Le guide professionali di Sant’Antonio di Ranverso sono un riferimento prezioso insostituibili, mentre gli Accoglienti si limitano al benvenuto dei visitatori nel borgo speciale.
Le guide professionali di Sant’Antonio di Ranverso sono un riferimento prezioso insostituibili, mentre gli Accoglienti si limitano al benvenuto dei visitatori nel borgo speciale.

Gli Accoglienti, sono per forza meno sintetici delle guide conoscendo il luogo tendono ad approfondire la storia locale all’esterno del Museo gratuitamente senza lucro. Gli Accoglienti hanno a che fare direttamente con i visitatori e sono lì per agevolare l’altro aspetto che non si può offrire: es…la fruibilità della storicità vista dall’esterno del borgo speciale di Ranverso, invece all’interno della Chiesa Precettoriale intervengono le guide professionali di ArteMista che argomentano la storia degli affreschi e tanti altri particolari , come pure i gruppi che arrivano in Pullman sono sempre accompagnati da una loro guida turistica a volte in lingua estera che spiega il luogo in special modo l’interno della Chiesa nella loro lingua di provenienza . Gli Accoglienti con un Welcome rendono il più possibile chiaro e fluido l’articolato percorso esterno passeggiando con i turisti sulla Via Francigena, nei viali scambiarsi riflessioni anche con gesti e traduttori Google, chiacchierare nella graziosa piazzetta, svelare loro particolari non distinguibili sull’Audio Guida multimediale fornita dell’Università Novalia stampata solo in lingua Italiana, inoltre alcuni di noi come i sottoscritto dialogano in Francese e Spagnolo base, sempre pronti a fornire indicazioni, suggerire possibili itinerari nei dintorni di Ranverso, reindirizzare chi ha perduto la via sono l’abc dell’Accogliente. Ma ciascuno lo fa a suo modo. Le sfumature sono molte, perché i volontari frequentatori Appassionati di Ranverso sono pochi e ciascuno ha il suo stile.
Per esempio Ersilio Teifreto al contrario di chi lo contesta scrive e conosce bene il motivo per cui fu costruito il concentrico della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.
Tutti possiamo documentarci accuratamente, ma è molto improbabile che riuscirai a “fregare” chi in quei luoghi ci abitava davvero e chi li frequenta da anni catturando tutte le sfumature tramandategli da un Maestro del rango di Mons. Italo Ruffino ricercatore esperto della Storia Ospedaliera Antoniana di Ranverso. Di solito ci accorgiamo che le argomentazioni su Internet sono aliene. Quindi quando si passa alla pratica si finisce che sono proprio loro i sapientoni del 2021 a contenere rilevanti elementi di artificiosità poco piacevoli.
Penso che una buona documentazione sia alla base. Certo che, se l’autore o l’autrice di un libro ha visitato o conosce molto bene il luogo di cui parla, dialogando con noi Accoglienti e gli abitanti autoctoni , saprà trasmetterne certe sfumature, sensazioni e atmosfere che solo l’esperienza diretta consente di catturare.
autore Ersilio Teifreto devoto e volontario a Sant’Antonio di Ranverso.