Giorno di Lutto a Ranverso su corso Moncenisio muore un giovane.
Giorno di Lutto a Ranverso su corso Moncenisio muore un giovane.
La voce de La Stampa
Si schianta in moto a 21 anni
Muore uno studente di Moncalieri, protestano sindaci e residenti
GIUSEPPE MARITANO
19 Agosto 2012 alle 06:28
2 minuti di lettura
La chiamano la strada della morte. È la statale 25, nel tratto compreso tra la rotonda dell’ex Sarauto e l’abitato di Ferriera di Buttigliera Alta, teatro in pochi anni di numerosi incidenti mortali. L’ultimo purtroppo è storia di ieri pomeriggio, poco prima delle 17. A perdere la vita è stato uno studente universitario di Moncalieri, Alessandro Amato, 21 anni, che viaggiava in direzione di Avigliana sulla sua moto, una Kawasaki 600. All’incrocio con Sant’Antonio di Ranverso si è schiantato contro la Matiz Chevrolet condotta da Maria Rocci, 77 anni, di Buttigliera Alta, che procedeva in senso opposto e stava svoltando a sinistra per raggiungere l’agriturismo «La Soldanella».
La dinamica
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L’impatto è stato violentissimo a causa dell’elevata velocità della moto. Il ragazzo è finito nella scarpata, sul lato destro della strada, dopo un volo di diversi metri. La moto ha proseguito la corsa finendo tra le sterpaglie e dopo pochi secondi si è incendiata. Sul posto sono accorsi vigili del fuoco, ambulanze ed elisoccorso. Per Alessandro Amato non c’è stato nulla da fare. L’anziana conducente dell’utilitaria è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Rivoli con l’ambulanza, mentre il nipote, che sedeva sul sedile anteriore accanto a lei, ha riportato un trauma facciale ed è stato trasportato in elicottero al Cto. Entrambi non sarebbero gravi: a salvarli è stato il piantone destro dell’auto, perché nello scontro la moto ha centrato in pieno la parte più resistente della carrozzeria. I carabinieri della stazione di Rivoli dopo i rilievi hanno trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Torino. La salma di Alessandro Amato è stata trasportata nella camera mortuaria del cimitero di Rivoli a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le polemiche
L’ennesimo incidente mortale in quel tratto di strada ha riacceso la protesta di sindaci e residenti, che in passato hanno raccolto migliaia di firme per chiedere la realizzazione di una rotonda e dopo quanto accaduto potrebbero raccoglierne altre. Il primo cittadino di Rosta, Andrea Tragaioli, è a dir poco infuriato: «Se questi lavori fossero stati realizzati come promesso per le Olimpiadi – attacca – avremmo salvato la vita a diverse persone». Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Buttigliera Alta, Paolo Ruzzola: «La prossima settimana andremo nella sede torinese dell’Anas per sollecitare la costruzione di un’opera che doveva avviarsi già dal 2000».
Al via gli espropri
I tempi in ogni caso sembrano maturi, dal momento che – fanno sapere dall’Anas – proprio lo scorso 13 agosto sono iniziati i procedimenti per gli espropri dei terreni lungo la statale, dalla rotonda della ex Sarauto all’abitato di Ferriera. L’avvio dei lavori è previsto per la fine di quest’anno o al più tardi per l’inizio del prossimo. L’intervento metterà in sicurezza circa due chilometri di strada, grazie a una rotonda all’incrocio con Sant’Antonio di Ranverso, allo spartitraffico centrale e alle piste di ingresso e uscita dalla statale.
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GIUSEPPE MARITANO
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La chiamano la strada della morte. È la statale 25, nel tratto compreso tra la rotonda dell’ex Sarauto e l’abitato di Ferriera di Buttigliera Alta, teatro in pochi anni di numerosi incidenti mortali. L’ultimo purtroppo è storia di ieri pomeriggio, poco prima delle 17. A perdere la vita è stato uno studente universitario di Moncalieri, Alessandro Amato, 21 anni, che viaggiava in direzione di Avigliana sulla sua moto, una Kawasaki 600. All’incrocio con Sant’Antonio di Ranverso si è schiantato contro la Matiz Chevrolet condotta da Maria Rocci, 77 anni, di Buttigliera Alta, che procedeva in senso opposto e stava svoltando a sinistra per raggiungere l’agriturismo «La Soldanella».
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L’impatto è stato violentissimo a causa dell’elevata velocità della moto. Il ragazzo è finito nella scarpata, sul lato destro della strada, dopo un volo di diversi metri. La moto ha proseguito la corsa finendo tra le sterpaglie e dopo pochi secondi si è incendiata. Sul posto sono accorsi vigili del fuoco, ambulanze ed elisoccorso. Per Alessandro Amato non c’è stato nulla da fare. L’anziana conducente dell’utilitaria è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Rivoli con l’ambulanza, mentre il nipote, che sedeva sul sedile anteriore accanto a lei, ha riportato un trauma facciale ed è stato trasportato in elicottero al Cto. Entrambi non sarebbero gravi: a salvarli è stato il piantone destro dell’auto, perché nello scontro la moto ha centrato in pieno la parte più resistente della carrozzeria. I carabinieri della stazione di Rivoli dopo i rilievi hanno trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Torino. La salma di Alessandro Amato è stata trasportata nella camera mortuaria del cimitero di Rivoli a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Le polemiche
L’ennesimo incidente mortale in quel tratto di strada ha riacceso la protesta di sindaci e residenti, che in passato hanno raccolto migliaia di firme per chiedere la realizzazione di una rotonda e dopo quanto accaduto potrebbero raccoglierne altre. Il primo cittadino di Rosta, Andrea Tragaioli, è a dir poco infuriato: «Se questi lavori fossero stati realizzati come promesso per le Olimpiadi – attacca – avremmo salvato la vita a diverse persone». Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Buttigliera Alta, Paolo Ruzzola: «La prossima settimana andremo nella sede torinese dell’Anas per sollecitare la costruzione di un’opera che doveva avviarsi già dal 2000».
Al via gli espropri
I tempi in ogni caso sembrano maturi, dal momento che – fanno sapere dall’Anas – proprio lo scorso 13 agosto sono iniziati i procedimenti per gli espropri dei terreni lungo la statale, dalla rotonda della ex Sarauto all’abitato di Ferriera. L’avvio dei lavori è previsto per la fine di quest’anno o al più tardi per l’inizio del prossimo. L’intervento metterà in sicurezza circa due chilometri di strada, grazie a una rotonda all’incrocio con Sant’Antonio di Ranverso, allo spartitraffico centrale e alle piste di ingresso e uscita dalla statale.