Il borgo di origine Antoniana celebra il suo Santo Patrono

nella terza domenica di gennaio

2019 in pieno inverno,

con solennità civili e religiose. Tale data combina con

l’antica tradizione della benedizione degli animali

di riferimento all’anno 2007 quando dei

devoti e ferventi cattolici al Santo del deserto insieme agli

amici dell’Ordine del Mauriziano ripristinarono questa

storica usanza. storica usanza.

Sino all’anno 2015

nell’Ex Voto situato nella piccola

cappella

dedicata alla Madonna Addolorata si pregava

per

l’intervento miracoloso di Sant’Antonio Abate

verso la

città di Moncalieri per

avere ricevuto la grazia del Santo

eremita salvando la popolazione

dalla peste, la citta nel 1532  donò

in cambio il preziosissimo Polittico posizionato infondo al

Presbiterio, noi devoti ci auguriamo che venga ripristinato

l’Ex Voto.

Sentitissimo è nella Zona della Collina Morenica Rosta

Buttigliera e tanti altri paesi il culto per il

Santo araconeta

protettore degli animali, nelle cascine e nelle stalle della

zona i contadini

hanno tutti delle icone del Santo

invocando la

sua protezione

sugli animali augurando un

buon raccolto del nuovo anno. Nella Chiesa di Ranverso il

Santo si presenta sull’altare maggiore

con una statua

lignea scolpita da un’artista Francese nel 1530;

attualmente la statua è degradata non è trasportabile non

si può toccare

a tratti pericolante chiediamo alla

Soprintendenza di intervenire in tempo.

Proprio sopra all’ingresso centrale primitivo della Chiesa si

trova posizionato l’organo monumentale perfettamente

funzionante, l’acqua

santiera è ancorata alle mura , un

tempo vicino all’altare c’era il pulpito.

Nel

borgo in passato vivevano 12/15 famiglie ed erano

quasi

autosufficienti, i cittadini della zona

locali

ritengono

Sant’Antonio Abate del fuoco

il Patrono delle

loro stalle e dello loro moderne abitazioni, anche

protettore delle calamità telluriche e meteorologiche,

anche perché in passato il campanile della

chiesa fu

colpito da un fulmine ma non crollò,

ebbe solamente una

​

piccola parte

sfregiata.

Appunti per ricordare la Festa

La festa di Sant’Antonio di Ranverso è un momento

d’aggregazione e di celebrazione di ricorrenze sacre e

profane, La pratica di addobbare le lieu de la fête

(Addobbare il luogo della festa) resta

molto sentito dagli

abitanti del borgo che portavano a spalle la statua del

santo in processione nelle piccole stradine del borgo

esponendo al passaggio le

lenzuola colorate , bandierine

e ceri ecc.. si accendevano le luci in gloria e onore al

Santo Protettore Sant’Antonio Abate, è un filo rosso che

attraversa pressoché invariato, se non negli aspetti

tecnologici, più epoche storiche.

Lo spazio della festa, e un rapporto tra realtà e illusione,

tra vero e verosimile, in un inestricabile groviglio di suoni,

luci, colori, sapori, profumi, emozioni, immagini che

toccano il limite dell’inganno dei sensi in un palcoscenico

che si estende nella graziosa piazzetta di Ranverso, nelle

stalle, nelle strade, nelle chiese e nelle case.

Coinvolgiamo i cittadini le famiglie i bambini l’intera

comunità è protagonista!

Giorni in cui la comunità di Rosta, Buttigliera Alta e

Ferriera rivive emozioni, sentimenti religiosi, stati d’animo

di riflessione verso un evento che appartiene alla loro

storia.

La festa come evento Immateriale non è mai annualmente

uguale a se stessa…, varia col mutare delle condizioni

economiche e sociali della comunità, migliora o peggiora

d’anno in anno…Di qui la necessità di…seguirla e viverla

nella sua ragione umana e sociale… La festa non è mai la

stessa diamogli una spinta di novità. In ciò consiste la

storicità…”.

Il Comitato è formato da  un misto di appassionati e motivazioni diverse.

Organizzare la festa per onorare il Santo Patrono di Ranverso.

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