Maggio 6, 2023
Fonte Italo Ruffino. Dall’atrio d’ingresso Pronao della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso (il portale è sulla destra), guardando veso l’esterno a nord, s’intravede il cancello e il masso erratico sormontato da una stele ottagonale e una croce di marmo bianco che segnalava la via Romea detta poi via Francigena- la presenza dell’ospedale. oltre il masso era l’ingresso dell’antico Cimitero, racchiuso tra due muriccioli divergenti che si estendevano fino al fabbricato dell’ospedale di cui resta solo la facciata mutilata di un pinnacolo. La presenza di un Cimitero nella Precettoria è unico in Italia fa capire quanto era abitato questo borgo speciale in quegli anni. Il Cimitero rimase in funzione fino al 1803 e fu smantellato nel 1846 per dare luogo al tracciato degli olmi e platani destinato a unire il borgo verso la Dora , alla nuova arteria stradale Torino-Susa.
Fonte Italo Ruffino. Dall’atrio d’ingresso Pronao della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso (il portale è sulla destra), guardando veso l’esterno a nord, s’intravede il cancello e il masso erratico sormontato da una stele ottagonale e una croce di marmo bianco che segnalava la via Romea detta poi via Francigena- la presenza dell’ospedale. oltre il masso era l’ingresso dell’antico Cimitero, racchiuso tra due muriccioli divergenti che si estendevano fino al fabbricato dell’ospedale di cui resta solo la facciata mutilata di un pinnacolo. La presenza di un Cimitero nella Precettoria è unico in Italia fa capire quanto era abitato questo borgo speciale in quegli anni. Il Cimitero rimase in funzione fino al 1803 e fu smantellato nel 1846 per dare luogo al tracciato degli olmi e platani destinato a unire il borgo verso la Dora , alla nuova arteria stradale Torino-Susa.