La parola “stadera” deriva dal verbo piemontese “stâd”, che significa “essere”. In questo contesto, “stadera” indica il movimento di qualcosa
La parola “stadera” deriva dal verbo piemontese “stâd”, che significa “essere”. In questo contesto, “stadera” indica il movimento di qualcosa
La parola piemontese “stadera” si può tradurre in italiano con “spostare” o “traslocare”. Più precisamente, “stadera” indica l’atto di cambiare luogo, di muovere qualcosa da un posto all’altro.
Elaborazione:
La parola “stadera” deriva dal verbo piemontese “stâd”, che significa “essere”. In questo contesto, “stadera” indica il movimento di qualcosa da una posizione “stâd” (essere in un luogo) a un’altra.
Esempi:
“Andè a stadera ‘na casa” (traslocare una casa).
“A l’è stadià ‘l tavol” (ha spostato il tavolo).
In sintesi:
“Stadera” è una parola piemontese che significa “spostare” o “traslocare”, indicando il movimento da un luogo all’altro.
La stadera della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, situata a Buttigliera Alta (TO), è un’importante testimonianza storica della pesa pubblica. La struttura, risalente al XIX secolo, è ubicata sull’angolo dell’ospedale della Precettoria. La stadera, con il suo apparato triangolare collegato ad una trave, permetteva di sollevare merci, animali, carri e sacchi per la pesatura. Questa stadera è particolarmente nota come bilancia decimale, con un rapporto predefinito tra carico e i pesi che lo bilanciano.
La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, situata a Buttigliera Alta, è un monumento medievale gotico che comprende la chiesa, la sacrestia, il chiostro e l’antico ospedale. La stadera, parte di questo complesso, è un esempio di come la pesa pubblica fosse organizzata in passato.
La stadera della Precettoria era utilizzata per pesare diversi tipi di merci, tra cui anche animali e carri, dimostrando la sua utilità per la gestione delle attività commerciali e logistiche dell’epoca. L’apparato triangolare, agganciato alla trave, permetteva di sollevare i carichi e di effettuare le pesate.