da forme di degrado e assicurarne la
    fruizione in sicurezza;
     siano ad uno stadio di progettazioneavanzata e dispongano dell’autorizzazione
    della Soprintendenza all’esecuzione delle
    opere ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs.
    42/2004 ss.mm.ii.;
     qualora i progetti comprendano opere di
    adeguamento impiantistico, descrivano in
    modo esaustivo la necessità degli
    interventi proposti e il miglioramento
    auspicato in termini di una più sicura ed
    efficiente conservazione e gestione del
    bene;
     presentino o prevedano di predisporre un
    adeguato ed esaustivo piano di
    conservazione programmata sui beni;
     rispettino i requisiti di sostenibilità
    ambientale nella progettazione degli
    interventi e nella gestione delle risorse;
     impieghino gli strumenti di catalogazione
    in uso a livello regionale/nazionale per
    l’aggiornamento della documentazione già
    esistente o per la creazione di nuove
    schede;
     dimostrino di basarsi sul coinvolgimento
    delle comunità di cittadini attraverso
    modalità innovative di fruizione e
    partecipazione attiva della popolazione
    nella valorizzazione, cura e manutenzione
    continua dei beni, anche grazie all’ausilio
    di attività di formazione a volontari da
    parte di professionisti del settore (a titolo
    esemplificativo ma non esaustivo: cantieri
    aperti, cantieri scuola, visite guidate,
    adesione a reti/circuiti locali impegnati
    nella valorizzazione del patrimonio del
    territorio, attività didattiche, mostre,
    convegni, pubblicazioni);
     descrivano in modo esaustivo la
    composizione dei gruppi di lavoro
    multidisciplinari che potranno essere
    composti da istituzioni scientifiche,
    imprese e operatori qualificati, anche con
    il coinvolgimento di istituzioni didattiche
    di settore (scuole edili, istituti tecnici,
    ecc.);
     presentino un Piano economico congruo e
    dettagliato, articolato nelle azioni di
    progetto con una particolare attenzione
    alla ripartizione dei costi nelle attività
    obbligatorie previste (diagnostica,
    intervento, piano di conservazione
    preventiva e programmata, attività di
    Pagina 6 di 7
    partecipazione e coinvolgimento delle
    comunità);
     dichiarino di basarsi su un piano di
    cofinanziamento certo e documentato,
    costruito anche attraverso l’attivazione di
    altre risorse finanziarie e meccanismi di
    raccolta fondi (ad esempio: crowdfunding,
    o altri tipi di donazione promuovendo,
    laddove possibile, l’adozione di Art
    Bonus).
    4.4 Soggetti non ammissibili
    Non saranno considerati ammissibili alla
    valutazione i progetti presentati da soggetti che
    non rispondano ai requisiti citati al paragrafo 4.1.
    4.5 Progetti non ammissibili
    Non saranno considerati ammissibili alla
    valutazione i progetti che:
     prevedano l’acquisto di immobili;
     siano riferiti a beni di proprietà di soggetti
    non ammissibili al contributo di
    Fondazione Cariplo;
     siano presentati da soggetti che non
    dimostrino di essere in possesso del titolo
    di disponibilità dei beni;
     riguardino edifici non vincolati ai sensi
    dell’art. 10 e seguenti del Titolo I, Capo I,
    della Parte Seconda del Codice dei Beni
    Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004
    ss.mm.ii.);
     prevedano interventi non riferiti ad azioni
    prioritarie e urgenti di messa in sicurezza,
    miglioramento strutturale, restauro e
    manutenzione dei beni;
     siano riferiti a beni in uno stato di degrado
    avanzato tale da non consentirne, tramite
    l’intervento proposto, una fruizione in
    sicurezza da parte del pubblico;
     siano riferiti esclusivamente al restauro di
    superfici pittoriche;
     riguardino esclusivamente la realizzazione
    di opere di adeguamento impiantistico;
     siano privi di azioni di sensibilizzazione;
     siano incompleti della documentazione e
    delle informazioni richieste al paragrafo
    4.2.
    4.6 Iter di presentazione
    Si indirizza alla consultazione del documento Guida
    alla presentazione dei progetti su bandi per
    conoscere l’iter di presentazione dei bandi con
    scadenza.
  5. BUDGET DISPONIBILE, SPESE
    AMMISSIBILI E/O INAMMISSIBILI
    Il budget a disposizione è pari a 1.180.000 Euro.
    Non saranno considerate ammissibili le spese
    riferite all’acquisto di immobili (voce di spesa A01).
  6. COMUNICAZIONI E INFORMAZIONI
    La Fondazione, in quanto soggetto privato, non è
    tenuta all’osservanza di procedure di evidenza
    pubblica e ha la facoltà di non assegnare in tutto o
    in parte il budget previsto. Il presente testo del
    bando è scaricabile dal sito web di Fondazione
    Cariplo (www.fondazionecariplo.it).
    Pagina 7 di 7
  7. SINTESI*
    Bando SOS Patrimonio
    Tipo con scadenza
    Scadenza 30 novembre 2023, ore 16.59
    Budget
    disponibile € 1.180.000
    Obiettivi
    Sostenere interventi di recupero
    urgenti e prioritari su beni di
    interesse storico-architettonico
    Destinatari
    Enti pubblici, enti ecclesiasticoreligiosi e organizzazioni private non
    profit proprietari dei beni; Enti
    pubblici, enti ecclesiastico-religiosi e
    organizzazioni private non profit
    affidatari dei beni
    Principali
    limiti di
    finanziamento
    Contributo massimo € 150.000 e
    comunque non superiore all’80% dei
    costi totali preventivati
    Riferimenti
    Area Arte e Cultura
    Contatti staff disponibili sul sito web
    www.fondazionecariplo.it
  • I dati riportati al paragrafo “Sintesi” hanno mera valenza
    riassuntiva delle condizioni e clausole riportate nel testo del
    bando, alle quali si rinvia per una descrizione integrale.

Altri articoli

  • Gennaio 20, 2025
    La benedission des animal a Sant’Antòni Abà du Ranvers e l’amore per loro , ma tuttavia non deve superare quello per gli esseri umani,
  • Gennaio 19, 2025
    Sotto il castello la prima festa di Sant’Antonio Abate  patrono degli agricoltori

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede